I mille volti della Calabria nel Grand Tour del reporter Silvio Gatto. Dodicesima giornata

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di Redazione FdS

Dodicesima giornata per Calabria Grand Tour l’iniziativa che per 30 giorni sta portando in giro per la Calabria il giovane reporter Silvio GattoIl tour è partito dalla stazione di Palizzi Marina, lido dell’omonimo borgo aspromontano di poco più di duemila abitanti in provincia di Reggio Calabria,. Per un mese Silvio attraverserà la sua regione alla scoperta dei tesori nascosti, ma anche delle tante ferite inflitte al territorio soprattutto nell’ultimo cinquantennio.

Il percorso di Silvio si sviluppa per tappe, non troppo definite, lasciando così spazio anche all’inatteso. Si concentrerà sui singoli territori provinciali, portando il giovane viaggiatore a visitare i luoghi più suggestivi e le maggiori opere, interrogandosi sulla loro fruibilità e sulle loro condizioni. Silvio racconterà ed illustrerà parti importanti del suo viaggio con immagini e testi condivisi sui social network Facebook e Instagram, sul suo Blog personale e anche su Fame di Sud che darà gli aggiornamenti in tempo reale. Un modo per tentare di infrangere i tanti ed inveterati stereotipi su una regione che solo in pochi conoscono davvero e che Silvio intende raccontare con gli occhi di chi ne vive la quotidianità nei suoi aspetti positivi e negativi. Lo farà percorrendola a piedi, in macchina o in treno a seconda della situazione e della meta da raggiungere. Pernotterà a casa di amici lì dove gli sarà possibile, oppure ricorrerà a B&B situati in punti strategici lungo il suo percorso.

< rivedi la undicesima giornata

CALABRIA GRAND TOUR – 28 GIUGNO

Ricomincio da Taverna. La chiesa monumentale di San Domenico, decorata con grandiose tele pretiane. Nella pala dell’altare dedicata a San Giovanni Battista, spicca l’autoritratto di Mattia Preti. In foto “Il Cristo fulminante”. L’edificio, con tutto ciò che accoglie all’interno, rappresenta uno dei monumenti storico-artistici più importanti della Regione.

Taverna (CZ)

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Taverna è anche arte contemporanea. Opera di Antonio Saladino, “Portatori di Magna Grecia”, 2010.

MACAT – Museo d’arte contemporanea all’aperto di Taverna (CZ)

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L’abbazia di Santa Maria di Corazzo fu fondata nell’XI secolo dai Benedettini, sotto il dominio dei Normanni. Nel 1177 Gioacchino da Fiore divenne abate, e rimase a Corazzo per 10 anni. Dante lo ricorda come: “il calavrese abate Giovacchino / di spirito profetico dotato”. Fu per decenni un luogo di importanti scambi culturali e filosofici. Due terremoti danneggiarono l’Abbazia, il primo nel 1638, ma fu abilmente ricostruita, il secondo nel 1783, e, in seguito alla soppressione delle congregazioni religiose di San Benedetto da parte dei francesi, non venne più riedificata.

È possibile salvare questo, e tanti altri luoghi, grazie al FAI (Fondo Ambiente Italiano), votando su www.iluoghidelcuore.it

Presso Carlopoli (CZ)

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Il giorno dopo, all’alba, facemmo sellare i muli e partimmo per Pizzo. Arrivando dall’alto della catena di montagne che correva sulla nostra sinistra ritrovammo il mare e seduta sulla sua riva la città storica che vi venivamo a cercare. Ma ciò che inutilmente e con grande dispiacere cercammo nel porto fu il nostro speronare. In effetti guardando il fumo dello Stromboli, che svettava a circa trenta miglia davanti a noi in mezzo al mare, vedemmo che il vento non aveva cambiato direzione e soffiava da nord. Per un puro caso entravamo a Pizzo il giorno del ventesimo anniversario della morte di Murat.

Alexandre Dumas, Viaggio in Calabria, 1835

Pizzo Calabro (VV)

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La chiesetta di Piedigrotta è interamente scavata nella roccia. Le statue calcaree suggeriscono percorsi sempre diversi e suggestivi. Si affaccia sul mare, e la luce crepuscolare scandisce le scene, dando vita alle immagini. Una visione affascinante, ricca di citazioni e simbolismi.

Pizzo Calabro (VV)

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Nel castello aragonese di Pizzo vennero imprigionati Gioacchino Murat, Re di Napoli e cognato di Napoleone, Tommaso Campanella e Ricciotti Garibaldi, figlio di Anita e Giuseppe. La costruzione, voluta da Ferdinando I d’Aragona, risale al XV secolo.

Pizzo Calabro (VV)

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…WORK IN PROGRESS > segui la tredicesima giornata

 

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