Fame di Sud per la Terra dei Fuochi. Il risveglio della coscienza civile intorno al dramma della Campania

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di Redazione FdS

Chi vive in quelle zone sta sperimentando sulla propria pelle e su quella dei propri cari il dramma di uno scempio ambientale che si va consumando da anni nel silenzio colpevole delle istituzioni e dell’opinione pubblica nazionale. Una sorta di perversa congiura del silenzio ha finora coperto di omertà uno dei crimini ambientali e sociali più gravi che mai siano stati perpetrati sul nostro territorio. Un’intera area, compresa fra le province di Napoli e Caserta, cuore di quella che gli antichi chiamavano Campania Felix per celebrarne la bellezza e la fertilità, sta lentamente morendo intossicata da anni dalle tonnellate di rifiuti tossici che imprenditori senza scupoli del nord Italia e del nord Europa hanno affidato alla camorra e, in particolare, al clan dei Casalesi, affinchè li smaltisse illegalmente. In molti casi, i cumuli di rifiuti, abusivamente riversati nelle campagne o ai margini delle strade, vengono incendiati dando luogo a roghi i cui fumi diffondono sostanze tossiche, tra cui la diossina, nell’atmosfera e nelle terre circostanti. Talora, persino le profonde falde acquifere sono state inflitrate dalle sostanze tossiche, com’è successo a Caivano dove la Forestale ha scoperto una presenza spaventosa di cloruro di metilene, una delle sostanze più cancerogene e teratogene in circolazione. Dal 2010 in alcune aree, anche densamente abitate,  hanno cominciato ad essere incendiati rifiuti industriali, azione che sta accentuando la già alta incidenza di tumori di cui sono colpite al seno e alla tiroide soprattutto giovani donne mentre numerosi bambini si ammalano e muoiono di forme gravisisme di leucemia.

La Terra dei Fuochicosì denominata nel libro ‘Gomorra’ di Roberto Saviano, fra i primi a denunciare lo scempio in atto – è vittima di una banale ma diabolica questione di soldi che sta costando la salute e la vita a centinaia di migliaia di cittadini i quali – nonostante le denunce accorate di privati e associazioni – sono finora stati lasciati da soli a subire l’onta di essere vilipesi e assassinati in casa propria. Finalmente, dopo anni di indifferenza, l’opinione pubblica nazionale sta prendendo coscienza del gravissimo problema e a questo ha contribuito anche un’iniziativa sul Web promossa dalla blogger Selvaggia Lucarelli che ha lanciato l’operazione social “La Terra dei Fuochi non è sola” grazie alla quale personaggi dello spettacolo, dello sport, del giornalismo e della musica stanno “adottando” un comune della Terra dei Fuochi. L’encomiabile iniziativa di sensibilizzazione, che non ha mancato di suscitare le critiche ipocrite di quanti sembrano aver scoperto il problema solo oggi e sottovalutano l’importanza dell’opinione pubblica, ha lo scopo di far sì che questo territorio e la sua gente non muoiano avvelenati e dimenticati da tutti.

Anche FAME DI SUD ha deciso di dare eco all’iniziativa, riprendendo la struggente frase di un abitante di Caivano (Napoli) – “Le nostre lacrime spegneranno quei fuochi immondi…il fuoco dell’Inferno brucerà le anime dei responsabili…” – che racchiude il senso di profondo dolore e di abbandono vissuto dalle popolazioni locali. Invitiamo i nostri lettori a condividerla sui social network per smuovere le coscienze di quanti ancora non conoscono il terribile dramma che si sta consumando in Campania.

In un video diffuso su You Tube è possibile ascoltare l’intervista che Padre Maurizio Patriciello ha rilasciato a Selvaggia Lucarelli e Fabio De Vivo per l’emittente radiofonica M2O. Ecco cosa scrive Roberto Saviano di P. Maurizio Patriciello sulla sua seguitissima pagina Facebook: “Padre Maurizio Patriciello rappresenta nella desolata terra di Parco Verde a Caivano un riferimento. Conforto aiuto legalità. Ho raccontato di lui in “Gomorra” (padre Mauro). Don Maurizio, in un territorio difficile, ferito dalla coca e dall’eroina, isolato dalla città, svolge un ruolo fondamentale.”  Oggi don Patriciello è diventato un simbolo della battaglia che i cittadini della Terra dei Fuochi stanno combattendo per la sopravvivenza:

A

Le principali iniziative sul WEB in difesa della Terra dei Fuochi:

La Terra dei Fuochi non è sola

La Terra dei Fuochi – Organizzazione No Profit

Laterradeifuochi.it

Qui si muore! Bonifica per la Terra dei Fuochi – Petizione su Avaaz

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