Il Kuwait pronto a investire su Pompei. Lo sceicco Ali Khaled Al Sabah chiede di incontrare autorità italiane

pompeii -Ali Khaled Al-Sabah

Campania – Uno scorcio del parco archeologico di Pompei (Napoli). Nel riquadro in alto a sin. lo sceicco kuwaitiano Ali Khaled Al-Sabah – Edited from photo by Sthéfane Gallay | CCBY2.0

di Kasia Burney Gargiulo

A novembre scorso durante il summit arabo-africano 2013, davanti a una platea di 34 capi di Stato, 7 vice presidenti e 3 capi di governo, per un totale di 71 fra paesi e organizzazioni, aveva fatto parlare di sè per aver annunciato la messa a disposizione da parte del Kuwait di un miliardo di dollari per lo sviluppo dei paesi arabo-africani, iniziativa che avrebbe coinvolto anche i paesi del Nord Mediterraneo come l’Italia: “Stiamo investendo in quest’area – aveva precisato lo sceicco Ali Khaled Al Sabah, ambasciatore del Kuwait in Italiama non dobbiamo dimenticare che il suo sviluppo interessa anche i paesi del nord Mediterraneo, come l’Italia. Gli imprenditori italiani non potranno che beneficiar di questa iniziativa, proprio perché in molti progetti che riguardano infrastrutture, agricoltura o il settore idrico, molti di loro sono già partner importanti di alcuni paesi arabo-africani. Aiutare questi paesi, allora, significa coinvolgere indirettamente i loro partner, che già da tempo nel sud Mediterraneo trovano una grande risorsa”. E’ di poche ore fa la notizia che il Kuwait sarebbe pronto ad investire nel Parco Archeologico di Pompei, secondo il modello di sponsorizzazione applicato da Diego Della Valle – patron della Tod’s – che, com’è noto, ha investito 25 milioni di euro nel restauro del Colosseo a Roma. Ali Khaled Al Sabah ha ora chiesto di voler incontrare le autorità italiane con cui concertare tale intervento, presumibilmente imponente (al momento non sono state rese note cifre): ”Desidero incontrare il premier Renzi, il ministro Franceschini e il sindaco di Pompei”.

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