Expo 2015: dalla Calabria arriva la carne del futuro, il Muscolo di Grano

facebook twitter instagram vimeo youtube google+ linkedin

Calabria - Pietanza preparata con il Muscolo di Grano

Calabria – Un succulento roast-beef realizzato con Muscolo di Grano – Ph. dal sito www.muscolodigrano.com

di Redazione FdS

L’esercito dei vegani è ogni giorno più numeroso. Se infatti fino all’altro ieri faceva notizia che personaggi come il musicista Bryan Adams, l’atleta Carl Lewis, l’ex Beatle Paul McCartney o anche il filosofo Peter Singer si dichiaravano vegetariani integrali, oggi ci si sorprende sempre più difficilmente in un’Italia dove ormai sette milioni di persone si definiscono fedeli al vegetarismo, inteso come stile di vita più che come semplice forma di alimentazione. Un numero che stando ad un’indagine dell’AcNielsen rielaborata dall’Eurispes, è in continuo ed esponenziale aumento. Una proiezione prevede addirittura che entro il 2050 in Italia i vegetariani saranno 30 milioni, laddove nel 2000 erano appena 1,5 milioni. L’informazione, soprattutto quella che passa attraverso internet, ha certamente fatto proseliti: si rinuncia alla carne (e talora anche ad altri prodotti animali: i vegani, per esempio, escludono dalla propria dieta anche uova e latte e sono ormai oltre 600 mila solo nel nostro Paese) per motivi etici, religiosi, filosofici, ma soprattutto salutistici, cioè come reazione alle cosiddette patologie del benessere, come cardiopatie e colesterolemia. Circa la potenziale dannosità della carne, ormai anche rapporti ufficiali di autorevoli organizzazioni scientifiche non fanno più distinzione  fra carne lavorata e carne fresca, tra carne rossa, carne bianca e pesce, essendo ormai accertato che tutta la carne degli animali d’allevamento intensivo è diventata negli ultimi decenni sempre più grassa, ricca cioè di grassi saturi e colesterolo e sempre più povera di proteine.

Questo spiega dunque l’esodo verso un regime dietetico che fa completamente a meno dell’assunzione di carne. In quadro del genere giunge dirompente la notizia di una invenzione ”Made in Calabria” che promette di accrescere ancor più lo stuolo dei vegetariani, di appagare virtualmente il desiderio di arrosto di qualche ex carnivoro un po’ nostalgico – ma senza i rischi annessi alla carne tradizionale – ma soprattutto di offrire all’Umanità un nuovo alimento nutriente e salutare, che potrebbe presto diventare un autentico patrimonio comune potendo essere facilmente procurato con minima spesa, a vantaggio soprattutto dei paesi poveri. Si tratta del Muscolo di Grano, una scoperta di Enzo Marascio, 64 anni, calabrese di Isca sullo Jonio, borgo di poco più di 1500 abitanti in provincia di Catanzaro. Quella che è stata ormai denominata ”la carne del futuro” è oggetto di un brevetto che Marascio vuole affidare ad un organismo internazionale legato alle Nazioni Unite come la F.A.O., l’O.M.S o l’UNICEF, con l’obiettivo di contribuire a combattere la fame nel mondo e a salvare milioni di vite umane, soprattutto bambini.

Enzo Marascio

Enzo Marascio

Enzo Marascio, commercialista in pensione e ”creatore” del Muscolo di Grano è approdato a questa incredibile invenzione per risolvere suoi personali gravi problemi di salute:  “Fu un medico a parlarmi del cibo come medicina e del seitan, in un’epoca in cui quasi non c’erano vegetariani”, racconta. Mette così al bando grassi saturi, formaggi, carne: “sono diventato un erbivoro, arrangiandomi con legumi e frumento”. Marascio inizia così a sperimentare sul seitan (un impasto, altamente proteico, ricavato dal glutine del grano di tipo tenero o farro o khorasan), cercando però un alimento più completo grazie all’aggiunta di legumi. “L’amore per i due figli”  – prosegue – diventa però l’ingrediente principale, “in modo da non farli sentire esclusi” a causa delle obbligate scelte alimentari della famiglia. Dopo vari tentativi, ecco spuntare “fasce e striature muscolari”, in fondo – dice –  “anche gli americani stanno cercando questa ‘muscolatura’, che io ho trovato più di 20 anni fa, ma è solo per amore che nascono le cose”.

Oggi la sua è diventata una piccola realtà produttiva con una decina di dipendenti e pare abbia ricevuto offerte da diverse multinazionali per la commercializzazione planetaria dei suoi prodotti a base di ”carne vegetale”, ma come si diceva prima, a Marascio più che il business interessa la concreta ricaduta sociale della sua invenzione…e così sogna la FAO. “In tanti ci hanno offerto denaro ma questa scoperta deve andare a favore dell’umanità affinché si possano trarre dall’agricoltura le proteine nobili”, dichiara infatti Marascio la cui volontà ha sancito per iscritto anche nel suo testamento: “Io ho 64 anni e vorrei che rimanesse di proprietà della gente e non dell’economia. Poi vorrei darlo alla Fao, alle organizzazioni umanitarie trasferendo a loro la proprietà così che possano mettere in piedi la produzione in ogni Stato”.

Intanto, in prossimità dell’Expo di Milano 2015 – il cui tema è appunto Nutrire il Pianeta e  nel cui contesto l’invenzione di Marascio verrà presentata al vasto pubblico internazionale – c’è già chi vede questo geniale italiano come uno dei prossimi candidati al Premio Nobel per la Pace, proprio in considerazione della ricaduta che tale alimento potrebbe avere sul dramma della fame nel mondo. Durante l’esposizione milanese saranno previste dimostrazioni dell’utilizzo multiforme e dei benefici che possono derivare dalla scoperta del “Muscolo di Grano”, ma un’anteprima si avrà già durante la trasmissione di Rai Uno “Linea Verde Orizzonti” in onda dalle ore 11 alle ore 12 del prossimo sabato 11 aprile.

A questo punto molti si staranno chiedendo in cosa consista più concretamente il ”muscolo di grano”. E’ una preparazione alimentare proteica (21%), priva di grassi e di colesterolo, con poche calorie (140-150 kcal per 100 grammi) ma con tutti gli aminoacidi essenziali. E’ ricca di ferro, zinco, potassio, calcio e magnesio e può essere servita sotto forma di bistecche, roast beef, porchetta, prosciutti, salumi. In sostanza si tratta di una ”carne” di origine vegetale che ha la sua principale materia prima nella farina di grano duro “Senatore Cappelli” (speciale cultivar selezionata a Foggia nel 1915 e da qualche anno in forte riscoperta per la sua alta qualità nutrizionale). Grazie ad apposite tecniche brevettate e all’utilizzo di ingredienti associati come farina di legumi, olio extra-vergine di oliva, sale marino e varie spezie (rosmarino, alloro, menta), pare si riescano ad ottenere delle carni in modo totalmente naturale, gustose, dotate di proprietà salutari e nutrizionali e soprattutto consumabili da tutti: non solo da vegetariani e vegani ma anche da persone con problemi di diabete, colesterolo ed altre malattie metaboliche legate per lo più al cattivo stile di vita dei Paesi ricchi, e soprattutto da quanti quotidianamente nei paesi poveri combattono con la fame e la malnutrizione.

Benchè il Muscolo di Grano sia il risultato di circa 20 anni di ricerche, esso non ha ancora una distribuzione capillare sul territorio per cui è reperibile direttamente presso lo stabilimento di Isca Marina, in qualche fiera di settore o tramite internet. La produzione riesce infatti a rifornire appena 3-400 persone che Marascio ha conosciuto negli anni o che lo contattano tramite il suo sito. Del resto il suo obiettivo non è mai stato il guadagno ma la maggiore diffusione possibile della sua tecnica. Marascio sarà presente all’Expo di Milano negli spazi della Regione Calabria che, come tiene a rimarcare, “con coraggio encomiabile ha deciso di portare questo prodotto all’attenzione del pubblico”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
latuapubblicita2
 

Rispondi

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono segnalati *

*

Torna su