Primo riconoscimento UNESCO per la Sila calabrese. Inserita nella rete di riserve della Biosfera

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Calabria – Scorcio del Parco Nazionale della Sila – Ph. © Ferruccio Cornicello – All rights reserved Feart ®

di Redazione FdS

Primo importante riconoscimento Unesco per il calabrese Parco Nazionale della Sila, che diventa la decima Riserva della Biosfera italiana nella Rete Mondiale dei siti di eccellenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Il riconoscimento è giunto dal Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma Uomo e Biosfera (MAB) dell’UNESCO, nella sua 26° sessione in corso di svolgimento a Jönköping, East Vättern landscape in Svezia. Oltre a quella della Sila il Consiglio ha approvato la designazione della Riserva della Biosfera Transfrontaliera italo-francese del Monviso.

“Sono orgoglioso per il riconoscimento dell’eccellenza naturalistica italiana che giunge dall’Unesco. – ha commentato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, a Lussemburgo per il Consiglio Ambiente UE – Credo che la valorizzazione delle nostre straordinarie risorse naturali e paesaggistiche sia una delle filiere fondamentali su cui articolare un modello di sviluppo sostenibile per il nostro paese. E un ringraziamento va indirizzato anche al team di esperti del Ministero che ha gestito con intelligenza e professionalità i due dossier, guadagnandosi l’apprezzamento della burocrazia ONU che ha indicato le nostre procedure come modello da seguire”.

Il risconoscimento per la riserva della Sila, è stato dovuto all’ampia varietà di ambienti naturali e agli habitat che fanno della grande selva calabrese un hot-spot di primo rilievo nella Regione biogeografica mediterranea e luogo selezionato da IUCN e WWF come centro di diversità vegetale mondiale. Esso è il frutto dell’intenso e lungo lavoro di coordinamento avviato dall’omonimo Parco Nazionale con gli Enti territoriali (Regione Calabria, Province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, 87 Comuni) e con tutti gli attori della Comunità silana (università, istituzioni scientifiche, ONG, associazioni di categoria, rappresentanti del mondo produttivo, ecc.), nonché della guida costante assicurata dal Comitato Nazionale MAB operante presso il Ministero dell’Ambiente.

La Riserva della Biosfera della Sila include il Parco Nazionale come aree “core” e “buffer” del sito UNESCO, e si estende per oltre 290.000 ettari nell’area di “cooperazione” non sottoposta a vincoli e volta invece a dimostrare il rapporto equilibrato tra attività umane e natura, per un totale di 357.294 ettari .

Siamo riusciti a raggiungere telefonicamente il dott.  Michele Laudati, direttore del Parco,  in questi giorni all’estero proprio per l’ufficializzazione del riconoscimento. Il suo commento a caldo è stato di “grande entusiasmo per un risultato che giunge al termine di tre anni di intenso lavoro volto a dare il giusto risalto al grande valore ambientale del nostro Parco. Questo –  ha aggiunto Laudati – è il primo riconoscimento proveniente dall’Unesco, ente presso il quale è in corso di istruzione anche il dossier definitivo di candidatura per l’ingresso della Sila nel Patrimonio dell’Umanità. Inoltre è il secondo di portata europea dopo la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), riconoscimento che Europarc ha conferito al Parco della Sila nel 2011 e che comporta il nostro impegno ad operare nell’ambito del territorio del Parco per sviluppare, implementare e migliorare forme di turismo sostenibile”.

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