Percorsi archeologici subacquei: l’Università della Calabria lancia il progetto BlueMed Plus

Resti archeologici sommersi - Ph. © Pasquale Vassallo

Resti archeologici sommersi nel Tirreno –  Ph. © Pasquale Vassallo

Il modello sviluppato dai ricercatori Unical – e già testato in Calabria, Grecia e Croazia – sarà ora applicato anche in Puglia, Montenegro e Albania

di Redazione FdS

BlueMed PLUS – Capitalization by transferring to new Med territories the BlueMed multidisciplinary model for sustainable and responsible coastal tourism development: è il progetto coordinato dal professor Fabio Bruno del Dimeg (Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale) dell’Università della Calabria che vede la partecipazione di diversi partner europei: la Regione Puglia, la Regione della Tessaglia e la società Atlantis Consulting in Grecia, la municipalità di Valona in Albania e la municipalità di Budva in Montenegro. BlueMed PLUS mira a capitalizzare le esperienze, i risultati e gli output più rilevanti del precedente progetto BlueMed conclusosi nel 2020 e incentrato sulla valorizzazione del Patrimonio Culturale Subacqueo per lo sviluppo del turismo sostenibile nelle aree costiere e insulari del Mediterraneo. Attraverso BlueMed è stato possibile definire le buone pratiche per la realizzazione e la gestione dei percorsi archeologici.

Il modello sviluppato prevede l’utilizzo di nuovi metodi per la protezione in situ e nuove tecnologie per la fruizione e la valorizzazione fra cui la realtà aumentata per i sub, basata su un innovativo tablet subacqueo, e la realtà virtuale, che consente anche a chi non si immerge di apprezzare il patrimonio sommerso e apprendere la storia dei popoli del Mediterraneo in maniera accattivante e coinvolgente.

Ora si passa a una nuova fase operativa dopo i test del modello multidisciplinare BlueMed per la gestione e la valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale subacqueo già svolti presso l’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, presso la Regione della Tessaglia in Grecia e presso i siti sommersi di Cavtat in Croazia. In tali luoghi sono state sperimentate le tecnologie e le metodologie di interesse per il progetto. Con BlueMed PLUS queste competenze saranno ora trasferite in tre nuovi territori in Italia, Montenegro e Albania, focalizzando quindi l’attenzione sullo specchio di mare del basso Adriatico che custodisce un immenso patrimonio culturale subacqueo ancora poco conosciuto e valorizzato. Questo processo di trasferimento di competenze migliorerà la capacità dei partner di gestire siti subacquei di interesse storico/archeologico, anche attraverso la creazione di centri di conoscenza e sensibilizzazione (Knowledge Awareness Centres) nei loro territori, promuovendo così nuove destinazioni come risorse per lo sviluppo sostenibile del turismo costiero.

Al progetto, in qualità di partner associato, parteciperà anche la Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, ente recentemente istituito dal Ministero della Cultura Italiano per coordinare e attuare le attività di tutela, gestione e valorizzazione dei beni culturali subacquei presenti nelle acque territoriali Italiane, in accordo ai principi sanciti dalla Convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo, adottata a Parigi il 2 novembre 2001.

BlueMed PLUS rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’impegno dell’Università della Calabria sul tema della Blue Growth, ovvero dello sviluppo di soluzioni innovative per lo studio e la valorizzazione sostenibile delle risorse marine. In particolare, numerose ricerche e collaborazioni internazionali in questi anni sono state indirizzate alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo grazie ai risultati raggiunti da numerosi progetti nazionali ed europei già conclusi (quali ad esempio COMAS, VISAS, MATACOS, MOLUX, MAGNA, etc.) o tuttora in corso (TECTONIC, SCIENCEDIVER). A questi si aggiungono i progetti europei portati avanti dalle aziende spin-off dell’Unical e in particolare dalla 3D Research che ha partecipato ai progetti iMareCulture e Lab4Dive e sta attualmente lavorando sui progetti MAREBOX, MEDRYDIVE e DIVESAFE.

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