I fenicotteri nidificano per la prima volta in Sicilia, nella Riserva Saline di Priolo

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Fenicotteri - Ph. Gildardo Sànchez | CCBY2.0

Fenicotteri – Ph. Gildardo Sànchez | CCBY2.0

di Redazione FdS

Sancendo una vittoria dell’ambiente sull’azione devastatrice dell’uomo, i fenicotteri rosa per la prima volta hanno nidificato in Sicilia. L’evento ha avuto luogo nella zona umida della Riserva naturale Saline di Priolo, a Priolo Gargallo (Siracusa), nel cuore del Polo Petrolchimico Siracusano,  una vasta area costiera industrializzata compresa nei territori di Augusta, Priolo Gargallo e Melilli. Raffinazione del petrolio, trasformazione dei suoi derivati e produzione energetica sono le attività principali che hanno negativamente inciso sugli equilibri ecologici del territorio, sebbene dalla metà degli anni ottanta si siano ridotte non senza però lasciare seri problemi di bonifica. La nascita nel 2000 della riserva naturale, area protetta gestita dalla Lipu, rappresenta una delle più riuscite operazioni di riqualificazione. In questo luogo una colonia di 220 esemplari di fenicottero rosa si è insediata la scorsa primavera costruendo 50 nidi e deponendo 41 uova, che hanno iniziato a schiudersi agli inizi di giugno. Sono 36 i pulcini nati e si prevede che per metà agosto saranno già in grado di compiere il loro primo volo.

Questo risultato rappresenta, per la Lipu e per tutti i volontari che hanno collaborato con essa, il coronamento di 15 anni di impegno speso alla ricerca di un nuovo futuro per una zona provata da mezzo secolo di industrializzazione, un futuro che passi attraverso il risanamento ambientale e la salvaguardia della biodiversità, con particolare attenzione all’avifauna. Grazie a questa azione un’area di circa 55 ettari, sulla quale si svolgeva in passato l’attività delle saline di Priolo, è arrivata ad essere riconosciuta dalla Comunità Europea come Zona di Protezione Speciale e Sito di Interesse Comunitario individuato dalla Direttiva Habitat per la “Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della Flora e della Fauna selvatiche” e dalla Direttiva Uccelli dedicata alla salvaguardia degli uccelli selvatici. Un luogo al quale nel 2008 la associazione di birdwatching EBN Italia ha assegnato il premio nazionale “Oasi più bella d’Italia”.

L’assessore regionale per il Territorio e per l’Ambiente, Maurizio Croce, nel commentare l’evento e nel complimentarsi con la Lipu ha sottolineato come i risultati in tema di difesa ed incremento della biodiversità si siano potuti ottenere grazie ad un’azione condotta con capacità e competenza, oltre che con caparbietà, considerato che i ripetuti tentativi di nidificazione fino ad oggi condotti anche in altre aree, come nella vicina Riserva di Vendicari,  non avevano ancora fatto registrare alcuna nascita.

Scorcio della Riserva Naturale Saline di Priolo - Ph. Salvo Cannizzaro | CCBY-SA3.0

Scorcio della Riserva Naturale Saline di Priolo – Ph. Salvo Cannizzaro | CCBY-SA3.0

Fabio Cilea, Direttore della Riserva, ha invece spiegato come l’Ente gestore dell’area protetta abbia posto in essere, fin dall’inizio della nidificazione, tutte le azioni necessarie per favorire l’insediamento stabile della colonia, senza però rinunciare a mantenere la fruibilità di una parte della riserva. Una scelta che ha consentito ai numerosi visitatori dell’oasi di osservare, a distanza di sicurezza, il comportamento dei fenicotteri, dalle prime parate nuziali alla costruzione dei nidi, alla cura delle uova.

Con la nidificazione nella Riserva delle Saline di Priolo si incrementa così il numero delle zone italiane in cui, a partire dai primi anni ’90, i fenicotteri hanno scelto di nifìdificare: dai primi nidi avvistati nell’area di Montelargius, in Sardegna, ai tentativi di riproduzione finalmente riusciti in Toscana, Puglia, nelle Valli di Comacchio, luoghi dove ormai si possono osservare gruppi sempre più folti di questi meraviglisi uccelli.

Olte alle numerose specie di uccelli presenti (sono state qui osservate più della metà delle specie presenti in Sicilia e circa il 40% di quelle presenti in Italia), la Riserva Saline di Priolo vede coesistere sul suo territorio anche diverse specie di mammiferi, anfibi e rettili il cui habitat naturale include la flora tipica delle zone dunali e retrodunali, la vegetazione delle zone umide e la macchia mediterranea.

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