Alla scoperta del Museo delle Carrozze di Catanzaro. Custodisce anche l’American Buggy di ‘Via col Vento’

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Particolare di un'antica carrozza - Ph. TaymTaym | CCBY2.0

Particolare di un’antica carrozza – Ph. TaymTaym | CCBY2.0

di Kasia Burney Gargiulo

La passione del vero collezionista, quello cioè munito di un fiuto da fare invidia ad un cane da tartufi e di una borsa dai cordoni allentati, è spesso in grado di smuovere le montagne e di trasferire oggetti, anche ingombranti, da un punto all’altro del pianeta. Non meravigliatevi quindi se qualcuno vi dirà che in una rigogliosa pineta, nel cuore della Calabria, potete trovare l’American Buggy di Via col vento, ossia la carrozza originale adoperata da Clark Gable e Vivian Leigh nel celebre film girato nel 1939 da Victor Fleming: un veicolo a due posti, con bauli per bagagli, munita di stanghe lunghe e strette, indipendenti dalla cassa e fissate ad una lama flessibile trasversale, per attenuare le oscillazioni dovute all’andatura dei cavalli.  Anni fa fu comprata ad un’asta londinese dal barone calabrese Luigi De Paola, autore di una splendida collezione composta da 25 esemplari di carrozze risalenti a vari periodi storici. Sono state messe insieme, gelosamente custodite e tuttavia rese accessibili al pubblico dal loro appassionato proprietario fino alla sua morte, evento che ha determinato la temporanea chiusura del Museo delle Carrozze di Catanzaro. Finalmente, grazie all’iniziativa dei fratelli Pavone che oggi gestiscono Il Podere delle Carrozze, l’edificio di campagna appartenuto al barone De Paola le cui sale ospitano il Museo, il pubblico può tornare a scoprire il fascino di un’antica civiltà del viaggiare.

NEL CUORE DI UN PARCO DI 700 ETTARI

Scorcio del giardino del Museo delle Carrozze - Ph. Il Podere delle Carrozze

Scorcio del giardino del Museo delle Carrozze – Ph. Il Podere delle Carrozze

Il Museo delle Carrozze si trova a poca distanza dal centro storico del capoluogo calabrese, nella frazione di Siano, in contrada Monte Musofalo, nel cuore di un’area verde di grande interesse botanico e faunistico. Si tratta di un grande parco ricco di essenze mediterranee esteso su una superficie di 700 ettari, con numerosi percorsi tracciati per circa trenta chilometri ed un giardino botanico che ospita più di 1000 specie vegetali.

Ogni angolo dell’ampio edificio in rossi mattoni di laterizio, che sembra ispirato ad un’antica stazione di posta, conserva tracce di un secolare passato: oltre alle carrozze e ad una ricca collezione di accessori per questi veicoli (fra cui finimenti, fanali, oltre cento esemplari di morsi, una collezione di selle d’amazzone, fruste di ogni tipo, selle dell’800 di origine inglese), vi si conservano infatti numerosi attrezzi della locale civiltà contadina fra ‘600 e ‘800, raccolti in un affascinante porticato: fra l’altro vi figurano antichi banconi da falegname, vecchie macine, strumenti da arrotino, un torchio, aratri, collezioni di bilance, bracieri, caldaie per la cottura della carne di maiale, misuratori per grano e farine. All’interno invece di un ampio Salone dei ricordi, fanno bella mostra di sè suppellettili e mobili d’epoca finemente restaurati, fra cui spicca un pianoforte in radica d’ulivo costruito alla fine del ‘700, e poi ancora strumenti musicali, macchine da cucire, attrezzi  da cucina in rame, un set di valigie in stile inglese e posateria da viaggio. Arredati con mobili d’epoca sono anche la locanda in stile viennese e un bar in stile Liberty.

LE CARROZZE

Entrando nelle sale del Podere delle Carrozze, la serie di pregiati veicoli, risalenti ad un periodo compreso fra il XVII e il XIX secolo, permette di ripercorrere secoli di storia attraverso oggetti che ‘parlano’ del loro tempo e di coloro che ne hanno fatto uso. Diversi sono gli esemplari provenienti dall’Inghilterra, come appunto l’American Buggy di fine ‘800 utilizzata in Via col vento, ma non mancano carrozze appartenute a famiglie dell’alta borghesia napoletana, come una carrozza cabriolet a capote mobile di fine ‘700, unica in Europa, appartenuta alla famiglia Volpicelli, un antico carro del ‘600 utilizzato per le processioni della Madonna, alcune carrozze statunitensi, una Mail Coach dell’800 impiegata per lunghi viaggi, costruita in Austria ma largamente diffusa in Europa e in America, una Landau, sempre ottocentesca, prestigiosa vettura con maniglie in argento e copripedali in pelle, una slitta russa, un vecchio postale, un Omnibus, una specie di autobus ante litteram.

In quest’angolo di Calabria è dunque possibile per il visitatore rivivere inusitati echi di terre vicine e lontane, così come le atmosfere di un Grand Tour che fra Sette e Ottocento ebbe nel viaggio in carrozza, spesso difficile e avventuroso, uno dei suoi principali emblemi. Dal canto suo la città di Catanzaro torna a riappropriarsi di una collezione davvero unica per valore storico e di un importante attrattore turistico che l’amministrazione comunale nei giorni scorsi si è detta più che mai intenzionata a sostenere, promuovere e valorizzare, e la cui riapertura al pubblico rappresenta una preziosa occasione di crescita per il territorio.

Museo delle Carrozze, Catanzaro
c/o Podere delle Carrozze
Frazione di Siano – C.da Monte Musofalo
Ingresso gratuito – Visite libere o guidate
Per info e prenotazioni: 392.04.32.760

 IL LUOGO

 
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