La Sicilia ed il Mare: inaugurata ad Amsterdam una mostra sull’archeologia subacquea dell’isola

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La Sicilia e il mare | Amsterdam 8 Ottobre 2015 - 17 aprile 2016

La Sicilia e il mare | Amsterdam 8 Ottobre 2015 – 17 aprile 2016

Inaugurata all’Allard Pierson Museum di Amsterdam una grande esposizione dedicata al patrimonio subacqueo siciliano. E’ la prima fuori dai confini dell’isola. Prossime tappe Oxford, Palermo, Copenaghen e Bonn. Restituiti dal Museo all’Italia 37 reperti ritrovati in mare

di Redazione FdS

Lo scorso 8 ottobre si è inaugurata ad Amsterdam la mostra “La Sicilia ed il mare. Un tuffo nel passato” che offre, per la prima volta fuori dai confini della Trinacria, una visione di insieme del patrimonio culturale subacqueo siciliano. Ospitata all’Allard Pierson Museum dell’Università di Amsterdam, nasce da una recente collaborazione con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. La spettacolare mostra, visitabile fino al 17 aprile 2016, espone per lo più reperti provenienti da sei diversi relitti che si trovano nel mare di Sicilia e raccontano la storia di quest’isola, in epoca antica importante centro di commercio, cultura e civiltà. Attraverso gli occhi di personaggi come Odisseo, Giustiniano I e l’ammiraglio olandese Michiel de Ruyter, il visitatore avrà la possibilità di scoprire gli speciali oggetti rimasti nascosti per secoli nei fondali marini.

“Gli obiettivi – afferma l’Ambasciatore d’Italia a L’Aja Francesco Azzarello – sono la promozione culturale e turistica della Sicilia, con relativo indotto. Non dimentichiamoci gli oltre 11 milioni di turisti che da tutto il mondo convergono ogni anno su Amsterdam, una parte dei quali potrebbe prendere spunto dalla mostra per visitare la Trinacria. E non dimentichiamoci quel bacino di 2 milioni di olandesi che annualmente vanno in Italia”.

“L’importanza e la qualità dell’evento, che promossi nel giugno 2012 ed ha richiesto una grande determinazione da parte del Direttore dell’Allard Pierson, Hupperetz, e del Soprintendente del Mare, Sebastiano Tusa, ai quali va il mio plauso – sottolinea Azzarello – è testimoniata dal fatto che dopo Amsterdam, ove chiuderà il 17 aprile 2016, la mostra andrà all’Ashmolean Museum di Oxford, all’Arsenale della Marina Regia di Palermo, alla Ny Carlsberg di Copenaghen ed al LVR-Landes Museum di Bonn. Il tutto accompagnato da uno splendido e ricchissimo catalogo di oltre 200 pagine sulla mostra e sulla Sicilia, in olandese o inglese”.

Due allestimenti fotografici a latere forniscono ulteriori spunti di riflessione politico-culturale: “Arrivo a Lampedusa” della franco-italiana Sara Prestianni, e “Salviamo il patrimonio subacqueo”, una collaborazione UNESCO-Agenzia del patrimonio culturale olandese.

Ispezione archeologica subacquea in Sicilia - Ph. Allard Pierson Museum

Ispezione archeologica subacquea in Sicilia – Ph. Allard Pierson Museum

Vivissima la soddisfazione anche del Prof. Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare della Regione Siciliana. “Grazie alla cooperazione internazionale di questi tre anni – afferma l’archeologo subacqueo – oltre ad ospitare la mostra l’Allard Pierson ha deciso di restituire alla Regione diversi reperti delle sue collezioni provenienti dalle acque di Lipari. Un gesto di grande nobiltà e civiltà che mi auguro altre istituzioni culturali internazionali vorranno seguire”. Trattasi di 37 oggetti, alcuni esibiti nella mostra, acquistati nel 1982 da un privato, frutto probabilmente di un saccheggio del relitto della Secca di Capistello, risalente al III secolo a.C.

“La Sicilia, per la sua posizione di baricentro della navigazione mediterranea – aggiunge Tusa – è la protagonista di una mostra che ripercorrerà 2500 anni di storia, sino al sedicesimo secolo, grazie al lavoro dell’archeologia subacquea siciliana, dall’epoca di Frost, Kaptain ed altri, sino ad oggi. Un lavoro complesso, a volte pericoloso, che ora può avvalersi di importanti progressi tecnologici. Tra i reperti più interessanti che per la prima volta verranno esposti a livello internazionale vi sono un rilievo scultoreo raffigurante Eracle ed Anteo, proveniente dalle acque del porto di Catania, una lastra bizantina con il simbolo cristiano, proveniente dal relitto di Marzamemi a Sud di Siracusa, nonché gli ormai ben noti rostri della Battaglia delle Egadi vinta dai Romani il 10 marzo del 241 a.C. che costituiscono il risultato concreto di una recente ricerca archeologica subacquea di grande successo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Allard Pierson Museum, Amsterdam
Oude Turfmarkt,  127
Info:  +31(0) 20.525.2556

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