Riaperto parzialmente il Museo Archeologico ‘Paolo Orsi’ di Siracusa. A giugno la riapertura completa

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Sicilia – Cavaliere, acroterio da Kamarina, VI sec. a.C. – Ph. Sailko | CCBY-SA3.0

di Redazione FdS

Era chiuso da ottobre 2013 per lavori di sistemazione ed ammodernamento, ma da questa settimana è nuovamente fruibile il Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa, uno dei più importanti dell’isola. Attualmente la struttura è visitabile soltanto in parte: sono fruibili dai visitatori i settori B e C, dedicati rispettivamente a Siracusa greca, alle subcolonie e ad altre città greche della Sicilia. A giugno il museo riaprirà totalmente e saranno nuovamente fruibili anche il settore A, dedicato alla Sicilia preistorica ed il settore D, dedicato a Siracusa ellenistica. In tale occasione saranno anche inaugurate delle nuova aree di esposizione tra cui quella dedicata alla collezione numismatica: la zecca siracusana, per il pregio delle sue produzioni, era una delle più importanti dell’antichità. Per tutta la settimana, in concomitanza con la settimana della cultura, il museo sarà accessibile gratuitamente (info: tel. 0931464022 – Sito web)

Ubicato all’interno del parco di villa Landolina – esteso fra le Catacombe di S. Giovanni e quelle di Vigna Cassia e ricco di testimonianze di interesse archeologico (ipogei cristiani, tratti di necropoli arcaica, elementi dell’abitato ellenistico di Siracusa) e storico (il cimitero degli acattolici con la tomba del poeta August von Platen) – in un edificio progettato dall’architetto F. Minissi, il Museo accoglie opere ordinate secondo un criterio topografico e cronologico e risalenti ad un periodo compreso tra la preistoria e l’età greca. Con il completamento degli allestimenti, l’esposizione comprenderà anche i materiali di età ellenistica e romana, prevalentemente dalla Sicilia orientale,  e cristiano-bizantini. Il primo nucleo del suo patrimonio si deve alla raccolta arcivescovile della fine del settecento, a cui si aggiunsero beni frutto di donazioni e materiali rinvenuti nel corso delle campagne di scavo nel territorio, volte al recupero degli antichi siti di Akrai, Tapsos, Megara Hyblaea, Pantalica e molti altri. Da segnalare il prestigioso Medagliere che illustra la straordinaria produzione monetaria delle colonie greche di Sicilia.

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