Inaugurato a Cosenza il più grande parco giochi inclusivo del Sud Italia

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Calabria - Cittadini di Cosenza all'inaugurazione del "Parco Piero Romeo-giochi senza barriere"

Calabria – Cittadini di Cosenza all’inaugurazione del “Parco Piero Romeo – giochi senza barriere”

di Deborah De Rose*

Il Parco giochi "Piero Romeo" nella fase di allestimento, Cosenza

Il Parco giochi “Piero Romeo” nella fase di allestimento, Cosenza

Una grande amicizia, un sogno coraggioso, e, una sfida, per troppi utopica e irrealizzabile: così inizia la storia del Parco Piero Romeo-giochi senza barriere. A Cosenza, in via Misasi, sorge il più grande parco giochi inclusivo del Sud Italia. L’area giochi di 1300 mq completamente privi di barriere architettoniche e dotati di giochi accessibili e fruibili da parte di tutti i bambini è stata consegnata alla cittadinanza ufficialmente il 15 Luglio, in cui tra abbracci, commozione, musica e speranze (guarda il video) sono stati accolti sorrisi e si è dato il benvenuto alle abilità più disparate, come girare alla giostra, dondolare, giocare con la terra, percepire lo spazio. Un luogo dove stare insieme è una conquista collettiva. La città di Cosenza si è dunque risvegliata arricchita, ed immaginarla senza il Parco Piero Romeo è ormai impensabile, è come se ci fosse sempre stato: il Parco Piero Romeo è colorato e allegro e racconta di “possibilità”, è il frutto di un’iniziata di cittadinanza attiva, ovvero, di singoli cittadini che hanno deciso di impegnarsi per migliorare un pezzo di città per tutti.

Bambini nel Parco "Piero Romeo", Cosenza

Bambini nel Parco “Piero Romeo”, Cosenza

Il progetto nasce dall’intuizione di Sergio Crocco, cuore grande e spirito irriverente, che ha avuto la capacità di accompagnare nella propria visione sempre più persone, proteggere quello che oggi è diventato un progetto d’innovazione sociale capace di inorgoglire e commuovere non solo i sostenitori dell’associazione “La Terra di Piero”, promotrice del progetto, ma tantissimi cuori. Il Parco Piero Romeo è infatti un progetto partecipato, la sua realizzazione è stata possibile grazie al coinvolgimento di tanti cittadini che hanno creduto e lavorato sodo per conciliare diversi bisogni e esigenze emerse sia nella fase di progettazione che in quella di realizzazione. Il Comune di Cosenza ha co-finanziato il progetto con 160.000 euro e l’associazione “Terra di Piero” è riuscita a contribuire con la medesima cifra grazie alle donazioni di cittadini e imprese, e all’intuito di portare in scena due commedie “Conzativicci” e “Foraffascinu”, scritte da Sergio Crocco che in soli due anni hanno allietato oltre cinquantamila spettatori.

L’ abilità che accomuna tutti è sorridere, e il Parco Piero Romeo è sorrisi, gonfi di divertimento, di lacrime, di riscatto, di speranza, di libertà. Un luogo di interazione accessibile e frequentabile da tutti i bambini, un luogo simbolo di un cammino fatto di condivisione, inclusione e partecipazione dove le diverse abilità diventano opportunità di socializzazione.

A essere migliorato non è solo un pezzo di città, ma l’umanità di tanti che insieme hanno fatto rete colmando un vuoto assordante; infatti, il Parco Piero Romeo è un dono immenso anche per gli adulti, una risposta concreta alle mamme e alle famiglie, che per troppo tempo, hanno dovuto rassegnarsi alla mancanza d’opportunità e alternative e alla tristezza di non potere vedere riconosciuto ai propri figli un diritto, quello al gioco, sancito anche dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

Il Parco Piero Romeo è un progetto simbolo, di riscatto e abbattimento di tanti pregiudizi, capace di rappresentare un cambiamento, un’accelerazione umana, perché è questo che accade quando si fornisce la possibilità di poter scegliere e nessun bambino dovrebbe essere costretto a scegliere di non giocare. Il gioco non ha limiti: giocare è uguaglianza, speranza, tolleranza. Giocare per un bambino significa vivere e crescere.

L’ innovazione per definirsi “sociale” deve generare una pratica diffusa, un cambiamento, un miglioramento sociale e il Parco Piero Romeo ha creato nuove relazioni e collaborazioni, soddisfacendo un bisogno sociale ignorato e migliorando un pezzetto di società. L’ impatto sociale che il Parco Piero Romeo apporta alla città di Cosenza è incalcolabile, quantizzarne il beneficio è impossibile, ma, il potenziale è percepibile nel valore umano e simbolico creato sino a oggi e che continuerà a crearsi.

Nasceranno tante e nuove amicizie al Parco, e ogni volta che accadrà si racconterà di Piero Romeo, un giovane e buono cosentino che con la sua vita ha fatto un dono immenso, ispirando tanti nel proteggere i nobili sentimenti di fratellanza, solidarietà e amicizia di cui era promotore. Piero era il leader indiscusso degli ultrà del Cosenza, amico fraterno di molti ma soprattutto compagno degli ultimi e degli emarginati, al punto da collaborare all’attivazione in città della prima “Mensa dei Poveri”. Scomparve nel 2011 lasciando un vuoto incolmabile in tutta la comunità sportiva e in quella legata ad opere di solidarietà del territorio, nelle quali e con le quali, Piero, si era distinto per centinaia di iniziative. In altre parole, un uomo comune con l’anima preziosa di pochi. A raccoglierne il testimone Sergio Crocco, anch’egli ultrà, legato a Piero da profonda amicizia e pronto, a pochi giorni dalla sua scomparsa, a intraprendere un’iniziativa volta a continuare l’opera dell’amico scomparso. Nacque così La Terra di Piero, associazione benefica con lo scopo di promuovere la costruzione di pozzi, asili, scuole, laboratori e di quanto di più utile serve per alleviare le sofferenze dei fratelli africani, ma fortemente attenta anche alle locali problematiche sociali.

Viva Piero Romeo, Viva la Terra di Piero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

*Deborah De Rose, avvocato, cultural project manager, creativa, visionaria irriverente, calabrese, è founder e community manager di Interazioni Creative un progetto di innovazione sociale che partendo dalla condivisione di saper fare e competenze mira a favorire un virtuosismo culturale capace di innescare opportunità, incoraggiare processi di cambiamento, valorizzare risorse e talenti latenti per saper essere e divenire insieme.
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