Si inaugura a Rosarno il Museo Archeologico di Medma, l’antica città greca fondata da Locri nel VI sec. a.C.

Medma

Calabria – Figura di offerente stante con colomba e phiale, terracotta, da Medma – Museo Archeologico di Medma

di Redazione FdS

Dopo anni di stallo arriva una buona notizia per il Museo di Medma ospitato a Rosarno (Reggio Calabria), all’interno del Parco archeologico in un immobile che, ristrutturato fin dal 2005, era rimasto inutilizzato per intoppi e ritardi di vario genere. Finalmente il Museo si inaugura giorno 6 aprile alle ore 11.00 con una conferenza che si terrà presso l’Auditorium Comunale di Rosarno. All’evento parteciperanno il Ministro per gli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta, il professore emerito della Scuola “Normale” Superiore di Pisa e Presidente del Consiglio Scientifico del Museo del Louvre  Salvatore Settis, la Soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria Simonetta Bonomi, l’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri, il magnifico Rettore dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria Pasquale Catanoso, il Sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi, il Presidente della Provincia di Reggio Giuseppe Raffa, il Prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino, il poeta in lingua grecanica Bruno Stelitano. Seguirà la cerimonia di inaugurazione ufficiale del Museo.

Medma è stata una città magno-greca sulla costa occidentale della penisola bruzia (oggi Calabria), tra Hipponion (Vibo Valentia) e la foce del fiume Metauros. Il sito archeologico è oggi situato presso Rosarno (Reggio Calabria). Nel corso del XIX secolo furono eseguiti numerosi scavi archeologici per conto del conte vibonese Vito Capialbi, del vescovo di Mileto Filippo Mincione e degli antiquari tedeschi Merz e Major di Taormina. Gli scavi vennero proseguiti con maggior fortuna dall’archeologo Paolo Orsi e si concentrarono in due distinte fasi, dal 1912 al 1914, su pian delle Vigne e sulla collina di Nolio Carozzo. Gli scavi servirono anche a dimostrare in maniera conclusiva la reale posizione di Medma che fino ad allora era oggetto di discussione tra l’ipotesi rosarnese e quella nicoterese. Vasto fu il materiale riportato alla luce da questi scavi. Lo stesso Orsi comunque in successive campagna di scavo lasciò intendere che sul sito dell’attuale Marina di Nicotera potesse esservi allocato il porto-emporion di Medma data la felice posizione geografica riparata dai venti.

Molto ricca è la documentazione proveniente dall’area sacra individuata in loc. Calderazzo, ove Paolo Orsi negli anni 1912-1913 scoprì un grande deposito di oggetti votivi, realizzato in una delle periodiche operazioni di sgombero del santuario oppure in occasione di una ristrutturazione edilizia di questo. Molti ex-voto trovano confronto con i rinvenimenti del santuario locrese della Mannella, attestando, dunque, un culto simile, rivolto principalmente a Persefone vista come protettrice delle nozze; è testimoniata, inoltre, la venerazione ad Afrodite e ad Atena. Diffusissima la coroplastica per lo più riconducibile ad artigiani locali, con oggetti come le protomi, immagini di divinità femminili limitate alla sola testa diffuse dalla metà del VI sec. a.C., accanto ai grandi busti, la cui produzione si afferma nella prima metà del secolo successivo, quando iniziano a diffondersi le tipiche statuette medmee di media grandezza in forma di offerenti stanti e dee sedute in trono recanti attribuiti. Numerose anche le statuette di divinità e i modellini di scudo e di elmi, richiamo simbolico alle offerte di armi; e poi ancora i modellini di tempietti, le riproduzioni di frutta, di ortaggi, preparati alimentari ed animali, sostituitivi delle più costose e deperibili offerte in natura, e i pinakes ,quadretti votivi portati in dono dalle fanciulle alla vigilia delle nozze. Fra i reperti bronzei, diverse sono le phialai, coppe poco profonde utilizzate per le libagioni, ossia offerte di liquidi.

Nei prossimi giorni pubblicheremo su FAME DI SUD il reportage fotografico della inaugurazione del Museo.

Auditorium Comunale, Rosarno (Reggio Calabria)
via Umberto I°
ore 11.00
Ingresso libero
A seguire inaugurazione Museo di Medma
Via Filippo di Medma

IL LUOGO

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