Sulle Murge meridionali, incluso tra Valle d’Itria e Terra dei Trulli, si erge il borgo di Noci (Bari), immerso in un territorio costellato di tipiche architetture e strutture rurali, trulli e masserie. Aggirarsi fra le sue viuzze bizzarramente disposte a tela di ragno del centro antico è un perdersi nelle atmosfere di una Puglia dominata dalla pietra e dalla calce, specchi riflettenti della sferzante luce estiva che a guizzi penetra nel reticolo di vicoli; questi s’espandono a volte negli slarghi delle gnostre (da claustrum, serratura, stesso etimo di ‘chiostro’) piccoli spazi la cui peculiarità è la presenza di tre lati chiusi e di un solo lato aperto verso la strada principale. Sono dei vicoli chiusi che sfruttano l’interspazio tra le abitazioni circostanti per determinare un’area che al tempo stesso semi-pubblica e semi-privata. Vicoli e gnostre spesso si popolano di allegre macchie di colore date dai numerosi vasi di piante e fiori che rendono al visitatore il percorso particolarmente leggiadro, come vediamo nei due scatti inviati dalla lettrice pugliese Angela Pansini.
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