In viaggio fra Abruzzo e Molise sui treni storici della Transiberiana d’Italia

La Transiberiana d'Italia da Sulmona a Isernia - Ph. Fondazione FS

La Transiberiana d’Italia da Sulmona a Isernia – Ph. Fondazione FS | Photo gallery a fondo pagina

“la ferrovia…aggira le alture, le sfalda e le trafora, tanto che i treni sembrano rimanere appesi per miracolo alle loro pendici”
Anne McDonald

di Kasia Burney Gargiulo

Sebbene il nome con cui viene definita evochi atmosfere alla Dottor Zivago, i luoghi che attraversa sono simili a quelli delle novelle dannunziane, che d’inverno s’ammantano di una coltre di neve talmente spessa e raggiungono temperature così basse da fare il verso al ‘Generale Inverno’ russo. Certo è un inverno breve, da latitudini mediterranee, ma tanto basta a garantire il fascino di un mondo incantato. Parliamo della ferrovia Sulmona-Isernia, nota come Transiberiana d’Italia, 128 km circa fra Abruzzo e Molise, con 21 stazioni, 58 gallerie, 103 ponti e viadotti che sono veri capolavori di ingegneria. Gran parte del percorso avviene sugli Altipiani d’Abruzzo, il gruppo di rilievi carsici che dalla bassa provincia dell’Aquila, e ad una quota compresa tra 1200 e i 1300 metri, arrivano fino in Molise. Il treno che la percorre raggiunge l’altezza massima alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo che con i suoi 1268,82 m sul livello del mare è la seconda stazione più alta della rete italiana FS a scartamento ordinario dopo quella del Brennero (1371 m s.l.m.) e la terza di quella a scartamento ridotto.

Perchè abbiamo deciso di parlarvi di questa ferrovia? Perchè la sua è la storia di una fine e di una rinascita: dal 2011 è priva infatti di traffico regolare, tranne che nell’ultimo brevissimo tratto molisano Carpinone-Isernia, percorso dai treni della Campobasso-Isernia. E ciò perchè la Regione Abruzzo ha deciso di disattivare il servizio a causa degli alti costi dovuti al trasporto di pochi passeggeri. Da maggio 2014 però il resto del tragitto, quello da Sulmona a Carpinone, viene percorso da treni turistici grazie all’iniziativa della Fondazione FS che ha deciso di ambientarvi “Binari Senza Tempo”, un progetto di rilancio dei treni storici, attuato in collaborazione con l’associazione culturale Le Rotaie, che ne cura l’organizzazione. I viaggi lungo la linea sono organizzati secondo un calendario che copre l’intero anno, con cadenze spesso concomitanti con le principali festività, e registrano il tutto esaurito a poche settimane dal lancio. Parteciparvi è un’esperienza unica che permette di attraversare e di osservare da una prospettiva inedita, riserve naturali e parchi nazionali, godere di paesaggi mozzafiato fatti di sconfinati orizzonti innevati d’inverno e di enormi spazi verdi in estate, tra faggi plurisecolari, borghi incastonati sulle pendici montuose, mandrie di cavalli allo stato brado e ondeggianti campi di farro.

Nata nel 1897, la ferrovia su cui oggi è possibile vivere una splendida traversata a contatto con la natura, ha seguito le tappe più importanti della nostra storia nazionale, a partire dalle due grandi guerre; una imponente opera di ingegneria civile il cui restauro, iniziato subito dopo il secondo conflitto mondiale, si è concluso solo nel 1960. Viaggiare sui treni del progetto “Binari senza tempo” è dunque una sorta di tuffo nel passato, evocato soprattutto dalle suggestive carrozze vintage con interni in legno che rimandano ad epoche ormai perdute. Si pranza a bordo con cibi, vini locali e sottofondo di musica folk, che riconciliano il viaggiatore con luoghi fino ad oggi oscurati dai meccanismi cinici e spietati dell’economia e riabilitati da una felice idea di turismo sostenibile all’insegna dell’autenticità.

Sui binari “senza tempo” si incontrano persone di ogni tipo: dai semplici amanti della montagna agli appassionati di treni antichi, dai giornalisti di viaggio ai fotografi professionisti, ai manager in libera uscita, passando per la straniera alla ricerca di un “altrove” che non ha trovato in Australia o fra i nativi d’America e viene a cercarlo in Molise. Sì, perchè forse voi non lo sapete, ma il nostro Far West e il nostro Tibet sono qui, subito dietro l’angolo.

Per info e prenotazioni: prenotazioni@lerotaie.it – 340.0906221 – da lun. al ven. 10-13 e 16-19 – www.lerotaie.comPagina FacebookQui l’anteprima del calendario viaggi 2020.

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