L’eremo della Madonna della Stella, a Pazzano: un arcaico e misterioso luogo di fede

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Calabria – In una suggestiva penombra la scalinata che conduce all’interno della grotta dell’Eremo di S. Maria della Stella, Pazzano (Reggio Calabria) – Ph. Filippo Parisi License | Photo gallery a fondo pagina

di Redazione FdS

«Accui nci cerca grazzia nci nda duna
cu avi u cori offisu nci lu sana
E io, Madonna mia nda ciercu una
nchianati ‘n paradisu st’arma sana…»

«A chi le chiede grazia la concede
a chi ha il cuore ferito glielo sana
E io, Madonna mia, ne chiedo una
portati in paradiso questa mia anima…»

(Versi tratti da un canto popolare calabrese)

Il primo documento a parlare di questo luogo affascinante è il codice greco 598 di Parigi, contenente le opere di Sant’Efrem diacono, e composto dal monaco Michele il Siriano (XII sec.). Ma il primo a mettere per iscritto la leggenda ad esso legata fu nel 1691 Padre Giovanni Fiore da Cropani nella sua “Calabria illustrata”. Vi si narra che quando nel 1562 una statua della Vergine si trovava fra il carico di una nave, questa si fermò improvvisamente lungo la costa calabrese di Monasterace e da essa partì un raggio di luce in direzione della grotta di Monte Stella. La statua fu dunque sbarcata dopodichè fu vista inerpicarsi sopra un vitello fino alla grotta, dalla quale incominciò improvvisamente a sgorgare acqua. L’acqua venne raccolta in due giare ma un inatteso prodigio fece si che queste non si colmassero mai. Fu così che all’acqua, come alla Madonna della grotta, furono attribuiti poteri taumaturgici.

Abbarbicato lungo le pendici dell’omonimo Monte, l’Eremo di S. Maria della Stella si trova in una profonda e suggestiva grotta dove in realtà già da secoli prima della data indicata dalla tradizione si venera Maria Santissima della Stella oggi raffigurata nella leggendaria statua in marmo del XVI sec.

Ci troviamo nel territorio del comune di Pazzano, un borgo di 605 abitanti in provincia di Reggio Calabria, il paese più piccolo della Vallata dello Stilaro che nel periodo borbonico fu il principale centro minerario di estrazione del ferro di tutto il Mezzogiorno. Di questo eremo si ricorda il nome dell’egumeno (titolo con cui si indica nella chiesa ortodossa la guida di un monastero, un ruolo simile a quello di abate) Cristobulo, vissuto nell’ XI secolo, il quale di fronte alle prime incursioni saracene fuggì a Patmos, in Grecia.

Con la fine dell’invasione saracena, Paolo, successore di Cristodulo, tornò nel vicino borgo di Stilo riportando molti manoscritti che costituirono parte della biblioteca dell’eremo di Santa Maria. Dal 1096, durante il periodo normanno, l’eremo di diventò un monastero minore, come si evince da un documento del Conte Ruggero I, che cedette al vescovo di Squillace, Giovanni Niceforo, l’Abbazia di S. Giovanni Theresti di Stilo, l’Abbazia di S. Leonte, la Chiesa di San Nicola e Santa Maria della Stella.

Nel 1522 il monastero diventò Santuario e vi fu collocata per la prima volta la statua della Madonna della Stella che vediamo oggi. Si pensò fosse di origine gaginesca, ma nuovi studi sembrerebbero attribuirla con certezza allo scultore siciliano Rinaldo Bonanno per la somiglianza con altre sue opere. Da eremo di chiesa bizantina diventa così col passare degli anni santuario della Chiesa cattolica, e le vecchie icone bizantine vengono abbandonate in favore della statua della Madonna della Stella e mai più recuperate, sebbene qualche traccia di affresco sia giunta fino ai giorni nostri.

Nel secolo XV il Santuario era diventato indipendente da quello di San Giovanni Theresti (a Bivongi) e i basiliani (Grancia dell’ordine di San Basilio) abbandonarono l’eremo nel 1670, anche se esso rimase all’ordine di San Basilio fino al 1946. Nel 1965 don Mario Squillace, parroco di Pazzano, dedicò a questo luogo un libro intitolato “L’eremo di S. Maria della Stella” (ediz. Grottaferrata 1965).

ACCESSO ALL’EREMO

Dopo una salita a piedi verso monte partendo da Pazzano, si accede alla grotta dell’eremo scendendo una lunga scalinata (62 scalini) scavata nella pietra. Nel santuario si trovano, oltre alla statua della Madonna, i dipinti con l’Immacolata Concezione, la Santissima Trinità, l’adorazione dei pastori. Di particolare interesse il frammento di un affresco di arte bizantina, raffigurante Santa Maria Egiziaca che riceve l’eucarestia dal monaco Zosimo. L’affresco si ritiene sia del X-XI secolo, per la particolare caratteristica delle ciocche disordinate della capigliatura della santa; il raffigurare poi una santa anziché un santo, fa pensare che vi sia stato per un certo periodo un eremitismo femminile. All’interno della grotta vi sono rappresentazioni della Trinità, di Cristo, dell’Arcangelo Michele e la pietà.

LA FESTA

Il 15 agosto di ogni anno si svolge un pellegrinaggio alla grotta santuario della Madonna della Stella. Si sale a piedi per una ripida strada di montagna che inizia il suo tragitto dalla “Fontana vecchia” del comune di Pazzano e porta quasi in cima nei pressi della grotta. La festa celebra l’Assunzione della Madonna che evidentemente rispecchia la Dormitio Virginis bizantina.

L'eremo della Madonna della Stella, a Pazzano

1. Calabria - In una suggestiva penombra la scalinata che conduce all'interno della grotta dell'Eremo di S. Maria della Stella, Pazzano (Reggio Calabria) - Ph. Filippo Parisi | CCBY2.0

L'eremo della Madonna della Stella, a Pazzano

2. Calabria - Scorcio panoramico del borgo di Pazzano (Reggio Calabria)

L'eremo della Madonna della Stella, a Pazzano

3. Piazza di Pazzano (Reggio Calabria) - Ph. Orazio Tassone | CCBY2.0

L'eremo della Madonna della Stella, a Pazzano

4. Scalinata che dal borgo di Pazzano (Reggio Calabria) conduce verso monte all'Eremo di S. Maria della Stella

L'eremo della Madonna della Stella, a Pazzano

5. Interno della grotta dell'Eremo di S. Maria della Stella, a Pazzano (Reggio Calabria) - Ph. Fiore Silvestro Barbato | CCBY-SA2.0

L'eremo della Madonna della Stella, a Pazzano

6. Statua della Madonna della Stella, eremo di S. maria della Stella, Pazzano (Reggio Calabria), XVI sec.

L'eremo della Madonna della Stella, a Pazzano

7. Resti di affresco bizantino nella grotta dell'Eremo di S. Maria della Stella, a Pazzano (Reggio Calabria) - Ph. Fiore Silvestro Barbato | CCBY2.0

L'eremo della Madonna della Stella, a Pazzano

8. Resti di affresco bizantino nella grotta dell'Eremo di S. Maria della Stella, a Pazzano (Reggio Calabria) - - Ph. <a href="http://www.flickr.com/photos/fiore_barbato/">Fiore Silvestro Barbato</a> - <a href="http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/">License</a>

Images credits: Ph. 1 by Filippo Parisi | CCBY2.0; Ph. 2 by wikipedia; Ph. 3 by Orazio Tassone | CCBY2.0; Ph. 4 by wikipedia; Ph. 5 by Fiore S. Barbato | CCBY-SA2.0; Ph. 6 by wikipedia; Ph. 7-8 by Fiore S. Barbato | CCBY-SA2.0;

Bibliografia:
Barillaro E., Calabria. Guida artistica e archeologica, 1972
Fiore G. da Cropani, Della Calabria illustrata Volume II, ed. del 1743
Don Squillace M., L’ eremo di S. Maria della Stella, 1965

IL LUOGO

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