Vicino Cagliari nuraghi devastati da attività militari autorizzate: la denuncia di un deputato sardo

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Sardegna – Antico nuraghe – Ph. Cristiano Cani | CCBY2.0

di Redazione FdS

La denuncia risulta documentata con foto e video ed arriva da un deputato sardo dell’Unidos, Mauro Pili, ex governatore della Sardegna, che ieri mattina ha convocato una conferenza stampa a Cagliari per segnalare come nell’area militare del Poligono di Teaulada, nei pressi del capoluogo, alcuni nuraghi, le millenarie costruzioni in pietra fra i simboli più noti della stessa Sardegna, vengano utilizzati come postazioni di tiro, e come dei villaggi preistorici siano stati trasformati in parcheggio o parzialmente demoliti. Ha destato scalpore anche la segnalazione di bombe inesplose nella zona retrostante a Cala Zafferano, che da decenni è off limits per gli stessi militari e sulla quale è in azione il reggimento nucleare batteriologico e chimico (Nbc). Si tratta – ha detto Pili – di una “devastazione ambientale e archeologica che va assolutamente perseguita come reato penale”.

Quello di Pili non è il primo sopralluogo compiuto nella zona, ma stavolta pare che la devastazione sia arrivata ad un punto tale per cui nessuno può accedere in quegli stessi luoghi dove per decenni si sono svolte esercitazioni militari: la situazione risulterebbe pertanto diametralmente opposta a come descritta dal Ministero della Difesa, accusato da Pili di fare solo propaganda piuttosto che adottare dei reali provvedimenti necessari a porre riparo a questo stato di cose. Nelle immagini divulgate ieri si scorge persino un missile incastrato tra le pietre del nuraghe Maxinas.

La presenza in zona del reggimento nucleare batteriologico e chimico (Nbc) – argomenta Pili – lascia dedurre che la zona sia ad alto rischio e che in 50 anni, “mentre qui si giocava alla guerra”, non è stato rimosso alcun ordigno. Il politico accusa la Difesa di diffondere informazioni non rispondenti al vero quando comunica l’avvenuto inizio della bonifica. Infatti – rivela – dal 25 agosto ad oggi il reggimento Nbc ha creato solo un corridoio largo un metro e lungo un metro e mezzo per procedere ad alcuni prelievi di terreno in quell’area. Inoltre, stando alle dichiarazioni del comandante della base – riferisce Pili – la zona non sarebbe neppure sotto sequestro. Ad essere state sequestrate sarebbero solo delle armi in cui pare sia stata rilevata la presenza di torio. Premesso tutto questo, risulta ancora più assurdo che – sottolinea il deputato – le esercitazioni sono pronte a riprendere a partire dal 21 settembre prossimo. Intanto – conclude l’ex governatore sardo – continua questa ambigua commistione di ruoli fra chi inquina, chi rileva i danni e chi dovrebbe bonificare…cioè lo stesso Esercito…e non si capisce a chi spetti realmente il controllo su tutte queste operazioni.

 

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