Tradizioni di viaggio in Calabria. Una mostra a Napoli per raccontare percorsi, ingegno e operosità di una terra del Sud

Tropea

Dal prossimo 6 luglio al 6 settembre 2013, presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, si terrà la mostra “Tradizioni di viaggio in Calabria”. L’esposizione è nata dal progetto della Fondazione Napoli 99 “Napoli e la Calabria, un viaggio attraverso i secoli” e vede tra gli organizzatori la Biblioteca Nazionale di Napoli e gli assessorati alla cultura della Regione Calabria e della Regione Campania. E’ divisa in nove sezioni e propone altrettanti percorsi di viaggio diversi attraverso variegate tipologie di documenti: da una splendida veduta manoscritta di Tropea di Francesco Cassiano de Silva (v. sopra nella foto) ad altri disegni  contenuti nell’Atlante del Regno di Napoli dello stesso famoso disegnatore ed incisore spagnolo di grande suggestione estetica, a La vita e i miracoli di san Francesco di Paola con le rime di don Orazio Nardino Cosentino e 64 incisioni di Alessandro Baratta, e poi ancora testi rari, a volte unici del settecento e del seicento, manoscritti, testimonianze scritte di celebri viaggiatori, ma anche materiali che documentano il territorio, l’ingegno umano, l’operosità.

Nel corso dei secoli la Calabria è stata meta di viaggiatori di varie nazionalità, per cui la mostra documenta anche la visita di personaggi come Giacomo Casanova o Giuseppe Maria Galanti, passando per le testimonianze del Grand Tour che per alcuni di loro si è spinto fino in Calabria: ecco allora i resoconti di viaggio di  stranieri come François Lenormant, Richard de Saint-Non, Henri Swinburne, Duret de Tavel, o le impressioni di altri autori quali Norman Douglas, George Gissing o Guido Piovene che in epoche più recenti le hanno fissate in volumi di grande successo.

La mostra si inaugura sabato 6 luglio, alle ore 10.00, con gli interventi di Mirella Barracco, presidente della Fondazione “Napoli 99”, dell’assessore alla cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri e all’istruzione della Regione Campania, Caterina Miraglia, nonché di Mauro Giancaspro, direttore della biblioteca napoletana e precedentemente della Biblioteca Nazionale di Cosenza.

“Itinerari in mostra, itinerari di viaggio all’interno di storie che si susseguono nel tempo e nello spazio, ma che il tempo e lo spazio travalicano, sopravvivendo allo scorrere della storia, scavalcando i margini di confine di tempo e spazio. Nove diversi modi, scelti tra i tanti, per raccontare altrettante formule di viaggio nei luoghi, nel costume, nella natura, nella memoria, nelle tradizioni del lavoro di una regione. Nove itinerari che ripercorrono le strade montane e marine, i corsi dei fiumi, proprio come se fossero strade, le carte geografiche, i libri di viaggio, le testimonianze scritte, i racconti, gli epistolari, le cronache, attraversando la natura o l’agglomerato costruito dall’uomo. Viaggiatori non sono solo gli escursionisti che si muovono in carrozza, a piedi, in treno, perfino i bicicletta; sono anche quelli, che nel passarvi da nord a sud o da sud a nord, hanno lasciato la loro impronta e la loro memoria: da Alarico a Federico II; da Filippo III l’Ardito ai cavalieri diretti in Terra Santa; da Norman Douglas, a Guido Piovene, dagli emigranti ai turisti. E con loro viaggiano ricordi, tradizioni, storie, prodotti dell’agricoltura, dell’ingegno umano, dell’operosità; delle genti della Calabria. Nove storie diverse come nove diverse isole di uno stesso arcipelago; nove diverse esperienze espresse in altrettante nove sezioni di un’esposizione, tra le quali muoversi liberamente senza l’obbligo di una sequenza a tappe consecutive: ognuna di esse si propone di raccontare, quasi autonomamente, uno tra i tanti modi possibili di rivivere un’antica tradizione di viaggio. Si ritrovano così testimonianze dirette, documentazioni cartografiche, tradizioni artigianali, popolari e religiose; si rivisita la storia delle comunicazioni viarie e ferroviarie; si ritrovano i racconti della natura con i suoi itinerari botanici e naturalistici, della condizione della donna, della presenza delle devozioni e dei santi, dell’inventiva dell’uomo e del suo rapporto con una terra straordinaria. Si riscopre che una delle caratteristiche della Calabria è sempre stata quella di avere stimolato il viaggio in tutte le forme che l’uomo nel tempo ha saputo organizzare.”

Mauro Giancaspro

IL LUOGO

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