Il pallone di fichi dottati calabresi (‘u paddruni i ficu)

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fichi

Quella che stiamo per descrivervi è una delle leccornie più gustose che siano mai state ideate con i fichi. Ad essere utilizzati sono sempre quelli della varità ‘dottato’ della provincia di Cosenza, considerati i migliori in assoluto fin dall’epoca romana. Vi parliamo del ‘Pallone di fichi’ (‘u paddruni i ficu), una sfera composta da morbidi, dolcissimi, deliziosi fichi cotti, avvolti in foglie di fico a formare un ‘pacchetto’ legato con fili di rafia.

Il Pallone di fichi è un prodotto tipico artigianale della zona del Cosentino e rappresenta una delle lavorazioni più antiche di questo frutto. Dai fichi, appositamente preparati, si ricavano delle palle grandi come un pugno, formate da circa 20/25 fichi e pesanti circa 250 grammi. Si avvolgono in foglie di fico e si legano con rafia: aprirli e mangiarne uno è un’esplosione di dolcezza la cui sensazione persiste a lungo in bocca.

Curiosità: il pallone di fichi era un’antica forma di retribuzione di cui si è perso l’uso, ma per fortuna non si è persa questa prelibatezza che ancora resiste in Calabria.

LA RICETTA:

Premettiamo che il pallone di fichi è la risultante della lavorazione dei frutti per ottenerne il famoso ‘miele o vincotto di fichi’ destinato ad usi vari nella pasticceria artigianale.

Mettere i fichi integri in una casseruola, ricoprire con acqua e far bollire fino a quando non diventano molto scuri (ossia per diverse ore). Scolare e far asciugare al sole per 2 o 3 giorni (conservare il liquido di cottura: è una sorta di meraviglioso miele). Mettere i fichi in una ciotola e aromatizzarli con cannella, aggiungere un po’ di miele di fichi (ossia il liquido di cottura), noci o mandorle tritate grossolanamente e buccia d’arancia a pezzetti. Con le mani ricavare una palla di fichi pressandoli e avvolgerla in 1 o più foglie di fico. Legare con filo di rafia e far asciugare in forno per 10 min a 180°. Conservarli avvolti nella foglia.
< Essendo un prodotto pronto all’uso, servire aprendo parte delle foglie di fico per consumarli come fichi interi oppure tagliandoli a pezzi per formare più porzioni. Ottimo per accompagnare vini rossi e bianchi, vini passati, Marsala e liquori. Fantastico se servito con formaggi come pecorino, grana, parmigiano reggiano, gorgonzola, i formaggi a pasta semidura come il taleggio, il gouda, asiago, i caprini e la ricotta. PROPRIETA’:

Il ‘Pallone di fichi’ è un prodotto morbido, succulento e ricco di aromi. Frutto completo, molto gustoso, energetico, mineralizzato (ferro, fosforo, calcio), tonificante, vitaminico ( A, B1, B2, PP e C) ottimo per donne in gravidanza, anziani, bambini e convalescenti. Per le sue proprietà è utile nelle astenie fisiche e nervose, nelle gastriti e nelle coliti, negli stati febbrili, nella stitichezza, nelle infiammazioni polmonari e urinarie. Molto ricco dal punto di vista proteico, ha anche proprietà antimicrobiche, è digestivo ed espettorante.

DICE LA STORIA…

Sui fichi di Calabria così si è espresso molto significativamente l’Abate Giocchino da Fiore, il frate calabrese “di spirito profetico dotato” ricordato da Dante nella Divina Commedia: “Nientemeno più prezioso, e per la copia e per la perfezione egli è il raccolto dei fichi. Principia egli nel mese di giugno e si allunga fino all’altro di decembre, sempre l’une succedendo all’altre … nere, bianche, altre brune, altre rossaccie, tutte però così dolci, che filano dalla creduta bocca stille di miele, e come se per filarlo non bastasse una sola apertura sul capo, sovvente ancora si stracciano per i fianchi”.
 
latuapubblicita2
 

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