Intrecci Contemporanei: nove mesi d’arte contemporanea al Museo del Presente di Rende

Intrecci Contemporanei (Rende, febbraio/ottobre 2020)

Intrecci Contemporanei (Rende, febbraio-ottobre 2020)

di Redazione FdS

A Rende (Cosenza), cittadina calabrese dal suggestivo centro storico che ormai da alcun anni sta puntando sugli asset della cultura e del turismo, fanno irruzione l’arte contemporanea e la videoarte grazie ad {Intrecci Contemporanei} una rassegna di circa nove mesi che vedrà avvicendarsi oltre cento artisti tra appuntamenti di mostre collettive, monografie e performance dal vivo. Fulcro dell’iniziativa il Museo del Presente, una realtà espositiva che nel 2019 ha fatto registrare oltre 20 mila presenze e che ha sede nella zona nuova della città in uno dei complessi architettonici più moderni del territorio, con otto sale espositive su una superficie di 2500 metri quadrati articolata su due piani; una struttura che, oltre a una collezione permanente, ospita mostre di arte contemporanea, fotografiche e incontri culturali come cineforum, spettacoli, convegni e presentazioni di libri.

Inaugurato già a gennaio con il progetto ormai collaudato di Geni Comuni protratto sino al ‪primo marzo con in mostra le opere dei vincitori dell’edizione 2019‬, il cartellone – ideato e curato da Roberto Sottile, critico d’arte e responsabile artistico del Museo – prevede Sud Contemporaneo in co-curatela con Melissa Acquesta e l’apertura della sezione permanente dei Futuristi Calabresi con opere e allestimenti inediti che vanno ad arricchire la già consistente collezione che vanta anche una app attraverso cui si potrà accedere a contenuti multimediali. Ad aprile troverà invece spazio la prima mostra di street art in Calabria con “Urban species” a cura della Bro 360 crew.  La videoarte partita con Giuseppe Lo Schiavo vedrà alternarsi Claudia Quintieri, Salvatore Cammilleri, Camillo Rizzo, Nicola Fornoni e Caterina Arena con i loro progetti che avranno nell’uomo con le sue contraddizioni, identità precarie e ricerca dell’io la loro essenza. Gli artisti Massimiliano Precisi, Marco Da Rold, Iacopo Pinelli, Alessandra Morosetti, Massimiliano Ferragina, Nicolò Canova, Fernando Cobelo e Francesco Speciale completeranno il cartellone ricco di eventi (QUI l’elenco completo degli artisti – QUI maggiori info sul programma).
 

Massimiliano Precisi

Massimiliano Precisi

“Siamo orgogliosi – ha dichiarato il Sindaco di Rende Marcello Manna di poter presentare in maniera organica un carnet di attività che, già dal logo, comunica quella leggerezza di cui parlava Italo Calvino, ma anche la fruibilità di eventi che interessano non solo l’area urbana, ma l’intera regione. Il Museo del Presente è luogo vivo di dibattito e progettazione, di scambi per tutto il sud d’Italia”. “Questo è uno spazio in cui il presente si mette in mostra – ha aggiunto l’Assessora alla Cultura Marta Petrusewicz – capace di mantenersi sempre tale, senza decretare quale momento di un’epoca, una visione smetta di essere presente divenendo passato. Vogliamo parlare di un presente che ancora non c’è , un immediato futuro capace di creare quella frizione, quel brivido che ci racconta l’arte”. 
 

Massimiliano Precisi

Massimiliano Precisi

“Questa rassegna – ha spiegato il curatore Roberto Sottilevuole essere una visione aperta agli intrecci contemporanei – da qui il titolo della kermesse – di diverse culture che si contaminano. Abbiamo chiesto agli artisti di realizzare proprio qui la loro arte, in questa struttura che diviene per la prima volta officina di ricerca per i nuovi linguaggi sperimentali”. Il critico – che da oltre dieci anni è tra le figure più impegnate sul fronte della promozione dell’arte in Calabria, oltre ad avere all’attivo diverse collaborazioni anche nel resto d’Italia – ha voluto per questa rassegna una programmazione che indagasse gli effetti della postmodernità coniugando la creatività del territorio e la valorizzazione delle energie artistiche, con esperienze che sono cresciute e hanno preso forma al di fuori dei confini regionali. Una programmazione pensata per connettere il Sud, la Calabria e Rende con artisti e luoghi, storie e identità che creano rete e sono capaci di smuovere le coscienze, contribuendo a far sì che ciascuno possa riscoprirsi come persona all’interno di una società che dall’arte e dalla cultura può attingere preziosi anticorpi.

Roberto Sottile

Roberto Sottile

“L’idea della rassegna – spiega Sottile – è nata in particolare dall’esigenza di superare un sistema dell’arte asfittico soprattutto nei confronti di una generazione di artisti che rappresenta quella vivacità e creatività che vive nelle nostre comunità, fregandosene di regole che risultano distanti dal valore dell’arte, che a mio avviso deve saper comunicare anche tematiche importanti, saper generare discussioni costruttive, scambi di idee, ma nello stesso tempo riuscire a garantire una reale crescita delle coscienze di una comunità. La rassegna è il risultato di queste considerazioni, una programmazione che parte dal territorio, che guarda alle capacità del territorio ma vuole riaffermare il valore dell’universalità del linguaggio dell’arte che supera barriere e confini.”

Circa i criteri che hanno portato alla selezione degli artisti coinvolti, Sottile sottolinea che “la sperimentazione, la capacità di pensare il Museo del Presente come uno spazio non solo da riempire ma dal quale far nascere far crescere un messaggio” ha guidato la costruzione della programmazione 2020, “una programmazione con vocazione al territorio e alla ricerca di idee capaci di raccontare e generare una discussione artistica”. E a proposito di territorio, gli appuntamenti che hanno una prevalenza nel racconto del territorio calabrese e in genere meridionale sono il progetto Sud Contemporaneo, “nel quale – aggiunge il critico – il ‘mood Sud’ viene esplorato attraverso la presenza di circa trenta artisti selezionati e provenienti e che operano nel Mezzogiorno d’Italia.”
 

Bro' 360 Crew

Brò 360 Crew

Sull’importante novità di quest’anno, Urban Spaces, cioè la prima mostra di street art in Calabria – che coinvolge gli artisti Brò 360 Crew, Amaele Serino, Mario Verta, Carmelo Gervasi e Giuseppe Maria Gaudio – Sottile spiega che essa “avrà un sapore ‘antologico’ con alcune opere realizzate in interventi direttamente in strada, su supporti mobili che verranno esposte al museo, e altre opere realizzate per la mostra tutte con l’utilizzo della bomboletta spray.” Con gli animali a fare da filo conduttore delle opere, questa mostra avrà tra i suoi obiettivi “quello di sdoganare alcuni preconcetti legati all’arte di strada che, seppur nata con altri presupposti, la si è voluta portare all’interno di un museo che per sua vocazione non è statico ma dinamico e parla di contemporaneità”. 
 

Brò 360 Crew

Brò 360 Crew

Altra novità di questa edizione, l’arrivo per la prima volta al Sud e in Calabria degli artisti Massimiliano Precisi, Marco Da Rold, Nicolò Canova, Fernando Cobelo, che – dice Sottile – “come tutti gli altri artisti che hanno accettato il mio invito, hanno deciso di mettersi in gioco, di scommettere prima di ogni altra cosa su sé stessi, e con la loro ricerca rappresentano quel ponte di collegamento che dalla Calabria e per la Calabria sancisce in maniera ancora più forte l’universalità dell’arte. Di Massimiliano Precisi ci dice che “sarà protagonista con la sua pittura vivace, molto forte e nello stesso tempo riflessiva”, mentre Marco Da Rold “con la sua attenzione alla memoria e al tempo che passa, segnando questo legame indissolubile tra passato e presente”. Canova e Cobelo presenteranno “lavori che spaziano dall’illustrazione alla pittura, al graphic e visual design”.

Altri protagonisti saranno gli artisti Francesco Speciale, Massimiliano Ferragina, Iacopo Pinelli e Alessandra Morosetti: Speciale – spiega il critico – “continua ad invadere con il suo pensiero la sua ricerca che mescola attenzione verso il rapporto alchimia-magia-arte contemporanea. Lo fa con molta attenzione e con uno studio scrupoloso. Il suo nuovo progetto continua sulla tradizione della sua “poetica” e nello stesso tempo è pronto a sorprendere”. Quella di Pinelli e Morosetti “sarà una mostra a due, dove la loro produzione si incontra, forse si scontra, ma dialoga ponendo l’attenzione alla nostra società, al tempo che consumiamo e alla capacità che ha l’arte contemporanea di lanciare messaggi importanti che diventano dei veri e propri moniti, gridi d’allarme”. Nella ricerca di Ferragina “il colore si mescola con la capacità dell’immagine di generare momenti di spiritualità e di dibattito. Una ricerca forte che fonde la pittura ma anche la fotografia. L’artista ha recepito appieno l’esigenza e la richiesta di sperimentare, senza cadere nella banalità. Ma sperimentare per riuscire a dire qualcosa di importante”.

La video arte sarà infine presente con opere di Giuseppe Lo Schiavo, Claudia Quintieri, Salvatore Cammilleri, Camillo Rizzo, Nicola Fornoni e Caterina Arena. Sei artisti con alle spalle un percorso complesso e molto articolato, che al centro delle loro ricerche di videoarte pongono l’uomo con la sua esigenza di comunicare e la sua molteplice diversità: “sarà un viaggio molto intimo – conclude Sottile – raccontato attraverso lavori in cui a farla da padrona sono i linguaggi contemporanei della danza, della musica, del cinema, del teatro, le suggestioni più intime legate all’immagine e alla forza della comunicazione espressiva, e momenti di forte riflessione concettuale”.

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