Il degrado dello Stand Florio, gioiello Liberty di Palermo. Indagini giudiziarie in corso

Stand Florio - Legambiente Sicilia

Sicilia – Stand Florio, 1905 – Ph. Legambiente Sicilia

A marzo 2013 Legambiente Sicilia – dopo un raid di volontari che erano riusciti a portar via due quintali di rifiuti di ogni genere dallo Stand Florio, edificio liberty progettato dal celebre architetto Ernesto Basile nel 1905 per l’omonima illustre famiglia di industriali e costruito lungo il litorale palermitano – ne aveva chiesto l’affidamento in modo da poter restituire ai cittadini questa struttura, riportandola a nuova vita e dignità. Anche diversi privati, media locali e altre associazioni da anni hanno costantemente denunciato il degrado in cui versa questo piccolo gioiello architettonico, per cui a ottobre del 2012 l’edificio era stato sequestrato ad opera del nucleo tutela patrimonio artistico della Polizia Municipale su provvedimento del Giudice per le indagini preliminari Marina Petruzzella.

Dopo un anno di indagini, alla richiesta di archiviazione giunta da parte della Procura, il gip Petruzzella ha invece risposto con un’ordinanza in cui chiede che vengano individuati i rappresentanti dei tre enti (ossia l’ultimo responsabile dell’Agenzia del Demanio, i dirigenti dell’ufficio comunale competente e i dirigenti della Sovrintendenza regionale ai Beni culturali ) chiamati a rispondere di due ipotesi di reato: danneggiamento del patrimonio artistico e mancati lavori di manutenzione. La responsabilità viene invocata trattandosi, rispettivamente, dell’ente proprietario, di quello affidatario (fino al 2010)  e dell’organo di vigilanza che sembrerebbero aver peccato di gravi omissioni rispetto alla dovuta tutela dell’immobile. Pare che ora siano subentrati anche pericoli di crollo e questa circostanza finisce col chiamare in causa anche l’attuale amministrazione Orlando col rischio dell’apertura di altre indagini per omissione di atti d’ufficio nel caso in cui non si provveda rapidamente ad intervenire sull’immobile. La Procura intanto si è vista assegnare dal giudice tre mesi di tempo per svolgere le indagini e identificare i responsabili dei tre enti citati nell’ordinanza.

Questa iniziativa giudiziaria potrebbe essere il punto di partenza di un percorso in grado di portare alla realizzazione dell’auspicio di Legambiente Sicilia che è quello di “restituire la struttura ai cittadini, di renderla fruibile a tutti”, in modo che “dallo Stand Florio possa partire la rinascita della costa e della città oltre il fiume Oreto”.

In questo video girato nel 2011 e proiettato al Cinema Golden di Palermo il 22 maggio dello stesso anno in occasione del Forum del Movimento Impresa Palermo, si può notare la situazione di degrado dell’immobile diversi mesi prima dell’intervento di Legambiente sopra citato; ve lo segnaliamo lo stesso se non altro per mettere in evidenza come troppo spesso viene trattato il nostro patrimonio culturale da parte di chi dovrebbe invece garantirne la tutela.

Qualche notizia storica sullo Stand Florio: l’edificio fu costruito dalla famiglia Florio su progetto di Ernesto Basile nel 1905 sul litorale meridionale di Palermo, in via Messina Marina n. 40. Lo stile è profondamente contrassegnato dalla cultura islamica, oltre ad essere una delle prime strutture siciliane di età moderna costruite utilizzando il ferro. Al centro presenta una cupola rossa con pinnacolo. L’edificio che vediamo oggi è quanto fu realizzato di un più complesso progetto originale che comprendeva anche un ampio Kursaal sul mare. Lo Stand venne utilizzato a lungo per gare di tiro al piccione, sport acquatici e varie attività di diporto da parte della nobiltà palermitana. Successivamente, durante la guerra, venne utilizzato come magazzino per le truppe e alla fine venne acquisito dal vicino Ospedale Buccheri La Ferla per farne un solarium. Il resto è storia di ordinario abbandono e degrado.

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