Nei giorni scorsi, alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, svoltasi a Paestum (Salerno) dal 14 al 17 novembre, è stato presentato il progetto calabrese Comuni Archeologici di Qualità, avviato a fine settembre scorso. Si tratta di un accordo di collaborazione tra dieci comuni della fascia jonica reggina che va ad ad istituire appunto il brand “Comuni Archeologici di Qualità”, avente come fine quello di migliorare la valorizzazione e la promozione del patrimonio archeologico presente in questi territori.
I comuni che rientrano nell’iniziativa sono Bova Marina, Brancaleone, Casignana, Portigliola, Locri, Gerace, Marina di Gioiosa Jonica, Gioiosa Jonica, Monasterace e Stilo; coordinatrice dell’iniziativa è stata designata la dottoressa Francesca Crea, Viceprefetto di Reggio Calabria, che ha guidato il Comune di Locri in qualità di Commissario Prefettizio fino allo scorso mese di maggio.
L’obiettivo del progetto è quello di costituire una rete tra questi comuni, cercando di valorizzare e promuovere il patrimonio storico – archeologico come una realtà d’insieme, virtualmente identificata come Museo Archeologico Architettonico Territoriale (M.A.A.T.) Locride. Le Amministrazioni Comunali dei comuni aderenti hanno sottoscritto un Accordo di Collaborazione che prevede l’istituzione del marchio, la realizzazione di un sito Internet, l’elaborazione di un Holiday Package (denominato “Gran tour tra gli indigeni, i Greci, i Romani, i Bizantini, gli Ebrei e i discendenti grecanici”) da sottoporre a qualificati tour operator. Del progetto ha fatto parte anche la partecipazione alla XVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico appena conclusasi a Paestum (Salerno).
La dottoressa Francesca Crea, coordinatrice del progetto, ha dichiarato che «l’iniziativa ha un duplice valore, ossia quello di promuovere al meglio il patrimonio storico-archeologico di questi comuni, ma anche sviluppare l’indotto che ruota attorno ad esso, come alberghi, guide, ristoranti, e tutto quello che porta il turismo. Noi abbiamo voluto presentare questo progetto alla Borsa del Turismo Archeologico di Paestum perché consideriamo questo itinerario come una specie di museo territoriale allargato, l’instaurazione di una rete sinergica in tutta la zona e tra tutti questi paesi, con i resti archeologici di tante civiltà che vi si sono alternate. Questo consentirebbe di destagionalizzare il turismo, perché non sarebbe più legato solo al mare, ma anche all’archeologia. Il fatto che i Comuni si siano messi insieme lo considero già un risultato vincente. Ovviamente Locri avrà un ruolo particolare, anche perché ha la maggior parte del patrimonio archeologico, presente negli altri comuni con cose peculiari e specifiche: come ad esempio Bova Marina con i resti della Sinagoga; Casignana la villa romana. Ma l’insieme di tutto questo crea un panorama davvero unico. Contiamo molto sulla collaborazione degli operatori commerciali che dovranno sviluppare concretamente il nostro pacchetto di idee. L’impegno c’è da parte di tutti e spero che si possa arrivare a qualcosa di buono e positivo.»
Su You Tube il VIDEO DI PRESENTAZIONE del progetto.