FacilityLive: ha un’anima lucana l’azienda di software ideatrice di un rivoluzionario motore di ricerca per internet

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di Ferruccio Cornicello

FacilityLive is the disruptive European Search Technology Made-in-Italy. Con questa frase presente sulla home page è accolto il navigatore che visita il sito dell’azienda che ha inventato un rivoluzionario motore di ricerca delle cose online, le cui ambizioni globali da multinazionale del software tutta italiana ed europea sono giustificate e supportate da un know-how unico.

Stiamo parlando della software house tutta made in Italy FacilityLive, che dà il nome all’innovativa tecnologia di ricerca on line basata su un algoritmo semantico e non statistico, che traccia il futuro dei motori di ricerca dei prossimi decenni sfidando i colossi Usa Google e Yahoo! nel contesto del processo di evoluzione della “ragnatela mondiale”, il World Wide Web, verso un web semantico avviato agli inizi degli anni duemila dall’informatico britannico Tim Bernes-Lee, co-ideatore insieme all’informatico belga Robert Cailliau dello stesso World Wide Web nei primi anni ’90 al Cern di Ginevra, in Europa.

Gianpiero Lotito - Ph. G. Lotito LinkedIn

Gianpiero Lotito – Ph. G. Lotito LinkedIn

Co-ideatori dell’innovativa tecnologia e co-fondatori dell’omonima azienda FacilityLive sono Gianpiero Lotito, lucano di Potenza da quasi 40 anni residente a Pavia, umanista-tecnologo nato musicista, e Mariuccia Teroni, esperta di tecniche editoriali e di trattamento delle informazioni. Entrambi, nella loro carriera ultraventennale nel settore dell’Information Management, hanno lavorato con i grandi gruppi editoriali italiani in procinto di confrontarsi con la rivoluzione digitale, pubblicato numerosi libri ed articoli, ricoperto anche la carica di docenti di laboratorio di Editoria Multimediale (Multimedia Publishing) presso l’Università degli Studi di Milano. Maturata nella loro lunga attività professionale, l’idea di un innovativo motore di ricerca nasce nel lontano 2001, quando decidono di studiare e strutturare un nuovo metodo per organizzare ed accedere al mare magnum delle informazioni presenti sul web. “Una tecnologia quando è veramente innovativa-distruptive ha normalmente un ciclo di vita di quindici anni per arrivare sul mercato” chiosa Lotito.

Nel 2009 i due partono per la California e presentano un prototipo della loro piattaforma in Silicon Valley, patria del famoso motore di ricerca Google, noto anche come “big G”. Al loro rientro in Italia, qualche giorno dopo, ricevono importanti manifestazioni d’interesse e hanno il coraggio di rifiutare un’offerta plurimilionaria consci di avere per le mani qualcosa di grande valore. Nel 2011 nasce la startup FacilityLive.

Ma come funziona l’innovativo motore di ricerca? La metodologia di ricerca del software FacilityLive si basa su un algoritmo semantico e non statistico, lavora sul concetto di pertinenza e non su quello di rilevanza. Utilizzare il motore di ricerca semantico significa ottenere risultati migliori per qualità e approfondimento basati su ciò che è strettamente pertinente alla ricerca che si effettua, rimandando al risultato migliore, e non su ciò che è statisticamente rilevante ovvero sulla frequanza con cui le parole da trovare compaionio nei testi online. Un motore di ricerca basato non sulle parole chiave ma sulle domande, che permetterà di avere risposte sempre più pertinenti ed adeguate.

La differenza principale fra FacilityLive e gli altri motori di ricerca tradizionali nati negli anni novanta del secolo scorso, che pescano informazioni dall’enorme giacimento del web, è data dalle tre operazioni che questa innovativa tecnologia di ricerca delle informazioni è in grado di compiere: strutturazione dell’informazione, ricerca e semplificazione della stessa. “In un’epoca di sovraccarico informativo la vera sfida è quella di riuscire ad estrarre valore dal dato, e per fare questo – continua l’imprenditore di origini lucane – “ci vogliono strumenti nuovi, capaci di raffinare la ricerca e restituire qualità al posto della consueta quantità”. Per questo, più che di Big Data, Lotito preferisce utilizzare il termine Smart Data.

“In questa fase storica – afferma ancora il co-fondatore di FacilityLive – bisogna costruire tecnologie human like, cioè tecnologie che ragionino con il modo di pensare e di trattare le informazioni proprie dell’uomo”. E aggiunge “Un motore più preciso mi aiuta a risparmiare tempo e ad essere più sicuro di quello che cerco. Ogni azione della nostra vita comincia da una ricerca, perchè il nostro cervello è abituato a cercare, dalla mattina quando cerchiamo i calzini nel cassetto dell’armadio, fino a quando al lavoro cerchiamo delle informzioni per poter lavorare meglio” .

Sul piano della brevettazione, il software italiano ha ottenuto importanti riconoscimenti poiché, sottolinea ancora Lotito, “permette di replicare la stessa precisione su tante fonti contemporaneamente anche molto diverse tra loro. Immaginate – continua ancora l’imprenditore – un sito dove io faccio una prenotazione ferroviaria. Scrivo nella buca di ricerca – da Roma a Milano con l’alta velocità dopodomani per due notti – e il motore riconosce che ci sono due notti e quindi anche una permanenza a Roma all’interno del mio soggiorno, e oltre a darmi i biglietti mi offre tutta una serie di cose contemporanemanete: gli alberghi a Roma, il divertimento in quei giorni a Roma, tutto concentrato in quei due giorni, e mi da gli strumenti per poter, in una sola azione, senza mai cambiare pagina, trovare le cose che mi servono”.

E ancora, richiamando il sito web di nuova generazione in preparazione per le ferrovie tedesche – Deutsche Bahn – sostiene che “sarà composto da una sola pagina che dinamicamente si compone ogni volta che un utente cerca qualcosa. Si elimina la barra di navigazione, non si è più costretti ad andare a cercare la cosa, ma utilizzando la semantica avanzata ogni volta che io faccio una domanda al sito questo cambia e si ricompone in base a quello che sto cercando”. Insomma, un accesso più immediato e più semplice alle informazioni raccolte su un’unica pagina da differenti fonti.

Al momento l’innovativo software FacilityLive è riservato solo alle aziende e non al mercato consumer, scelto da alcuni importanti brand europei del settore della telefonia (Vodafone) e dei trasporti pubblici (Deusche Bahn) quale motore di ricerca all’interno delle loro piattaforme, che consente alle stesse di ottenere analisi e di offrire soluzioni in tempo reale sulla base del comportamento e delle preferenze degli utenti. In altre parole, FacilityLive rappresenta attualmente per le aziende un innovativo motore di ricerca interno integrato che punta sulla velocità e sulla precisione. La sfida futura, come da più parti sostenuto, sarà quella di far funzionare correttamente un motore di ricerca semantico in tutta la rete. Nello scenario del cosiddetto web 3.0.

Oggi FacilityLive vanta brevetti ottenuti rapidamente in 43 Paesi del mondo, compresi gli Usa e tutti gli stati dell’Unione Europea, e la protezione della proprietà intellettuale ricevuta ancora prima di avere un cliente. Il brevetto americano è stato conseguito raffrontando direttamente l’operatività del software italiano con quello di Google, ottenendo dalle autorità il riconoscimento ufficiale dei miglioramenti nella ricerca dei risultati compiuti da FacilityLive in rapporto a quelli del colosso di Mountain View. Tra le altre unicità riconosciute dai certificatori internazionali al software Facilityive sono lo strumento iperlente e la modalità vista unica. Iperlente permette la navigazione di qualsiasi sito o altra informazione remota direttamente dalla pagina dei risultati, peraltro organizzata in aree (widget) customizzabili; la modalità di visualizzazione vista unica, invece, fornisce la possibilità per l’utente di avere in un’unica pagina la visione contemporanea delle informazioni multimediali cercate.

L’azienda italiana, guidata da Gianpiero Lotito e Mariuccia Teroni, rispettivamente Ceo e Cto, Chair e Coo, conta oggi 55 dipendenti, di cui quasi il 30% donne, e 30 soci, riuscendo inoltre a garantire il rientro in Italia di giovani talenti nostrani dell’informatica già emigrati all’estero. Recentemente è stata valutata oltre 35 milioni di euro. Il funding privato ha raccolto oltre 12 milioni di capitale, tutto italiano, proveniente da industriali, manager e dieci dipendenti, ma non da banche, da venture capitalist e dal settore pubblico. “Vogliamo fortemente rimanere italiani ed europei”, afferma Lotito. Intanto, la crescente credibilità accelera l’arrivo di numerosi e importanti riconoscimenti. Nel 2014, il London Stock Exchange, tra le borse valori più grandi del mondo, ammette FacilityLive al prestigioso Elite Programme, nato per preparare le aziende alla quotazione, rendendola l’unica azienda non britannica a varcare questa soglia. Riconoscimento che assume un significato molto importante, visto che per accedere al listino è indispensabile presentare un fatturato da oltre cinque milioni di sterline, mentre l’azienda di software italiana entrerà con poco più di 300 mila euro di fatturato (2014).

Nel corso 2015 FacilityLive è stata l’unica startup europea invitata allo European Business Summit tra Capi di governo, Commissari europei e Ceo di global company. Lo scorso maggio, inoltre, Gianpiero Lotito e Mariuccia Teroni sono stati rinominati Ambassador per la campagnia europea eSkills for Job 2015 – 2016, diffusa in 22 stati membri, finalizzata alla sensibilizzazione sul tema delle competenze digitali, in favore della crescita quantitativa e qualitativa dell’occupazione. La software house italiana è anche business member dello European Internet Forum, curatore del recente rapporto The Digital World in 2030. What place for Europe?, e dialoga con colossi del calibro di Microsoft, Oracle, Facebook, Eutelsat, Amazon, Cisco, Time Warner, Apple e Google per citarne alcuni.

Tutto questo nasce e si sviluppa dall’Italia, dal Polo Tecnologico di Pavia nell’area recentemente ristrutturata dell’ex Magneti Marelli, dove l’azienda ha il suo quartier generale. Ha anche un ufficio a Londra. E’ un’ importante case history di come oggi il made in Italy, con un’anima del Sud, ritorni a presentarsi e a parlare al mondo intero e globalizzato sempre più connesso il linguaggio dell’innovazione, delle nuove tecnologie e dell’ICT – Information and Communication Technology. Ma anche di startup e di futuro digitale, nella direzione di un auspicabile quanto necessario nuovo rinascimento tecnologico, non solo italiano ma anche europeo, rivolto principalmente ad un mercato unico di oltre 500 milioni di potenziali consumatori. Come sostiene Lotito “La vera grande sfida sarà quella di creare piattaforme tecnologiche e software di base che siano nostri, tutti europei, e non degli americani. Partendo dall’Italia”. Insomma, è questa la via giusta e necessaria per creare le condizioni di sviluppo di un ecosistema che favorisca la nascita di milioni di imprese innovative per una nuova industria tecnologica europea, in un’ottica di azioni costanti e di una visione a lungo termine.

Per approfondimenti:

– Rudy Bandiera, Rischi e opportunità del Web 3.0 e delle tecnologie che lo compongono, Palermo, Dario Flaccovio Editore, 2014, 200 p.
– Giacomo Beccattini, Distretti industriali e made in Italy. Le basi socioculturali del nostro sviluppo economico, Torino, Bollati Boringhieri, 1998, 195 p.
– Luca Benazzi, Verso il web semantico, Persone&Conoscenze, n. 45, 2009, pp. 60-62
– Manuel Castells, Galassia Internet, Milano, Feltrinelli, 2013, quarta edizione, 262 p.
– Luciano Gallino, La scomparsa dell’Italia industriale, Torino, Einaudi, 2003, 94 p.
– Peter J. Hugill, Le comunicazioni mondiali dal 1844. Geopolitica e tecnologia, Milano, Feltrinelli, 2005, 340 p.
– Ippolita, La Rete è libera e democratica. Falso!, Roma-Bari, Laterza, 2014, 89 p.
– Riccardo Luna, Cambiamo tutto! La rivoluzione degli innovatori, Roma-Bari, Laterza, 2013, 163 p.
– Stefano Micelli, Futuro artigiano. L’innovazione nelle mani degli italiani,Venezia, Marsilio,2011, 224 p.
– Marco Pivato, Il miracolo scippato. Le quattro occasioni sprecate della scienza italiana negli anni sessanta, Roma, Donzelli Editore, 2011, 200 p.

Sitografia:

http://facilitylive.com/#/
http://www.polotecnologicopavia.it
http://www.websemantico.org/index.php
http://ec.europa.eu/digital-agenda/en
http://www.agid.gov.it/agenda-digitale
http://www.rapportoassinform.it
http://www.istat.it/it/archivio/ict
http://www.eskillsforjobs.it
http://iswc2014.semanticweb.org/index.html
https://www.eifonline.org
https://www.eifonline.org/digitalworld2030.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Big_data

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