All’Archeologico di Napoli riaprono le sezioni Preistoria e Magna Grecia. Le altre iniziative in programma

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Affresco con le Danzatrici di Ruvo, V sec. a.C. - Napoli, Museo Archeologico Nazionale

Affresco con le Danzatrici di Ruvo, V sec. a.C., fra i reperti della sezione Magna Grecia – Napoli, Museo Archeologico Nazionale

di Redazione FdS

“Consegneremo a Napoli un Museo come pochi in Italia e in Europa. Comincia una nuova fase, fatta di tutela e valorizzazione”. E’ quanto ha affermato Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, nel presentare il nuovo progetto di “Grandi opere” che include nuove proposte espositive, servizi e una ricchissima programmazione di mostre e rassegne per tutto il 2018, “Anno Europeo del patrimonio culturale”. 

“Il 2018 vedrà il cambio di marcia nell’attenzione per gli allestimenti, il decoro e i cantieri di lavoro nel Palazzo. Comincia una nuova fase dopo la quale consegneremo alla città un museo con pochi pari in Italia e in Europa. Passeggiare tra le sale del MANN o godere dei suoi nuovi servizi sarà una esperienza unica e immersiva. Dimostreremo che tutela e valorizzazione sono la stessa cosa e che possono raggiungere standard qualitativi altissimi” – ha aggiunto Giulierini.

Intanto i dati numerici ci mostrano un MANN che cresce, e non solo in termini di visitatori: a dicembre 2017, in occasione dell’apertura della grande mostra “Longobardi, un popolo che cambia la storia”, i visitatori hanno superato la soglia delle 500 mila presenze in un anno; dal luglio 2016 al dicembre 2017 l’area espositiva aperta al pubblico permanentemente è aumentata di circa il 60% (su un’area potenziale disponibile di mq 14.616); nel gennaio 2016, inoltre, tutti i giardini storici interni al museo erano chiusi al pubblico, mentre oggi, restaurata e attrezzata, è stata aperta al pubblico una superficie di giardini storici pari a mq 2.278 su mq 3.190 disponibile, ovvero il 70% dell’area totale. Ma a rendere speciale per il MANN il 2018,  dopo le riaperture delle sezioni Egizia (2016) ed Epigrafica (2017), sarà soprattutto la riapertura – il prossimo autunno – della sezione “Preistoria”, con un allestimento pensato anche per coinvolgere i visitatori più giovani, e della sezione “Magna Grecia”, entrambe situate nei pressi della Sala della Meridiana.

Elmo gladiatorio da Pompei

Elmo gladiatorio da Pompei, I sec. d.C.

Inoltre, in occasione della Pasqua 2018, con una esposizione di un nucleo di armi gladiatorie recentemente in mostra in varie città americane, partirà il nuovo progetto “Alla scoperta dei tesori del MANN” che quattro volte l’anno, con una cadenza legata alle stagioni, porterà all’attenzione del pubblico pezzi restaurati, poco esposti, provenienti da mostre internazionali o dagli straordinari depositi del MANN, un autentico giacimento di opere d’arte e reperti. Questi tesori saranno “raccontati” con uno speciale allestimento rivolto al pubblico di tutte le generazioni e al termine del focus andranno a far parte della collezione permanente del Museo.

Le iniziative per il 2018-19 sono accompagnate anche da una campagna di informazione sui social network con il lancio dell’hashtag #MANNATWORK volto a veicolare le notizie sulle “trasformazioni” del museo e sui nuovi servizi. A cominciare dai tre “cantieri” che apriranno entro il 2018:

1) Il primo riguarda i grandi progetti che interessano il riallestimento delle aree museali poste al piano terra ala occidentale; l’ultimazione della ristrutturazione del c.d. Braccio Nuovo; le opere di ristrutturazione delle coperture del Museo. Questi lavori sono oggi tutti finanziati con Fondi Pon Fesr 2014 – 2020 per un valore totale di € 15.865.768,86. Tutte le progettazioni sono terminate (una è in fase di validazione), e i procedimenti di gara sono in avanzato stato di realizzazione. Il cantiere relativo alla ristrutturazione del c.d. Braccio Nuovo sarà prossimamente aperto.

2) Il secondo nucleo di lavori riguarda il progetto per la “Realizzazione di opere di natura strutturale e di valorizzazione degli spazi espositivi volti al recupero e alla qualificazione della funzionalità del complesso. Miglioramento dell’accesso” finanziato con Fondi Sviluppo e Coesione 2014 – 2020 per un valore totale di € 20.000.000,00. La relativa gara del servizio di progettazione esecutiva è terminata ed è in pubblicazione il bando di gara per la bonifica dei depositi opere.

3) Infine, terzo cantiere è quello del progetto delle Opere di efficientamento energetico che interessa l’intero
Museo, con Programma Operativo Complementare di azione e coesione al Pon Cultura e Sviluppo 2014 – 2020 (Asse I, Azione 1.a), recentemente finanziato per un valore di € 3.297.417,98.

Interno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli - Ph.

Interno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Ph. Elliott Brown | ccby2.0

“Gli indirizzi dell’attività di valorizzazione definite dalle linee guida del piano strategico, sono dal 2016 coordinati dal Piano programma di fruizione del MANN”, spiega l’Architetto Andrea Mandara, consulente per il Piano programma di fruizione del MANN. La progettazione delle linee guida del piano è stata orientata alla definizione di tre aree di intervento:

1) Apertura permanente al pubblico del maggior numero di spazi espositivi e di giardini storici.

2) Pianificazione coordinata delle attività legate alla definizione e realizzazione dei grandi progetti di ampliamento, restauro e valorizzazione del MANN, oggi tutti finanziati.

3) Conservazione e valorizzazione delle collezioni e delle opere conservate nei depositi. Questa ultima area di intervento interessa i sistemi della comunicazione, accoglienza, segnaletica interna, sicurezza e valorizzazione delle opere esposta, didattica e didascalizzazione, valorizzazione di nuovi di percorsi narrativi legati all’identità del MANN, ristorazione con apertura di una caffetteria interna al Museo (in primavera), depositi, uffici interni al museo.

Napoli, Museo Archeologico Nazionale

Napoli, giardino interno del Museo Archeologico Nazionale – Ph. Elliott Brown | ccby2.0

MIGLIORAMENTO DI ACCESSIBILITA’ E FRUIBILITA’

Il Progetto “Il museo accessibile”, coordinato dal Prof. Ludovico Solima dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, ha come obiettivo il miglioramento della capacità di  accoglienza e di inclusione del MANN nei confronti dei propri pubblici, attraverso l’uso di supporti tradizionali e di nuove tecnologie. Attività sperimentali e azioni specifiche sono rivolte a categorie particolari di visitatori, quali: persone con disabilità visive e/o uditive, ragazzi con disabilità cognitive, visitatori stranieri, “nuovi italiani”. Tra queste attività “Al Mann si può” con Fondazione Foqus, Progetto Museo Con gli occhi degli altri / 8 piccoli cinesi al Mann, Quaderno con Realtà Aumentata Capware destinato ai bambini, 3D scanning and printing Medarch (digitalizzazione di opere in 3D, file 3D scaricabili e stampabili, repliche in 3D per non vedenti e laboratori didattici). “Antico Presente” è il titolo del progetto del regista Lucio Fiorentino: una serie di video, in varie lingue, che uniscono un sentimento a uno specifico capolavoro della collezione del museo.

Visitatori nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Visitatori nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Image source

IL MANN NEL MONDO

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è da sempre, il principale prestatore a livello mondiale di opere archeologiche per la qualità e quantità dei manufatti che esso custodisce. Nel corso del 2018 sono previste numerose mostre all’estero e in Italia, con la presenza di 561 reperti. La scelta delle opere da inviare in prestito punta, in modo quasi esclusivo, su quelle custodite all’interno dei depositi. Il prestito, inoltre, diventa anche l’occasione per restaurare e presentare ai fruitori manufatti mai esposti prima. L’8 febbraio si inaugura in Cina “Pompei. The infinite life” presso Jinsha Site Museum, Chengdu, prima tappa di una mostra itinerante fino al 20 luglio 2019 nell’ambito delle attività del Forum culturale Italia – Cina con l’obiettivo di promuovere e realizzare interazione nei settori degli scambi e della collaborazione tra musei. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è unico prestatore di ben 120 opere.

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