Un rimedio naturale contro le colichette dei neonati: i Grani di Paradiso

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Semi di Aframomum melegueta o Grani del Paradiso

Semi di Aframomum melegueta o Grani del Paradiso

di Valerio Giancaspro*

Antica tavola botanica raffigurante la pianta dei Grani del Paradiso

Antica tavola botanica raffigurante la pianta dei Grani del Paradiso

Quando le colichette tipiche dei neonati sono da attribuirsi alla non completa evacuazione del meconio o comunque alla presenza di aria nell’intestino si può ricorrere all’uso di vari sistemi naturali. Ne segnalo uno particolarmente interessante utilizzato oltre che in Africa anche in alcune isole caraibiche. Il rimedio consiste nel bollire una manciata di Grani del Paradiso per una decina di minuti. Si fa poi raffreddare l’acqua, mantenendo i grani all’interno, la si filtra e la si fa bere in piccole quantità al bambino tramite biberon. L’assunzione di questa infusione è particolarmente efficace nel caso di difficoltà nell’espulsione delle prime feci del neonato, dette anche meconio. Si tratta di feci di un colore molto scuro e di consistenza collosa e causano aria nell’intestino provocando dolori intestinali ai neonati.

Cosa sono i Grani del Paradiso?

Detto anche Pepe di Meleguetta o Bacche di cardamomo, i Grani del Paradiso sono una spezia che deriva da una pianta chiamata Aframomum Melegueta originaria dell’Africa occidentale, appartenente alla famiglia delle zingiberacee (a cui appartiene, per capirci, lo zenzero/ginger). I fiori sono simili alle orchidee, ed hanno colore rosa o giallo ed i frutti contengono semi marroncini.

Storicamente importata in Europa, arrivava in Sicilia dopo aver attraversato il Sahara e da lì si diffondeva nel resto dell’Italia e dell’Europa. Definita da Plinio “Pepe africano” veniva usata come sostituto del pepe nero tra in XIV e XV secolo, divenendo molto popolare in Inghilterra nel XXVII secolo. Successivamente, nel mondo occidentale, la spezia è caduta in disuso ed il suo utilizzo limitato a speziare birra e carne. L’odore dell’infuso è tra lo zenzero e la cannella, ma meno forte. Non ho ancora provato a mangiare le bacche.

Effetti curativi

Storicamente è utilizzata dalle popolazioni dell’Africa occidentale per le sue proprietà digestive, di riduzione dei gas intestinali e diuretiche. Stimolante dell’appetito, qualcuno le attribuisce anche proprietà afrodisiache. Le bacche sono anche menzionate dallo studioso inglese di botanica John Gerard (1545-1612) nel suo famoso Herball. Le popolazioni caraibiche ne utilizzano in particolare l’infuso per calmare le colichette dei bambini.

Le bacche non sono molto costose e possono essere acquistate in erboristeria (anche se difficili da trovare) o online. Quelle che ho utilizzato provengono da Valencia in Spagna. Come per qualunque altra cosa, fate attenzione ai possibili effetti allergici.

*Valerio Giancaspro, pugliese di Molfetta (Bari), dopo la laurea in Architettura presso il Politecnico di Bari, la partecipazione ad un progetto di ricerca del Politecnico Federale di Zurigo e un Master in Business Administration presso The Open University di Milton Keynes (Inghilterra), ha iniziato un percorso professionale che lo vede oggi impegnato come Development Manager per l’inglese McArthurGlen Group. Grande viaggiatore in Europa e nel resto del mondo per lavoro e per passione, non ha mai interrotto il suo rapporto con la terra d’origine dove torna con piacere non appena i suoi molteplici impegni gli lasciano del tempo libero. Estimatore del patrimonio culturale, ambientale ed enogastronomico del Sud Italia, ha condiviso con gli altri membri della Redazione di Famedisud l’idea di un progetto editoriale che potesse promuovere la più ampia conoscenza di uno straordinario contesto territoriale non di rado ‘invisibile’ ai più, talvolta persino agli stessi meridionali. I suoi interventi sul magazine vogliono a volte essere degli sguardi ironici e divertiti fuori dal Sud su temi che riguardano tutti.
aliamedia
 

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