Nicolò d’Alfonso. Poliedrico intellettuale calabrese riscoperto in un saggio. L’Autore: «fu vittima del nepotismo di Gentile»

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di Redazione FdS

E’ da poco uscito per le Edizioni Apollo il libro “Nicolò d’Alfonso. Ritratto di un intellettuale indipendente”, di Francesco d’Alfonso (208 pagine, illustrato, brossura), saggio storico che ricostruisce, per la prima volta, la vita e l’opera del filosofo, pedagogista e medico calabrese Nicolò d’Alfonso, di cui l’autore è discendente. Il volume è approdato alle stampe a fine 2013 in occasione dei 180 anni dalla nascita e degli 80 anni dalla morte dell’intellettuale nato a Santa Severina nel 1853 e morto a Roma nel 1933 e va ad inaugurare la collana “Il Tempo” della Apollo edizioni. Si tratta della prima biografia scritta intorno a questo personaggio davvero singolare ed è scaturita dallo studio delle fonti rilevate presso l’Archivio Centrale dello Stato, l’Archivio storico della Sapienza Università di Roma, l’Archivio dell’Accademia nazionale dei Lincei e l’Archivio privato dell’autore.

Laureato in Filosofia e in Medicina all’Università di Napoli, appena due anni dopo Nicolò d’Alfonso ricevette dall’Accademia dei Lincei il Premio Reale per le Scienze filosofiche e morali, consistente in quattromila lire, per lo studio dal titolo Kant. I suoi antecessori e i suoi successori. Fu docente di Filosofia e Pedagogia all’Istituto Superiore femminile di Magistero e di Filosofia teoretica alla Regia Università di Roma, consulente medico della Real Casa d’Italia e del Palazzo Apostolico Vaticano. La carriera di questo intellettuale indipendente, che mai volle legarsi ad alcuna corrente filosofica e politica, è arricchita da una vasta e poliedrica produzione letteraria, che comprende oltre 60 titoli, spaziando dai temi dell’educazione e della morale all’economia politica, dagli studi sull’ambiente e sulle foreste all’analisi psicologica e criminale dei personaggi delle tragedie di Shakespeare.

Particolarmente interessanti, questi ultimi studi iniziarono a porlo all’attenzione internazionale proprio per l’approccio singolare alle opere del grande drammaturgo inglese. La sua formazione medica, oltre che filosofica, gli permisero infatti di studiare Shakespeare in una duplice ottica, dal punto di vista estetico e dal punto di vista criminale, secondo i due aspetti tipici della letteratura positivistica. Dal 1891 al 1900 il suo interesse scientifico si concentrò quasi esclusivamente sul teatro shakespeariano, al quale si dedicò con rigore filologico al punto che la londinese “Holborn Review” giudicò tali lavori del d’Alfonso «difficili da eguagliare» perché «completano l’opera di pura critica letteraria» con la quale era stato affrontato fino a quel momento il teatro di Shakespeare; saggi che, inoltre, rivelavano appieno «la cultura e la squisita sensibilità artistica dell’autore».

A parte gli aspetti più strettamente culturali, nel libro viene ricostruita per la prima volta anche la “vicenda” del pensionamento di Nicolò d’Alfonso che fu, in effetti, un brutale provvedimento d’autorità del ministro della Pubblica Istruzione Giovanni Gentile, che doveva affidare la cattedra di Pedagogia del Magistero ad un suo discepolo.

Il volume di Franncesco d’Alfonso, corredato da numerose fotografie d’epoca, è arricchito dal saggio inedito del prof. Furio Pesci, docente di Storia della Pedagogia alla Sapienza Università di Roma, dal titolo “Nicolò d’Alfonso, pedagogista e filosofo al Magistero di Roma.” Sono presenti inoltre quattro Appendici: l’elenco completo delle opere di Nicolò d’Alfonso; recensioni apparse su riviste e giornali italiani e stranieri (lingua originale e traduzione); conclusione dell’orazione commemorativa In memoria del filosofo Nicolò d’Alfonso di Attilio Gallo-Cristiani; documenti originali.

L’Autore – Francesco d’Alfonso

Nato a Crotone nel 1978, è cresciuto a Santa Severina, trasferendosi poi a Roma per gli studi universitari. Esperto di musica e d’arte, ha diretto per otto anni le rassegne musicali “40 Concerti nel giorno del Signore”, “Musica d’estate al Laterano”, “Natalis in Urbe”. Coordina la sezione Arte e Cultura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali del Vicariato di Roma ed è direttore artistico del progetto culturale “Una porta verso l’infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte” promosso dal Vicariato di Roma in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura. Ha curato la rubrica “Classica e Opera” sulla testata online www.romasette.it e attualmente cura la rubrica “Arte e cultura in città” del programma “Ecclesia in Urbe” trasmesso da Radio Vaticana. È autore del saggio storico Nicolò d’Alfonso. Ritratto di un intellettuale indipendente (Apollo edizioni, 2013).

 

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