Alla scoperta dell’Annona cherimola, l’esotico frutto di Reggio Calabria

annona2

Frutto di Annona cherimola, intero e sezionato – A sin. foto di Jean31416 | CCBY-SA3.0 – A destra, foto di Hannes Grobe | CCBY-SA2.5

di Redazione FdS

Quella di cui vogliamo parlarvi oggi è una semisconosciuta pianta da frutto originaria degli altipiani andini di Perù (la coltivavano già gli Incas), Ecuador, Colombia e Bolivia. Vi chiederete che nesso possa avere una pianta del genere con il Sud Italia. Ebbene, il legame c’è ed è anche intenso se solo si considera che le poche zone in cui può essere coltivata nel nostro Paese sono quelle di Reggio Calabria e di tutta l’area costiera che va da Bagnara Calabra a Gioiosa Ionica e, nella Sicilia orientale, la zona di Roccalumera (Messina). Si tratta per lo più di versanti collinari esposti a Sud e prossimi al mare. Fuori d’Italia la troviamo invece soprattutto in Spagna, nella valle di Almuñécar, da cui provengono i frutti che a prezzi notevoli sono venduti sui mercati delle grandi città d’Europa come curiosità esotica, ma è coltivata anche in Cile, California, Florida e Africa del Sud.

Parliamo della Annona cherimola, un frutto molto pregiato detto anche ‘cirimoia’ nella traslitterazione italiana del termine con cui è nota nei paesi d’origine, ‘chirimuya’. Gli inglesi la chiamano ‘cherimoya’ o “custard apple”, ossia mela-crema. Annona (o ‘anona’) è in realtà il termine generico che accomuna più specie dello stesso genere, caratterizzate anche da notevoli varianti nell’aspetto stesso del frutto (una varietà abbastanza nota è ad esempio la Anona muricata detta anche Graviola). La specie di cui ci occupiamo noi, come vedete nelle foto, produce un frutto che sembra un curioso incrocio fra una pigna immatura e un carciofo, con la particolarità di essere attaccato all’albero con un tratto di ramo e non con un semplice peduncolo, oltre a contenere un elevato numero di semi non commestibili ma facilmente eliminabili. A dispetto però delle bizzarre sembianze ha un gusto particolarissimo, di grande raffinatezza. Ma vediamo di capire come questa pianta sia giunta nelle nostre assolate contrade.

Cherimoya_tree_hg

Il frutto dell’Annona sull’albero – foto di Hannes Grobe | CCBY-SA2.5

Cominciamo col dire che, per quanto concerne gli esemplari prodotti nella città di Reggio Calabria, questo frutto vanta addirittura una De.c.o. (Denominazione Comunale di Origine): “Annona di Reggio”. Nella città calabrese troviamo la pianta fra le specie esotiche che impreziosiscono il Lungomare Falcomatà, ossia quello che Gabriele d’Annunzio definiva “il più bel chilometro d’Italia”. La ritroviamo peraltro anche nell’entroterra e nei comuni vicini a far bella mostra di sé nei giardini di antiche ville o negli ‘horti conclusi’ di vecchi palazzi, retaggio di quel gusto per le piante esotiche diffusosi soprattutto presso le classi colte e benestanti fra XVIII e XIX secolo. Gli anziani del posto da sempre degustano “u nonu”, declinando curiosamente al maschile il nome del frutto che parrebbe aver attecchito in zona verso la fine del ‘700, coltivato spesso in associazione con gli agrumi, per quanto non siano mai mancate colture specializzate anche di varietà diverse importate dalla Spagna.

La Denominazione, nel suo disciplinare, prevedi infatti la possibilità di comprendervi varietà diverse e concentrate non solo nella città, ma anche in zone rurali periferiche o in comuni della provincia che siano a particolare vocazione. Il termine “Annona di Reggio De.c.o.” è applicabile alle varietà della specie Annona cherimola Mill. nonché alle varietà commerciali di origine spagnola fra cui la ‘Fino de Jete’ e la meno diffusa ‘Campas ‘ e alle cosiddette “varietà locali” o “varietà deformi”, considerate più gustose e probabilmente derivanti da seme, selezionate sia spontaneamente sia dagli agricoltori nel corso del tempo, soprattutto lungo la fascia costiera e pre-collinare.

La pianta dell’annona si presenta come un albero dall’altezza superiore ai 2 m, con fusto non molto sviluppato e con chioma fitta e portamento reclinante, foglie larghe e appuntite. A seconda delle varietà, ha una fioritura che parte da maggio e prosegue fino ad agosto ed in alcuni casi anche fino ad ottobre. Nella tipologia più frequente l’inizio della maturazione del frutto si colloca tra fine agosto e settembre. La raccolta del frutto comincia quindi a ottobre e termina a metà dicembre. I migliori frutti (come peso, contenuto zuccherino, forma) sono quelli provenienti dalla prima parte del periodo di fioritura. Mentre nella varietà spagnola il frutto è di un colore verde brillante ed è di forma omogenea cordiforme (sembra un cuore verde) o conica, con buccia sottilissima ed areole omogenee e mediamente depresse, nelle varietà locali invece presenta spesso un buccia più liscia, di colore verde-giallo con macchie e venature marroni oltre ad avere un aspetto irregolare se non addirittura deforme. Sul colore del frutto va aggiunto che esso tende a mantenersi costante indipendentemente dal grado di maturazione, di cui difficilmente è rivelatore. Viceversa il tatto riesce a dirci se abbiamo fra le mani un frutto maturo, caso nel quale la superficie risulta flessibile alla pressione delle dita. Il peso medio del frutto è intorno ai due etti (ma può anche superare i 900 gr.): ha una polpa morbida di colore bianco-crema (pari all’80% circa del frutto), poco succosa e ricca di semi di caratteristico colore nero.

USI GASTRONOMICI DELL’ANNONA

Chi ha assaggiato questo frutto sostiene che dopo non se ne può più fare a meno tanto è accattivante il suo gusto. L’unico difetto, se così lo si può definire, è che è un frutto che matura rapidamente dopo la raccolta (si raccoglie tendenzialmente acerbo) per cui è di difficile conservazione: a temperatura ambiente si mantiene non più di 3-4 giorni e in frigo 5-6 giorni. La polpa morbida e cremosa di colore bianco-crema, ha una elevata concentrazione zuccherina, non è molto succosa ed è ricca di Vitamina C. Il gusto dolce e aromatico, da molti considerato eccezionale, similmente a quello di tanti altri frutti esotici ha la peculiarità di riunire in sè un mix di aromi e gusti. In questo caso ha un profumo e un aroma delicati che ricordano quelli della banana, della pera, della fragola, dell’ananas e di altri frutti tropicali. Il consumo ottimale è quello al giusto grado di maturazione (tendente al sovramaturo), possibilmente freddo e tagliato a metà da consumarsi al cucchiaio, anche perché è difficile da sbucciare senza rovinarlo. Diversi sono i prodotti dolciari tradizionalmente realizzati con l’annona, come il gelato, il sorbetto, il babà, la marmellata e dessert vari. Intanto per assaggiarla fresca potete cercarla nei grandi supermercati tipo Coop oppure nei negozi di ortofrutta specializzati in frutta tropicale (a meno che però non siate nelle zone meridionali di coltivazione, è facile che troviate solo i frutti spagnoli).

L’annona è un frutto molto nutriente, per via dell’altro contenuto di zuccheri e proteine, oltre alle buone dosi di vitamina C, calcio e potassio. 100g di questo frutto (68 Kcal) contengono 15,8 g di carboidrati, 0,2 g di grassi, 2,2 g di fibre e 1,8 g di proteine.

POSSIBILITA’ DI RIPRODUZIONE DELLA PIANTA IN GIARDINO

Se avete un giardino soleggiato e caldo nel sud della Calabria, in Sicilia, o ancora più a sud, potreste provare ad allevare la pianta dell’annona. La cherimola è originaria delle aree tropicali, ma ad altitudini superiori ai 1000 m (altopiani andini di Ecuador e Perù), perciò vegeta bene anche in climi subtropicali e temperati caldi. Le temperature ottimali allo sviluppo dell’anona sono di 18-25 °C in estate e di 5-18 °C in inverno, mentre se scendono al di sotto dello zero la pianta risente di danni gravissimi; è inoltre sensibile alle gelate.

In fatto di terreno è preferibile un substrato ricco, profondo e fresco, leggermente umido ma poiché è una pianta adattabile, cresce anche su terreni argillosi e calcarei, purché ben drenati. La posizione deve essere in pieno sole. L’irrigazione deve essere abbondante e frequente nel primo anno dall’impianto e durante la bella stagione se non piove. La concimazione si effettua in autunno con un prodotto organico a lenta cessione, e in primavera ed estate con un fertilizzante specifico per piante da frutto. La riproduzione può avvenire per seme o per talea ma potete decidere di procurarvi una pianta già pronta presso un vivaio ben fornito. Ovviamente vi consigliamo di procurarvi anche le necessarie informazioni sulle tecniche di coltivazione, potatura compresa, per evitare delusioni.

UNA RICETTA AUTUNNALE CON L’ANNONA: LA CREMA DI ANNONA CON SCIROPPO DI MELOGRANO

Quella che vi proponiamo è una ricetta eseguibile a ottobre, in periodo di raccolta dei frutti di annona così come di quelli di melograno. E’ una ricetta che unisce entrambi i gusti, in una perfetta fusione fra esotismo e mediterraneità.

Ingredienti:

per la crema all’annona

mascarpone 150
polpa di annona 100 g
uova 2
zucchero di canna 60 g

per lo sciroppo di melograno

succo di melograno 125 ml
zucchero di canna 55 g

Preparazione della crema:

In una ciotola sbattete due tuorli con lo zucchero di canna fino a quando il composto non sarà diventato chiaro. Aggiungete il mascarpone e la polpa di annona che avrete schiacciato ben bene con una forchetta. In un’altra ciotola montate a neve ferma gli albumi aggiungendoli poi al composto con il mascarpone, facendo molta attenzione e mescolando dal basso verso l’alto per far incorporare l’aria, senza farli smontare. Poiché la crema non risulterà molto densa, è consigliabile farla riposare in frigo per qualche ora.

Preparazione dello sciroppo:

Per ottenere il succo del melograno va benissimo una centrifuga, in mancanza usate lo schiacciapatate. In un pentolino mettete il succo di melograno con lo zucchero e fate cuocere per circa 8 minuti (fate in modo di non far cuocere troppo, per evitare che si caramelli). Ricordate di mettere da parte qualche cucchiaio di chicchi di melograno.

A questo punto riempite di crema un bicchiere medio versando lo sciroppo alla base e la crema sopra. Versate quindi nuovamente dello sciroppo e aggiungete i chicchi per guarnizione.

Fonti: www.it.wikipedia.org
www.cherimoya.orconhosting.net.nz
www.calabriadeco.it
 

Rispondi

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono segnalati *

*

Torna su