Al liquore calabrese “Eremita” medaglia d’oro ai World Liqueur Awards 2022

Eremita - L'Amaro di Corazzo (Liquorificio Gentile)

Eremita – L’Amaro di Corazzo (Liquorificio Gentile, Carlopoli)

di Redazione FdS

Calabria, terra di liquorose raffinatezze. È diventato ormai un irrefrenabile trend quello che vede i produttori di liquori dell’estrema punta della Penisola attestarsi nella sfera della top quality internazionale. Negli ultimi cinque anni ben quattro etichette si sono affermate, in varie categorie, ai primi posti del prestigioso concorso internazionale World Liqueur Awards che si tiene annualmente in Gran Bretagna, a cui si è aggiunta quest’anno la vittoria agli austriaci World Spirits Award dell’amaro Cardus (dell’azienda Patea, di Brancaleone). Ma restando al concorso britannico, dopo le vittorie del Jefferson (2018) nella duplice categoria di “Miglior liquore alle erbe” e “Miglior liquore del mondo”,  del Rupes (2020) nella categoria “Miglior Amaro del Mondo”, e dello MZero Sea Amaro (2021) nelle categorie “Miglior Amaro del Mondo” e “Miglior Amaro Italiano”, la Calabria torna a brillare con la medaglia d’oro nella sezione “Liquori alle Erbe” andata al liquore Eremita – L’Amaro di Corazzo, prodotto dal Liquorificio Gentile, azienda che dal 2000 è attiva a Carlopoli (Catanzaro), nell’area montuosa del Reventino. Una vittoria che oltre alla sapienza dei produttori va a celebrare l’alta qualità delle materie prime di cui il territorio è ricchissimo, come ben sapevano nell’Ottocento grandi botanici calabresi come Giuseppe Antonio Pasquale e Gaetano Licopoli. “Eremita”, il cui nome evoca solitudini e meditazioni spirituali, è uno straordinario mix di erbe aromatiche di Calabria selezionate e trattate con cura artigianale nell’ambito di una filiera totalmente locale e sulla base di una antica ricetta Cistercense. I sommelier consigliano di servirlo in un tumbler basso gustandolo sia a temperatura ambiente che ghiacciato.
 

Rovine dell'Abbazia di Corazzo, XI-XII secolo, Carlopoli (Cz) - Image source

Rovine dell’Abbazia di Corazzo, XI-XII secolo, Carlopoli (Cz) – Image source

Il legame del liquore ”Eremita” col territorio, oltre che dalla filiera delle materie prime utilizzate, passa anche dalla storia millenaria a cui ha voluto ispirarsi, quella dell’Abbazia di S. Maria di Corazzo il cui nome viene richiamato nella denominazione stessa del liquore, “l’amaro di Corazzo”. Fondata dai Benedettini nell’XI secolo, successivamente ricostruita dai cistercensi nel XII secolo e ridotta da numerosi terremoti in quella suggestiva rovina che vediamo oggi a Carlopoli, l’Abbazia di Corazzo vide incrociare la propria storia con quella del celebre frate Gioacchino da Fiore, che qui prese l’abito monacale, diventandone subito dopo l’abate. Corazzo è stato anche il luogo di stesura di alcune sue importanti opere, sebbene Gioacchino si allontanasse dall’abbazia calabrese per lunghi periodi a causa dei suoi studi teologici svolti in quella laziale di Casamari e in altri luoghi, finché nel 1188 il Papa lo sollevò dalla guida di Corazzo che venne quindi affiliata ai Cistercensi di Fossanova. Lasciato il monastero, Gioacchino si trasferì in una tranquilla contrada detta di Pietralata, per poi stabilirsi dal 1189 nella boscosa Sila dove fondò, nel territorio dell’attuale San Giovanni in Fiore, una nuova congregazione religiosa approvata da Celestino III nel 1196 e l’Abbazia di Jure Vetere, prima fondazione del neonato Ordine Florense.
 

World Liqueur Awards 2022

Logo del concorso internazionale World Liqueur Awards 2022

Diversi gli attestati di congratulazioni rivolti al produttore Luca Gentile sia da colleghi del settore, sia dal mondo dell’imprenditoria calabrese in generale, ormai sempre più orientato a valorizzare risorse e competenze locali dando vita a prodotti di eccellenza in grado di competere, come tutto il Made in Italy, nell’esigente mercato internazionale dei prodotti di alta qualità.  “Gentile ha ricevuto il giusto riconoscimento per un prodotto di qualità realizzato interamente in Calabria”, ha dichiarato tra gli altri Sebastiano Caffo, Ceo della nota Distilleria Fratelli Caffo con sede a Limbadi (VV). “Un riconoscimento davvero meritato e straordinario che premia la qualità, la ricerca e l’eccellenza nel lavoro quotidiano”, è stato invece il commento di Florindo Rubbettino editore di Soveria Mannelli (Cz), tra i più importanti del Sud Italia, seguito dal suo concittadino Emilio Salvatore Leo, architetto, designer e titolare dell’antico Lanificio Leo: “Con la creazione dell’Amaro Eremita e di tanti altri ottimi liquori, Gentile ha dimostrato che l’amore per il territorio e la dedizione al lavoro possono generare prodotti di grande carattere e che sono un importante pezzo della nostra identità”.

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