Sold out e scroscianti applausi per il debutto del Bari International Music Festival. Incanta la voce di oro liquido del soprano Sherezade Panthaki

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Puglia – Il giovanissimo cast strumentale e vocale del BIMF | Bari International Music Festival, Auditorium Vallisa – Ph. © Ferruccio Cornicello – All rights reserved Feart ®

di Enzo Garofalo

I giovanissimi organizzatori ed artisti del BIMF | Bari International Music Festival, che ha debuttato ieri sera con Voce Barocca, il primo del ciclo di cinque concerti previsti fino al 7 giugno prossimo, meriterebbero ben due premi di prestigio. Uno per il contributo artistico di altissimo livello che per il terzo anno consecutivo stanno riservando al capoluogo pugliese, e l’altro per l’eroismo e la professionalità con la quale hanno affrontato l’assurda situazione acustica che ieri ha funestato l’area circostante l’Auditorium Vallisa,  splendida chiesa medievale di spalle alla centralissima Piazza del Ferrarese: nei pressi era in corso una kermesse pubblicitaria a base di assordante musica registrata e di urla di una speaker al servizio di alcuni lidi della provincia che così annunciavano la loro prossima stagione estiva. Una imperdonabile disattenzione nel coordinamento fra eventi che getta discredito sulla reale capacità del Comune di gestire le attività che si svolgono sul territorio cittadino, oltre che una profonda mancanza di rispetto nei confronti di musicisti seri giunti a Bari dai quattro angoli del globo. Per fortuna i prossimi concerti si svolgeranno nella barocca Chiesa di S. Teresa dei Maschi, nel cuore del centro storico, al riparo da qualsiasi becerume.

Fatta questa doverosa premessa, passiamo alla musica, per sottolineare come ancora una volta il BIMF sia riuscito a stupire e a incantare il pubblico con un raffinatissimo programma ed esecuzioni più che impeccabili. L’apprezzamento acquista ancor più forza se si considera che nonostante la situazione circostante, gli strumentisti e la cantante esibitisi ieri sono riusciti a portare perfettamente a compimento il concerto senza subire conseguenze nell’intonazione e nell’espressione musicale; una cura che il pubblico ha apprezzato moltissimo tributando entusiastici applausi a tutti gli interpreti.

Il primo programma proposto è stato un omaggio alla musica del periodo barocco che, nell’offrirsi all’apprezzamento di un pubblico eterogeneo, esaltò il dramma, gli affetti, l’espressione emotiva e l’ornamentazione, e rese pienamente tangibile la propria teatralità, come ha giustamente sottolineato il M° Patrick Campbell Jankowski della Yale School of Music che ha curato le note di programma. Una capacità di far vibrare le corde dell’emozione che è perfettamente in linea con il filo conduttore del festival di quest’anno, quelle Voces Intimae nelle quali si esprime il nostro contatto più profondo con la Musica.

Oltre a quattro grandi conferme come il violinista Dennis Kim, il violoncellista Jonah Kim e i pianisti Fernando Altamura e David Fung (per l’occasione impegnati al clavicembalo), questo concerto ha permesso di conoscere nuovi talenti, a cominciare dalla violinista australiana Holly Piccoli e dalla violista statunitense Molly Carr, che si sono fatte notare per l’ecccellente controllo dello strumento e la rara sensibilità musicale. La novità introdotta quest’anno e cioè la presenza di una voce che fosse capace di moltiplicare la carica emozionale della musica, ha fatto il suo esordio nel migliore dei modi con l’indiana Sherezade Panthaki, giovanissimo soprano lirico dalla voce dolcemente opulenta, intessuta di oro liquido, dotata di un timbro di stupefacente bellezza, che ha letteralmente incantato la platea. Un’artista che sarebbe molto interessante ascoltare in ambito teatrale, in un contesto cioè meno raccolto, per saggiarne fino in fondo le apparenti straordinarie potenzialità, proiettabili ben oltre il repertorio barocco. Mirabili la sua arte di porgere i suoni con tecnica e gusto perfetti, l’equilibrio nei vari registri, la ricchezza di armonici, il controllo nelle agilità e la luminosità degli acuti. Richiestissima all’estero è un vero prodigio di cui certamente sentiremo parlare anche in Italia. A lei è stata ieri affidata l’esecuzione di tre bellissime arie di Haendel: Tornami a vagheggiar da Alcina, Se pietà di me non senti da Giulio Cesare, Prophetic Raptures Swell My Breast da Joseph and his Brethren, seguite a chiusura di concerto da un Gloria in Excelsis Deo in si bemolle, ritrovato di recente in un archivio ed attribuito ad Haendel, sebbene abbia tutta l’aria di essere creazione di qualche maestro della Scuola Napoletana.

Holly Piccoli al violino e David Fung al calicembalo hanno proseguito l’omaggio al barocco con un brano del compositore austriaco Heinrich Ignaz Franz von Biber,  che il musicologo Charles Burney definì “il più grande compositore per violino del XVII secolo”; di lui è stata proposta Visitazione, la n. 2 delle 15 Sonate del Rosario, opera riscoperta nel ‘900 ed oggi largamente eseguita.

Il barocco visto da un compositore novecentesco come il russo Alfred Schnittke e da un giovane e –  a quanto ci dice Stefania Gianfrancesco, come sempre garbatissima curatrice della guida all’ascolto pre-concerto –  quotato compostore contemporaneo, il ventenne statunitense Daniel Schlosberg, è stato invece il tratto dominante la parte centrale della serata. Da Schlosberg, del quale peraltro non conosco altra musica visto che i media sono ancora avari di fonti audio su di lui, mi sarei sinceramente aspettato qualcosa in più; un pezzo cioè che fosse davvero rappresentativo delle sue decantate doti di compositore che non il brano Trill and Slow Gliss, presentato a Bari in prèmiere europea, nel quale sovrappone ad un preludio di Bach, eseguito a ripetizione al clavicembalo da Fernando Altamura, effetti sonori a tratti affidati a due violini (Dennis Kim e Holly Piccoli) e al violoncello (Jonah Kim), in un apparente e molto concettoso dialogo fra presente e passato remoto. Di ben altro impatto la Suite in stile antico di Alfred Schnittke, che adotta creativamente lo stile barocco, concedendosi improvvise e calibratissime licenze in chiave contemporanea.

Prossimi concerti: 28 maggio, 31 maggio, 4 giugno, 7 giugno, Chiesa di S. Teresa dei Maschi (via Lamberti 4, Borgo Antico di Bari, zona Cattedrale)

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