Prosegue sul versante jonico la sedicesima giornata del Grand Tour in Calabria del reporter Silvio Gatto

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Sedicesima giornata per Calabria Grand Tour l’iniziativa che per 30 giorni sta portando in giro per la Calabria il giovane reporter Silvio GattoIl tour è partito dalla stazione di Palizzi Marina, lido dell’omonimo borgo aspromontano di poco più di duemila abitanti in provincia di Reggio Calabria,. Per un mese Silvio attraverserà la sua regione alla scoperta dei tesori nascosti, ma anche delle tante ferite inflitte al territorio soprattutto nell’ultimo cinquantennio.

Il percorso di Silvio si sviluppa per tappe, non troppo definite, lasciando così spazio anche all’inatteso. Si concentrerà sui singoli territori provinciali, portando il giovane viaggiatore a visitare i luoghi più suggestivi e le maggiori opere, interrogandosi sulla loro fruibilità e sulle loro condizioni. Silvio racconterà ed illustrerà parti importanti del suo viaggio con immagini e testi condivisi sui social network Facebook e Instagram, sul suo Blog personale e anche su Fame di Sud che darà gli aggiornamenti in tempo reale. Un modo per tentare di infrangere i tanti ed inveterati stereotipi su una regione che solo in pochi conoscono davvero e che Silvio intende raccontare con gli occhi di chi ne vive la quotidianità nei suoi aspetti positivi e negativi. Lo farà percorrendola a piedi, in macchina o in treno a seconda della situazione e della meta da raggiungere. Pernotterà a casa di amici lì dove gli sarà possibile, oppure ricorrerà a B&B situati in punti strategici lungo il suo percorso.

< rivedi la quindicesima giornata

CALABRIA GRAND TOUR – 3 Luglio

La fortezza di Le Castella venne costruita nel XIII secolo in epoca angioina. Il nome (plurale) può riferirsi a una serie di costruzioni simili presenti nello stesso luogo. Difatti, alcuni ritrovamenti in mare testimoniano la passata esistenza di altre strutture fortificate nelle vicinanze. Plinio, nella sua Naturalis Historia, attribuisce all’area origini assai più antiche. Annibale, durante la seconda guerra punica (208 a.C.), avrebbe fatto erigere la prima torre di difesa, per contrastare e resistere agli attacchi romani.

Presso Isola di Capo Rizzuto (KR)

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Il percorso museale è ben articolato, e tutte le parti del castello risultano facilmente fruibili. Di grande importanza storica è la cappella del Borgo, costruita nel XVI secolo, con un affresco non ancora restaurato. Nella parte inferiore della struttura sono stati ritrovati resti calcarei risalenti al IV secolo a.C.

Le Castella, presso Isola di Capo Rizzuto (KR)

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La produzione di energia eolica è il settore dove «l’infiltrazione della criminalità organizzata è particolarmente rilevante», almeno secondo le ultime rilevazioni. (Anna Maria Tarantola, nel corso dell’audizione alla Commissione Parlamentare Antimafia, 2012). È stato nuovamente sequestrato il parco eolico di Isola Capo Rizzuto per sospetta infiltrazione mafiosa da parte della cosca Arena. Energia pulita o Eco-business del malaffare?

Pale eoliche presso Isola di Capo Rizzuto (KR)

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All’altra estremità della penisola c’è Cotrone, in passato Crotone, la città di Pitagora e Milone. Più fortunata, meno forse di Locri, essa ha salvaguardato il suo nome e il posto al sole. Ma quanto è decaduta! È triste per una città non essere morta ed essere condannata a trascinare nella posterità, dopo una così bella giovinezza, una vecchiaia inferma e vergognosa. […] Fortificata e ritenuta ben difesa, questo non ha impedito che fosse facile conquista di tutti. Essa è passata per più mani, anche quelle dei briganti, che non si sono fatti scrupolo, né ieri né oggi, di depredarla.

Charles Didier, Viaggio in Calabria, 1830

Il castello di Carlo V, Crotone

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Il castello di Crotone nasce sulle macerie dell’antica acropoli greca. Costruito nell’840, venne modificato da Carlo V nel 1541. La costruzione fu poi rinforzata e ampliata sotto il dominio spagnolo, diventando una delle fortezze più possenti del Meridione d’Italia. La struttura, a pianta poligonale, presenta due torri dette “Aiutante” e “Comandante”.

I cannoni del castello di Carlo V, Crotone

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La colonna del tempio greco di Hera Lacinia (V secolo a.C.). Fino al XV secolo il promontorio che accoglieva i resti del Santuario veniva chiamato “Capo delle Colonne” per la presenza di più elementi portanti. L’edificio era imponente e si affacciava sul mare. Veniva sorretto da 38 colonne doriche, alte più di 8 metri.

Area archeologica di Capo Colonna, presso Crotone

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Nonostante una sentenza della Cassazione, il comune di Crotone non ha ancora provveduto alla demolizione di 35 manufatti abusivi situati nell’area archeologica di Capo Colonna. Ultimamente sono stati spesi un milione e duecentomila euro per il “miglioramento della fruibilità dell’area” con scarsi risultati in relazione alla cifra del finanziamento.

Area archeologica di Capo Colonna, presso Crotone

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…WORK IN PROGRESS >segui la diciassettesima giornata

 

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