Palazzo Grauso: a Marcianise l’ottocentesca dimora di charme di un farmacista

Salone dell’Aurora, Palazzo Grauso, Marcianise (Caserta), XVIII-XX sec. – Ph. © Roberto Pierucci /Associazione GIA.D.A.

di Redazione FdS

Dopo avervi raccontato la storia dello splendido Palazzo Mondo, dimora d’artista settecentesca con sede a Capodrise (Caserta), ci spostiamo di appena un chilometro e proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta di un’altra prestigiosa dimora tra quelle la cui cura è oggi affidata all’Associazione GIA.D.A. (Giardini e Dimore dell’Armonia), organizzazione culturale senza scopo di lucro che censisce e valorizza giardini e dimore storiche private del territorio circostante la celebre Reggia vanvitelliana. Si tratta di Palazzo Grauso, edificio che sorge a Marcianise, cittadina le cui radici si fanno risalire al I° sec. a.C. quando in zona, durante il triumvirato di Cesare, Pompeo e Crasso, si ritiene sia stata dedotta una colonia di veterani. Nel XIX secolo il palazzo veniva utilizzato come foresteria del settecentesco Palazzo del Canonico Giovan Battista Novelli, ubicato nei pressi, ma nel 1914 esso venne acquisito dal farmacista Eugenio Grauso che installò il proprio laboratorio farmaceutico al pianterreno scegliendo di abitare con la famiglia al primo piano, al quale impresse un gusto tardo ottocentesco e Liberty.

Palazzo Grauso, scorcio del giardino con arredi in ghisa – Ph. © Roberto Pierucci /Associazione GIA.D.A.

Nel palazzo si accede attraverso un androne che dĂ  sul cortile-giardino nel quale risaltano arredi in ghisa provenienti da un’altra dimora dei Grauso ubicata a San Leucio (Caserta) dove la famiglia, proveniente dall’Olanda, si era trasferita alla fine del sec. XVIII per impiantare un’azienda di produzione della seta; attivitĂ  che le valse la medaglia di bronzo all’Esposizione Universale di Parigi del 1878 (v. foto seguente).
 

Medaglia vinta dalla ditta A. & G. Grauso all’Esposizione Universale di Parigi del 1878 – Incisione di Jules ClĂ©ment Chaplain

Un’ampia e luminosa scala conduce al primo piano le cui sale, arredate con mobili dell’Ottocento e del Novecento, si susseguono secondo il classico schema, molto in voga dal periodo barocco in poi, dell’enfilade, ossia formalmente allineate l’una dopo l’altra. Nel loro insieme gli ambienti offrono alla percezione del visitatore un’atmosfera raccolta, intima e preziosa.
 

Palazzo Grauso, scorcio dello scalone che conduce al 1° piano – Ph. © Roberto Pierucci /Associazione GIA.D.A.

Tra le altre sale spicca il Salotto dell’Aurora (v. prima foto in alto), il cui soffitto fu dipinto nel 1914 dall’artista giuglianese Luigi Taglialatela (1877-1953). Ritratti dei fondatori delle seterie Grauso decorano le pareti dello studio mentre delicate tavole botaniche a soggetto “Camelia japonica” rallegrano le pareti della rossa camera da pranzo, nella quale convivono armonicamente elementi di gusto piĂą tipicamente ottocentesco con altri propri del periodo Liberty (v. foto seguente). L’assetto originario degli ambienti è rimasto pressochĂ© integro, con i pavimenti in cementine colorate dei primi anni del Novecento, i tendaggi di seta prodotti dalla azienda Grauso, così come le carte da parati dai colori intensi, tutti perfettamente conservati.
 

Palazzo Grauso, scorcio della sala da pranzo – Ph. © Roberto Pierucci /Associazione GIA.D.A.

Funzionante anche l’antica cucina la cui zona cottura, in muratura, si presenta rivestita di piastrelle invetriate bianche e nere.
 

Palazzo Grauso, scorcio della cucina – Ph. © Roberto Pierucci /Associazione GIA.D.A.

Da questo ambiente si accede alla loggia che in primavera è un tripudio di colore e profumi, grazie alle spalliere di glicini e di rigogliosi gelsomini. Sul fondo, una vasca semicircolare fa da specchio a una statua marmorea di Narciso, immancabile tocco di classica eleganza per una dimora in grado di offrire suggestive ambientazioni anche al Cinema, come avvenuto nel 2021 per il film “I fratelli De Filippo” di Sergio Rubini, con Giancarlo Giannini, e per la fiction “Il commissario Ricciardi”, con Lino Guanciale.
 

Palazzo Grauso, XIX secolo, scorcio della loggia – Ph. © Roberto Pierucci /Associazione GIA.D.A.

Domenica 5 marzo 2023 Palazzo Grauso – normalmente visitabile tutto l’anno su appuntamento per gruppi di minimo 15 persone -, sarĂ  protagonista di un’apertura straordinaria con visite guidate nei due seguenti turni: mattina: ore 10:30; pomeriggio: ore 16:00. La prenotazione, obbligatoria, va effettuata tramite messaggio whatsapp al numero di cellulare 333.4040.198 indicando il proprio nome e cognome e quello di eventuali accompagnatori. Non sono ammessi messaggi vocali. Si consiglia di arrivare non prima di 15 minuti dall’inizio del proprio turno. L’ingresso è riservato solo ai prenotati. Il contributo di partecipazione è di € 10.00 a persona. L’ingresso per i minori di 18 anni è gratuito.

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Palazzo Grauso, Marcianise (CE)
Via G. B. Novelli n. 5
Dove parcheggiare: varie soluzioni, tra cui:
Parcheggio1: lungo Via G.B. Novelli, all’altezza del civico n. 36, all’ingresso dell’Istituto Scolastico A. Calcara, pochi stalli disponibili. Distanza da Palazzo Grauso: 110 metri circa.
Parcheggio2: Piazza Onofro Buccini, nel piazzale antistante la Chiesa e il Convento di San Francesco (rif. Farmacia
Bernardo). Pochi stalli disponibili. Distanza da Palazzo Grauso: 240 metri.
Parcheggio3: lungo via Raffale Musone al civico 52 grande parcheggio comunale. Distanza da Palazzo Grauso: 400 metri circa.
Parcheggio4: piazza Principe di Napoli (rif. Ufficio Postale), grande parcheggio comunale. Distanza da Palazzo Grauso: 500 metri circa
Info: associazionegiada@yahoo.it

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