Museo di Reggio Calabria: dopo un restauro torna a risplendere la bronzea Testa di Basilea

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 Testa virile c.d. "di Basilea", bronzo, V sec. a.C., Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria - Ph. Giuseppe Mantella

Testa virile c.d. “di Basilea”, bronzo, V sec. a.C., Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria – Ph. Giuseppe Mantella

di Redazione FdS

Era il 1969 quando a Porticello, nell’area settentrionale dello Stretto di Messina, a poca distanza da Villa San Giovanni (Reggio Calabria), venne individuato un relitto navale giacente a 35 metri di profondità. Durante il recupero di ciò che restava del suo carico commerciale di anfore per derrate alimentari e di manufatti in bronzo, vennero ritrovate due teste virili, frammenti di altrettante statue. Una di esse (l’altra è lo splendido Filosofo di Porticello) sarebbe diventata nota come “Testa di Basilea” perché venduta poco dopo all’Antikenmuseum della città elvetica. Nel 1993 il bronzo venne però restituito al governo italiano in quanto risultato oggetto di un trafugamento illegale avvenuto subito dopo la scoperta del relitto, destino che accomunò la maggior parte dei reperti recuperati. La testa, cinta da una sottile benda (forse base di una corona di foglie d’oro), rappresenta una figura maschile matura, barbata, dalle labbra carnose. Lo studio del reperto compiuto dall’Istituto Centrale del Restauro permise di stabilire che apparteneva ad una statua di dimensioni leggermente superiori al vero, realizzata con la tecnica della fusione a cera persa e successivamente ridotta in frammenti destinati ad una nuova fusione.

Testa virile c.d. "di Basilea", bronzo, metà del V sec. a.C., Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria - Ph. Giuseppe Mantella

Testa virile c.d. “di Basilea”, bronzo, metà del V sec. a.C., Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria – Ph. Giuseppe Mantella

I lineamenti idealizzati, attribuibili ad un dio, un eroe, un atleta o a una figura regale, e i tratti stilistici presumibilmente riconducibili all’influsso di correnti artistiche attiche o peloponnesiache, l’hanno fatta datare intorno alla metà del V sec. a.C. (stile tardo-severo). Circa il luogo di realizzazione, non si esclude che possa provenire da qualche bottega magno-greca. Staccata, secondo gli studiosi, a colpi di martello dal resto della statua, la testa presenta diverse alterazioni fra cui l’assenza degli occhi (probabilmente in pasta vitrea), andati purtroppo perduti, una frattura alla radice del naso ed una generale erosione della patina del bronzo causata da una pulitura maldestra eseguita con sostanze chimiche molto aggressive dopo il trafugamento; eppure il suo fascino è tale da averle fatto assegnare un posto di primo piano, a poca distanza dai celebri Bronzi di Riace, all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dove è tornata ad essere esposta al termine di un attento restauro eseguito da Giuseppe Mantella, esperto impegnato da anni nel recupero di varie opere del patrimonio artistico calabrese e nazionale. “Questo nuovo intervento – ha detto Mantella – fa seguito ad un altro compiuto in passato dall’Istituto Centrale del Restauro che però, pur facendo un lavoro straordinario, era arrivato solo fino a un certo punto nel restauro dell’opera. Adesso l’impiego di nuove tecnologie, fra cui il laser, ha permesso di rimuovere incrostazioni ancora presenti sulla superficie e di dare nuova vita a quelle ciocche ondulate di barba e di capelli i cui dettagli risultavano penalizzati dalle incrostazioni medesime. Sono state così messe in luce estese zone di modellato originale non evidenziato in precedenza”.

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Testa di Basilea, Museo di Reggio Calabria

Testa di Basilea, metà V sec. a.C., Museo Archeologico Nazionale, Reggio Calabria

Testa di Basilea, Museo di Reggio Calabria

Testa di Basilea, metà V sec. a.C., Museo Archeologico Nazionale, Reggio Calabria

Testa di Basilea, Museo di Reggio Calabria

Testa di Basilea. A sin. il restauratore Giuseppe Mantella

Testa di Basilea, Museo di Reggio Calabria

Il restauratore Giuseppe Mantella al lavoro sulla Testa di Basilea

Testa di Basilea, Museo di Reggio Calabria

Testa di Basilea, metà V sec. a.C., Museo Archeologico Nazionale, Reggio Calabria

Testa di Basilea, Museo di Reggio Calabria

Testa di Basilea, metà V sec. a.C., Museo Archeologico Nazionale, Reggio Calabria

Immagini: courtesy Giuseppe Mantella
 

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