Il vino nelle Terre di Cosenza. La rinascita di un territorio raccontata nel volume di Gagliardi e Convertini

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Venerdì 22 novembre, alle ore 17,00, nella Sala ‘Nova’ dell’Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza, Palazzo di Piazza XV marzo, sarà presentato il libro “Il vino nelle terre di Cosenza. La rinascita di un territorio” di Gennaro Convertini e Giovanni Gagliardi, con fotografie di Sai Stéphane Aït Ouarab. Con la giornalista Mariuccia de Vincenti discuteranno del pregevole volume, uscito di recente per i tipi della Rubbettino, gli autori, l’editore Florindo Rubbettino, il presidente del Consorzio Vini Calabria Citra Demetrio Stancati, il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio. Seguirà la presentazione la degustazione di una selezione di vini della nuova dop “Terre di Cosenza”.

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L’Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza

Il vino nelle terre di Cosenza – La rinascita di un territorio (ed. Rubbettino)

Il vino nelle terre di Cosenza_Copertina.jpg Il volume nasce per restituire ai viticoltori cosentini la consapevolezza del proprio ruolo rispetto alla storia. Consapevolezza che deve partire dalla missione di preservare il patrimonio culturale e colturale tramandato dalle generazioni precedenti, per poi maturare in un percorso che possa dare a questo tesoro una continuità temporale e aprire orizzonti nello scenario globale.

Coltivare il magliocco dolce, il greco nero, il greco bianco, la malvasia, il mantonico, il pecorello, nelle vigne di Donnici, del Savuto, del Pollino, di Verbicaro e dell’intera provincia di Cosenza non è mai stata una variabile legata a ciò che il mercato richiedeva in un dato momento storico, ma piuttosto è stata la risultante tra le verifiche condotte, tramite l’esperienza e saperi ereditati, sulla perfetta interazione di quei vitigni specifici con questi territori e la capacità di trasformarli.

Il binomio magliocco dolce* – Cosenza ha dato vita, nei secoli, al “nostro vino”, l’espressione di un areale diverso, originale, tipico, autentico, appunto, “nostro”. Difendere, preservare, tramandare il “nostro” vino è un dovere rispetto alle generazioni che verranno e diventa, fatalmente, il valore aggiunto da proporre al mercato odierno e a quello di domani. Oggi si presenta con interpretazioni più moderne, adeguate ai tempi, e con la stessa sostanza e la medesima tempra dei secoli passati.

Terre di Cosenza, con le sue sottozone, e Savuto classico, sono le denominazioni di origine protetta che sintetizzano il senso della “viticultura” cosentina, strumenti a difesa di un mondo che ha ancora tanta strada da percorrere e scenari naturali, umani e del gusto inespressi, tutti da rivelare.

* arvino, lacrima, guarnaccia nera

Gli Autori

GENNARO CONVERTINI

si occupa da oltre 20 anni di agricoltura e specificatamente di vitivinicoltura. Tecnico e divulgatore agricolo presso l’Agenzia per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura (ARSSA), è stato responsabile di importanti progetti relativi alla viticoltura calabrese e cosentina in particolare. È Tecnico relatore della Dop Terre di Cosenza e Presidente Regionale dell’Associazione Italiana Sommelier. Vive nel Savuto.

GIOVANNI GAGLIARDI

Emigrato ritornato, dopo diversi anni a Firenze per studio (ha frequentato anche il Master in Management delle Imprese Vitivinicole) e lavoro, è tornato a vivere in Calabria. Ha collaborato con enti, consorzi di tutela, guide di settore ed è il fondatore di Vinocalabrese.it, il portale dedicato alla vitivinicoltura della Calabria. Vive a Saracena.

SAI STÉPHANE AÏT OUARAB

Fotografo parigino che dopo più di 15 anni nel settore pubblicitario ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla sua grande passione: la fotografia. Vive e lavora tra l’Italia e la Francia e si occupa di fotografia d’arte e di moda, cinema e sport.

IL LUOGO

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