Al Solstizio d’Estate nella Cattedrale di Bari torna la magia del Sole che bacia la pietra. Lo spettacolo supera quello di Chartres

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Puglia – L’ingresso del sole dal rosone della Cattedrale di Bari al Solstizio d’estate – Ph. © Ferruccio Cornicello – All rights reserved Feart ®

di Redazione FdS

Lo scorso anno Fame di Sud era lì per voi a documentare il suggestivo fenomeno del sole che al Solstizio d’Estate filtra dal rosone della Cattedrale di Bari, splendido gioiello del romanico pugliese. Un potente fascio di luce irrompe creando una proiezione che nel momento culminante va a combaciare col rosone marmoreo intarsiato sul pavimento davanti all’altare maggiore. Il prossimo 21 giugno, dalle 16.15,  toccherà a voi andare a godervi lo spettacolo che come ogni anno, condizioni meteo permettendo, si ripeterà e sarà accompagnato da coinvolgenti iniziative culturali.

Questo piccolo “miracolo” che unisce lo splendore della Natura e l’arte dell’uomo (la facciata della cattedrale è stata appositamente concepita perchè quell’attimo divenisse rappresentazione del Divino che irrompe nella sfera umana) si verifica non solo a Bari, ma accomuna questa Cattedrale ad altre chiese costruite in Europa nello stesso periodo (XI-XII secolo), come ad esempio la Cattedrale di Chartres in Francia, il duomo di Firenze, la chiesa di San Petronio a Bologna, quella di San Maria degli Angeli a Roma. Sempre in Puglia, alle 12.00, il fenomeno si presenta in modo suggestivo anche nella Chiesa dell’Abbazia di San Leonardo di Siponto, a Manfredonia. La differenza però fra Bari e questi altri luoghi è che nella cattedrale di S. Sabino è l’intero rosone a convogliare la luce del sole e non un solo foro gnomonico.

A Bari il rito si ripete il pomeriggio del 21 giugno, alle 17.10, e sarà accompagnato – a partire dalle ore 16.15 – da un momento di musica e meditazione, “Come luce dall’alto”, per la regia di Saverio Romito. “Come luce dall’alto” è anche il titolo di una mostra fotografica allestita all’interno della Cattedrale: gli scatti di Rosaria Pastoressa e Michele Cassano mostrano il cammino che la luce solare (in virtù del movimento della terra) compie sia all’interno sia all’esterno della Cattedrale, e raccontano le manifestazioni artistiche realizzate in questi anni in occasione del solsistizio d’estate, insieme ad un video realizzato da Nicola Amato dal titolo “Cattedrale di Luce”.

LA SCOPERTA DEL FENOMENO A BARI

La Cattedrale di Bari esiste fin dal XII secolo, ma la scoperta del meraviglioso fenomeno – sicuramente noto in antico ma non in epoca moderna – risale solo al 2005. Dopo alcuni lavori di restauro fu stabilita una diversa disposizione dei banchi al fine di rendere visibile il rosone musivo collocato ai piedi dell’altare, voluto dall’arcivescovo Landolfo nel XIII secolo. Una domenica di quell’anno – era il 5 giugno –  Michele Cassano, sacrista della Cattedrale, si trovava sull’ambone a collocare il lezionario per la messa vespertina. La chiesa era deserta e illuminata dal sole, mentre Mons. Ignazio Fraccalvieri, canonico e penitenziere del Capitolo Metropolitano di Bari, pregava nel confessionale. Inaspettatamente il sacrista osservò per la prima volta la sagoma del rosone della facciata, delineata dai raggi solari, lambire il mosaico pavimentale che riproduce in tutto il rosone, e fece notare la cosa a Monsignor Fraccalvieri. Grazie all’intuizione di don Ignazio si pensò di fotografare ogni giorno la posizione del sole fino ad osservare quello che sarebbe accaduto il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, notoriamente significativo nella simbologia misteriosofica antica, pagana e cristiana. Cassano eseguì la richiesta del monsignore e iniziò a fotografare, giorno dopo giorno, la posizione della proiezione luminosa all’interno della chiesa. II 21 giugno di quello stesso anno, toccò al fotografo pugliese Beppe Gernone immortalare per la prima volta la perfetta sovrapposizione fra la proiezione e il rosone pavimentale musivo. Erano le 17,10 del 2005. Grazie anche alla dedizione di Mons. Francesco Lanzolla, parroco della Cattedrale dal 2006, che ha voluto valorizzarne il significato teologico, quel momento esatto del 21 giugno di ogni anno è diventato un appuntamento speciale, fatto di meditazione e arte, per i baresi e per tutti i visitatori che si trovano a passare per il capoluogo pugliese.

Cattedrale di S. Sabino, Bari
P.zza dell’Odegitria, 1 – Borgo antico
dalle ore 16.15
Ingresso libero

IL LUOGO

 
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