Il Castello San Mauro, del XVI secolo, sta per diventare patrimonio pubblico

Il Castello di S. Mauro, a Corigliano-Rossano (Cs) - Ph.

Castello S. Mauro, XVI secolo, a Corigliano-Rossano (Cs) – Image source

di Redazione FdS

Nel 2013 sollevammo il caso dell’urgente necessità di recupero di un immobile storico che, nonostante gli sforzi dei legittimi proprietari, versava – e ancor oggi versa – in un avanzato stato di degrado. L’immobile in questione è il Castello San Mauro, un grande fortilizio di campagna sconosciuto ai più ma custode di una illustre memoria storica. Si trova a Cantinella, minuscola frazione del comune di Corigliano-Rossano (Cosenza) dove fu fatto edificare nel 1515 da Bernardino Sanseverino, potente principe di Bisignano e conte di Corigliano, sui ruderi di un precendente monastero medievale distrutto nel 977 a seguito di una incursione di pirati Arabi dell’emiro AI Qasim, provenienti dalla Sicilia. In questo stesso castello, dal 9 al 13 novembre 1535, Pietro Antonio Sanseverino e la sua seconda moglie Giulia Orsini ospitarono Carlo V d’Asburgo, Re di Spagna e Imperatore del Sacro Romano Impero, reduce dalla vittoriosa campagna di Tunisi, con la quale tolse la città all’Impero Ottomano che la occupava. La tradizione racconta che per l’occasione in una sola battuta di caccia furono abbattuti ben 45 cinghiali, poi preparati dai cuochi per le tavole di un ricevimento la cui sontuosità e ricchezza di cibi, bevande e doni distribuiti agli ospiti, meravigliarono a tal punto l’Imperatore da fargli esclamare, scherzosamente, la celebre frase: “Vos es el Rey, o el Prence de Bisignano?” (voi siete il Re, o il Principe di Bisignano?). Insomma parliamo di un luogo che avrebbe meritato un destino diverso dal lungo oblio toccatogli in sorte finora. Finalmente sembra che qualcosa di nuovo stia per accadere.
 

Castello di San Mauro, scorcio dell'ala a grandi arcate, XVI sec., Corigliano-Rossano (Cs)

Castello San Mauro, scorcio di un’ala a grandi arcate, XVI sec., Corigliano-Rossano (Cs) – Image source

Nei giorni scorsi è infatti giunta notizia che la Giunta comunale di Corigliano-Rossano ha approvato un atto di indirizzo per avviare i provvedimenti necessari per l’acquisizione nel patrimonio comunale di “Castel San Mauro”. Nell’occasione è stato ribadito come il castello, realizzato con cortine murarie in pietra e volte ed archi in laterizio, sia una delle architetture rinascimentali più importanti della Calabria. Situato ai margini di una fertilissima pianura, divenne un importante centro di raccolta alimentare, infatti può essere considerato di diritto un complesso masseriale.  Oggi di proprietà privata, si presenta – come accennato all’inizio – in un cattivo stato di conservazione, per cui l’iniziativa comunale sembra preludere a un qualche progetto di recupero.
 

Lo stemma dei Principi Sanseverino di Bisignano, XVI sec., Castello di San Mauro, Corigliano Calabro - Ph. © Francesco Cariati

Lo stemma dei Principi Sanseverino di Bisignano, XVI sec., Castello San Mauro, Corigliano Calabro – Ph. © Francesco Cariati

Castello San Mauro si trova all’interno di un’area tutelata più complessa (Cozzo San Mauro) sottoposta a vincolo dalla Legge n. 1089 del 1939 “Tutela delle cose di interesse storico, artistico ed archeologico”, confermata dal D.M. 06.11.1982 art. 1-3-21 (Legge n°1089/1939) e dal D.L. n. 42/2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, a seguito di rinvenimenti fortuiti avvenuti nella zona negli anni passati,  riferibili a una necropoli esistente nei dintorni e non ancora esplorata. I beni di proprietà privata tra i quali rientra il Castello, secondo le norme del “Codice dei beni culturali e del paesaggio” sono sottoposti ad un regime giuridico limitativo della libera circolazione che prevede, in caso di alienazione tra privati, il potere di prelazione dello Stato (o, in subordine della Regione, della Provincia o del Comune) che, dove esercitato, determina l’acquisizione dei beni in mano pubblica e la perdita di efficacia dell’atto di trasferimento già perfezionato.

La città di Corigliano-Rossano ha finalmente realizzato quanto l’area di Castel San Mauro rappresenti per il territorio un asse strategico da un punto di vista urbanistico e culturale. “Non c’è un cittadino di Corigliano-Rossano che non sia passato di fronte al Castello San Mauro, magari di ritorno da un viaggio, e non abbia pensato “se questo manufatto si fosse trovato altrove, sarebbe stato certamente valorizzato”. Seppur rallentati enormemente dalla emergenza epidemiologica – ha affermato il sindaco Flavio Stasi , si continua ad agire su problemi atavici e vicende rimaste bloccate per anni, ma che è giunto il momento di affrontare. Nella nuova visione ampia di città, infatti, è necessaria la promozione e valorizzazione dei Beni Culturali presenti nel territorio  che in alcuni casi devono essere acquisiti al patrimonio pubblico. Non a caso tra le linee di indirizzo della programmazione amministrativa, c’è la volontà di costruire un percorso virtuoso di valorizzazione dei beni culturali, che perseguiamo con caparbietà e ferrea volontà”.

“Il complesso noto come Castello San Mauro costituisce un bene di profonda rilevanza, al quale la comunità tutta di Corigliano-Rossano è legata – afferma l’assessore alla Cultura Donatella Novellis – acquisirlo al patrimonio dell’ente significa sottolinearne il senso di appartenenza ed avviarne un’azione di valorizzazione, in sinergia con i soggetti preposti, tesa a migliorarne la conoscenza, la contestualizzazione, la promozione”.

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