Sesta giornata per il Grand Tour in Calabria del reporter Silvio Gatto

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di Redazione FdS

Sesta giornata per Calabria Grand Tour l’iniziativa che per 30 giorni sta portando in giro per la Calabria il giovane reporter Silvio GattoIl tour è partito dalla stazione di Palizzi Marina, lido dell’omonimo borgo aspromontano di poco più di duemila abitanti in provincia di Reggio Calabria,. Per un mese Silvio attraverserà la sua regione alla scoperta dei tesori nascosti, ma anche delle tante ferite inflitte al territorio soprattutto nell’ultimo cinquantennio.

Il percorso di Silvio si sviluppa per tappe, non troppo definite, lasciando così spazio anche all’inatteso. Si concentrerà sui singoli territori provinciali, portando il giovane viaggiatore a visitare i luoghi più suggestivi e le maggiori opere, interrogandosi sulla loro fruibilità e sulle loro condizioni. Silvio racconterà ed illustrerà parti importanti del suo viaggio con immagini e testi condivisi sui social network Facebook e Instagram, sul suo Blog personale e anche su Fame di Sud che darà gli aggiornamenti in tempo reale. Un modo per tentare di infrangere i tanti ed inveterati stereotipi su una regione che solo in pochi conoscono davvero e che Silvio intende raccontare con gli occhi di chi ne vive la quotidianità nei suoi aspetti positivi e negativi. Lo farà percorrendola a piedi, in macchina o in treno a seconda della situazione e della meta da raggiungere. Pernotterà a casa di amici lì dove gli sarà possibile, oppure ricorrerà a B&B situati in punti strategici lungo il suo percorso.

> rivedi la quinta giornata (20 giugno)

CALABRIA GRAND TOUR – 21 GIUGNO

La Chiesa di Maria Santissima del Monte Carmelo fu costruita nel 1756 in contrada Carmine, nella parte più antica della città. La facciata è stata realizzata in pietra di Siracusa, lo stile è neoclassico. Il piazzale, che accoglie la struttura sacra, si affaccia sulla costa.

Bagnara Calabra (RC)

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Siamo sbarcati nel lato nord della rocca di Bagnara, contenti di accogliere i nostri vecchi amici, l’aloe e i cactus, che sempre amavano adornare la costa rocciosa o gli sporgenti precipizi e che intervengono a variare un poco la piana di Gioia; gli oliveti, i giardini di aranci, le graziose aloe non crescono fra le fredde montagne, mentre i fichi d’India c’erano dappertutto, ma non nella loro completa abbondanza, come nelle rocce scoscese di Canolo. Bagnara sorge dalle rive del mare in un anfiteatro di case, coronata da un’alta roccia che è raggiunta dalle montagne sopra un castello e un acquedotto, ed è senza dubbio una delle città di aspetto più imponente e maestoso che noi abbiamo visto fino ad ora. Gli archi dell’acquedotto s’incrociano in un abisso nella rocca peninsulare dove è eretta, e mentre il castello adorna la posizione verso il mare, le rocce interne sono decorate con lucenti file di case, molte delle quali sono annidate proprio sotto la riva fra crepacci e burroni dove i precipizi sono dirottati. Una mezzaluna di sabbia fina si estende ai piedi delle rocce, dando una calma e piacevole atmosfera a tutto il panorama.

Edward Lear, Diario di un viaggio a piedi, 1847

Bagnara Calabra (RC)

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Il Parco Archeologico dei Tauriani domina la piana del Petrace. In questa zona nacque Tauriana, antica città bruzia risalente al IV secolo a.C. Sono state rinvenute strutture pubbliche e private in circa 3 ettari di superficie scavata, tra cui il santuario, la casa del mosaico e il teatro.

Nella foto la casa del mosaico del II secolo a.C., con un’estensione di 400 metri quadrati.

Parco Archeologico di Taureana, Palmi (RC)

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Nel Parco sono situate, inoltre, costruzioni recenti, come la Torre di Pietrenere di origine saracena. Costruita nel 1565, sovrasta la costa Viola. La vista, da quassù, è notevole.

Parco Archeologico di Taureana, Palmi (RC)

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A ridosso di Palmi si sporge verso il mare il dorso di una montagna, ampio, di proporzioni considerevoli, che diventa alla fine così scosceso che è stato impossibile mantenere il tracciato della strada lungo il litorale e si è dovuto farlo proseguire in alto sulla piana. La piana, attraversata da valli e gole, è coltivata a grano e a uliveti con in mezzo casupole isolate. A sinistra si apre un’ampia vallata mentre nello sfondo si ergono le montagne dell’Aspromonte.

Justus Tommasini, Passeggiata per la Calabria, 1825

Distesa di ulivi, Gioia Tauro (RC)

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Mi reco a Rosarno per visitare gli scavi di Medma, un’antica città locrese scoperta da Paolo Orsi, e risalente al VI secolo a.C. Nuove ricerche hanno riportato alla luce una villa romana, appartenente a un’epoca storica più recente, e adiacente all’attuale cimitero comunale. Gli scavi sono in corso, si può vedere poco: qualche traccia dei vani abitativi.

Parco archeologico di Medma, Rosarno (RC)

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…WORK IN PROGRESS > guarda le immagini inedite della settimana (si ricomincia il 23 giugno)

 

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