Michele Affidato: grande orafo di Calabria, autore di tre premi per il 64° Festival di Sanremo

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L’orafo calabrese Michele Affidato (a sin.) consegna il Premio “Numeri 1 Città di Sanremo” al conduttore televisivo Pippo Baudo. A destra, il vicesindaco di Sanremo Claudia Lolli.

di Redazione FdS

“Ringrazio il Maestro Affidato. Se lo merita perché l’autore di questa opera è lui e se io vivrò un ricordo piacevole di questa ennesima gita a Sanremo lo dovrò a lui”. Con queste parole il noto conduttore televisivo Pippo Baudo ha accolto il Premio “Numeri 1 Città di Sanremo”, ricevuto lunedì 17 febbraio nella città dei fiori, alla vigilia dell’inizio della 64esima edizione del Festival della Canzone Italiana. Il premio, commissionato a Michele Affidato dal Patron Ilio Masprone destinato a quei personaggi ed interpreti che hanno contribuito a rendere famoso il festival nel mondo è stato consegnato a Baudo dal vicesindaco di Sanremo Claudia Lolli e dallo stesso Affidato, cui sono andati i complimenti e la stima dello storico e popolare presentatore.

L’opera ideata e realizzata da Affidato per il “Premio Numeri 1 Città di Sanremo” raffigura una palma affiancata dal numero uno nel quale sono stati inseriti un fiore in argento ed un topazio azzurro che simboleggiano i fiori ed il mare della città di Sanremo. Il maestro orafo calabrese ha inoltre realizzato i premi per l’evento “Dietro le Quinte” anche questi consegnati nella serata di lunedì 17 febbraio a personaggi del mondo della musica italiana: l’autore Franco Migliacci, lo storico vicedirettore di “Sorrisi e Canzoni” Rosanna Mani, il maestro e arrangiatore Fio Zanotti ed il manager di cantanti Pasquale Mammaro. Alla serata erano presenti, tra i tanti ospiti, Antonio Caprarica, Vittorio Sgarbi, Alba Parietti, Dario Salvatori, il segretario generale del premio e direttore di Rai Basilicata Fausto Taverniti, Marino Bartoletti e tanti altri personaggi della musica. Una serata ricca di ospiti che è continuata con la cena di gala curata dal famoso chef calabrese Luigi Ferraro che gestisce tre dei ristoranti più importanti di Mosca, “Ristorante Cafe Calvados”.

È dunque entrata pienamente nel vivo la frenetica settimana del Festival di Sanremo che culminerà sabato sera con la proclamazione del vincitore di questa 64esima edizione. Gli impegni sanremesi non sono finiti per Michele Affidato che ormai da diversi anni è l’autore dei premi dei più importanti e prestigiosi eventi ufficiali e collaterali del festival. Sua è, infatti, anche l’opera con cui sabato sera “Casa Sanremo”, il salotto del Festival, premierà il vincitore subito dopo la proclamazione. Michele Affidato oltre alla creazione di opere in oro, argento e vari metalli preziosi rivolte ad un pubblico eterogeneo di estimatori o destinate a manifestazioni nazionali ed internazionali, è specializzato anche nella creazione e nel restauro di opere di Arte Sacra.

Il maestro è nato a Crotone, dove attualmente vive ed opera. Ha iniziato da adolescente ad avvicinarsi al mondo dell’arte orafa e, a tredici anni appena, pur frequentando il Seminario di Crotone è già a bottega, pronto ad imparare tutti i segreti di un’arte antica come l’uomo; un processo creativo capace di dare vita ad oggetti sempre unici. Dopo aver appreso la conoscenza e le tecniche di lavorazione, nel 1987 ha avviato la sua bottega di arte orafa. Sono nate così cosi le prime collezioni  firmate con il suo nome: gioielli in cui l’antica tradizione Bizantina e Magno-Greca si mescola a linee più moderne.

In poco tempo si è fatto conoscere e apprezzare per le sue capacità artistiche. Da sempre crea premi per manifestazioni nazionali e internazionali, partecipa a mostre e sfilate di moda, e realizza gioielli per personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport. Nel corso della sua esperienza artistica, affascinato e appassionato dell’arte sacra, si è dedicato al suo studio, realizzando varie opere e immagini sacre per chiese ed autorità religiose. Diverse sue creazioni sono state presentate e benedette in Vaticano: ha infatti incontrato ben sei volte Papa Giovanni Paolo II°, nove volte Papa Benedetto XVI° e cinque volte Papa Francesco. Nella sua bottega si studiano forme e idee, passando attraverso una lavorazione rigorosamente artigianale del prezioso metallo, un processo creativo che coniuga storia e attualità e che spazia dai gioielli d’uso comune all’arte sacra. Affidato applica alle sue creazioni sempre la stessa eleganza e personalità, in un costante connubio tra antico e moderno, tra vecchio artigianato e nuovi interpretazioni, combinazione in cui risiede il segreto del suo successo.

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