Le scuole italiane adottano un monumento: IVa edizione dell’iniziativa di Fondazione Napoli Novantanove

Monumet's Boys&Girls - 9 Maggio 2019

Monumet’s Boys&Girls – 9 Maggio 2019

di Redazione FdS

Dopo il successo delle scorse edizioni, la Fondazione Napoli Novantanove, presieduta da Mirella Stampa Barracco,  ripropone anche per il 2019, nella giornata del 9 maggio – ritenuta convenzionalmente l’atto di nascita dell’Europa comunitaria,  in ricordo della dichiarazione del 9 maggio 1950 del Ministro degli esteri francese Robert Schuman – l’iniziativa della Giornata A.M.A. (Atlante dei Monumenti Adottati), cui partecipano i ragazzi di 1.300 scuole di 450 comuni italiani, nel corso della quale non si tratterà solo di aprire i monumenti adottati da queste scuole o di fare da guida ai visitatori, ma soprattutto di illustrarli, tramite i lavori realizzati dalle scuole, a tutti coloro che vorranno conoscerli [QUI l’elenco delle scuole partecipanti]. Alcune scuole apriranno i monumenti adottati dopo la giornata del 9 maggio (è il caso ad esempio di alcuni istituti di Lecce e provincia che si attiveranno nei giorni 16, 17, 22, 30 Maggio 2019).

Come già nell’edizione dello scorso anno, saranno i ragazzi, a cui è stato dato l’appellativo di Monuments Boys & Girls, gli affidatari dei monumenti italiani adottati nonché le guide dei visitatori. Il loro impegno è in ricordo dei famosi Monuments Men, una task force militare organizzata dagli Alleati durante la Seconda guerra mondiale per proteggere i beni culturali  nelle zone di guerra, un gruppo composto da 345 civili, professionisti dell’arte, provenienti da 13 nazioni diverse: professori universitari, curatori, storici dell’arte, direttori di musei, che lavorarono sul campo sotto il ramo operativo dello Supreme Headquarters Allied Expeditionary Force, comandato da Dwight Eisenhower. Operarono dal 1943 al 1951, riuscendo a recuperare circa 5 milioni di beni culturali tra dipinti, sculture e opere d’arte varie, circa 4 milioni dei quali erano stati rubati.

Inoltre, in questa giornata, come già negli anni precedenti, si ripeterà l’esperimento per cui tutta la comunicazione e diffusione dell’evento è completamente affidata ai ragazzi attraverso i social, condividendo gli scatti effettuati durante le attività su Instagram e su Facebook, utilizzando gli hashtag #ama9maggio #atlantemonumentiadottati #monumentsboys&girls, accompagnati dalla Fondazione cui verranno inviate copie delle foto scattate e postate sui social. La grande adesione e soprattutto il gran numero degli oltre 30.000 ragazzi impegnati spinge infatti la Fondazione a coinvolgerli direttamente in tutti i vari modi da loro scelti, in una grande mobilitazione collettiva, diventando loro stessi “operatori” responsabili della diffusione della conoscenza dei monumenti adottati.

Questa iniziativa si fonda su un vero e proprio bando del MIUR, il Bando a.a. 2018/19 “L’Archivio Nazionale dei monumenti adottati dalle scuole italiane”attraverso il quale la Fondazione Napoli Novantanove, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero dei Beni e delle attività culturali,  e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha invitato per il quarto anno consecutivo le scuole di ogni ordine e grado ad entrare a far parte della Rete Nazionale de La Scuola adotta un monumento®,  aderendo così a un progetto volto all’arricchimento del costituendo Archivio Nazionale dei monumenti adottati dalle scuole italiane, a scegliere un monumento del proprio territorio da studiare e valorizzare con l’obiettivo di attirare l’attenzione delle scuole sui monumenti del nostro Paese affinché gli studenti “possano appropriarsene”. Allargando lo sguardo sulla memoria  artistica, scientifica, culturale, storica, civile del luogo in cui vivono, gli studenti hanno così modo di costruire un rapporto diretto, motivato e anche affettivo, con il monumento prescelto e sapranno “raccontarlo” descrivendone le caratteristiche e rievocandone la storia; sapranno denunciarne ove sia il caso il degrado; ma soprattutto sapranno riconoscerne il valore ed indicarlo come elemento fondante e ineliminabile del cammino di civiltà del genere umano cui l’arte rimanda.

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