Cosenza: da polo informatico a sede del 16° raduno nazionale degli Hackers

Anonymous

Chi l’avrebbe mai detto che la città di Cosenza, in Calabria, nota oltre che per la sua antica storia anche per essere uno dei principali poli informatici d’Italia, sarebbe stata scelta come sede per il raduno nazionale degli hackers? Nella città dei Bruzi si svolge infatti, a partire da oggi e fino al 9 giugno “HackMeeting” sedicesima edizione dell’incontro degli hackers nazionali; la prima edizione di questa manifestazione ispirata alla controcultura digitale ebbe luogo a Firenze nel 1998. Oggetto principale del meeting saranno le tematiche riguardanti il tecno-controllo, un fenomeno definito dai promotori dell’evento come una vera “iattura” della contemporaneità: il riferimento è ai programmi spia che – denunciano gli hackers – vengono utilizzati a tappeto da governi e corporation per spiare attivisti, consumatori, o semplici cittadini.

Durante la manifestazione si terranno dibattiti tra esperti, seminari e workshop. L’HackMeeting è un incontro aperto e gratuito nato da un sistema organizzativo spontaneo e privo di un controllo centralizzato; chi vorrà potrà intervenire senza vincoli di orario. Infatti il programma è definito tramite un wiki aperto, dove chiunque può proporre il proprio seminario o richiederne uno e sono gli stessi partecipanti che secondo i loro interessi, definiscono più precisamente i temi da trattare. La sede dell’evento è l’area occupata delle ex Officine Ferrovie della Calabria in via Popilia, a Cosenza. Durante l’HackMeeting si parlerà di libertà d’espressione, di libera condivisione di risorse in Rete e di tutto ciò che può generare networking senza per questo perseguire finalità commerciali.

Gli Anonymous, che hanno annunciato di volersi presentare con «maschere sul volto e prove in mano», minacciano di pubblicare le email del Pd per «vendicare i deputati del Movimento 5 Stelle».

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