Il Grand Tour in Calabria del reporter Silvio Gatto taglia oggi il suo diciottesimo traguardo

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di Redazione FdS

Diciottesima giornata per Calabria Grand Tour l’iniziativa che per 30 giorni sta portando in giro per la Calabria il giovane reporter Silvio GattoIl tour è partito dalla stazione di Palizzi Marina, lido dell’omonimo borgo aspromontano di poco più di duemila abitanti in provincia di Reggio Calabria,. Per un mese Silvio attraverserà la sua regione alla scoperta dei tesori nascosti, ma anche delle tante ferite inflitte al territorio soprattutto nell’ultimo cinquantennio.

Il percorso di Silvio si sviluppa per tappe, non troppo definite, lasciando così spazio anche all’inatteso. Si concentrerà sui singoli territori provinciali, portando il giovane viaggiatore a visitare i luoghi più suggestivi e le maggiori opere, interrogandosi sulla loro fruibilità e sulle loro condizioni. Silvio racconterà ed illustrerà parti importanti del suo viaggio con immagini e testi condivisi sui social network Facebook e Instagram, sul suo Blog personale e anche su Fame di Sud che darà gli aggiornamenti in tempo reale. Un modo per tentare di infrangere i tanti ed inveterati stereotipi su una regione che solo in pochi conoscono davvero e che Silvio intende raccontare con gli occhi di chi ne vive la quotidianità nei suoi aspetti positivi e negativi. Lo farà percorrendola a piedi, in macchina o in treno a seconda della situazione e della meta da raggiungere. Pernotterà a casa di amici lì dove gli sarà possibile, oppure ricorrerà a B&B situati in punti strategici lungo il suo percorso.

< rivedi la diciassettesima giornata

CALABRIA GRAND TOUR – 5 Luglio

Il suo formidabile castello normanno si scorge da lontano su un’alta roccia, in mezzo alle montagne disposte ad anfiteatro. Sembra inaccessibile, ma bruschi tornanti ci fanno giungere, tuttavia, lassù, costeggiando l’ammirevole valle del Neto. Dalla piazza davanti al castello si gode un’altra sconfinata e magnifica veduta. Quattro torri quadrate di pietre ruvide e grossolanamente poste una sull’altra fanno la guardia al torrione dalle torri rotonde. Ai tempi dei Normanni è stato necessario un assedio di due anni per entrarvi.

Jules Destrée, In Calabria durante il fascismo, 1930

Il Castello di Santa Severina (KR)

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La cattedrale di Santa Anastasia venne fatta edificare nel 1274 da Ruggero di Stefanunzia. La pianta è a croce latina a tre navate. La facciata è stata più volte modificata, e l’ultima trasformazione, voluta dall’Arcivescovo Berlingieri, risale al 1705. Il portale è, forse, l’unico elemento originale della costruzione. La cupola, colorata e lucente, fu ricostruita in seguito al danneggiamento di un fulmine. All’interno é custodito un crocifisso ligneo del XV secolo.

Santa Severina (KR)

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La splendida cupola della chiesa di Santa Filomena (XII secolo). L’edificio, di origine bizantina, fu quasi sicuramente ultimato da maestranze armene in epoca normanna. Particolari sono i portali ad arco a sesto acuto posti su un lato dell’edificio. La piccola cupola, di forma cilindrica, è costituita da 16 colonnine.

Santa Severina (KR)

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Lo stato di abbandono del Parco archeologico di Akerentia. Akerentia é un piccolo abitato bizantino risalente al IX secolo, situato nell’alta valle del Neto. Fu un centro di singolare importanza: anticamente rappresentava una delle diocesi della seconda provincia ecclesiastica calabrese (Santa Severina). Il parco è difficilmente fruibile, una folta vegetazione ha invaso le strutture e i percorsi di visita.

Presso Cerenzia (KR)

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I resti della Chiesa di San Teodoro, sede vescovile dell’antica diocesi di Cerenzia. Nel secondo dopoguerra l’edificio religioso subì gravi depredazioni e ruberie.

Parco archeologico di Akerentia, presso Cerenzia (KR)

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