Timeless Matera. L’immortale bellezza della Città dei Sassi nei video di Saverio Galax e Micky Bitetto

 
Mater (madre), Matheria (materia), Me Terah (acqua pura), Matterah (carcere), Mata (cumulo di rocce), Mataia ole (tutta vuota): un caleidoscopio di etimologie chiamate in causa per decifrare il misterioso nome di uno dei luoghi più straordinari d’Italia se non del mondo: Matera, la città dei Sassi, patrimonio dell’Umanità UNESCO e Capitale Europea della Cultura 2019. Dalle grotte abitate da cacciatori del Paleolitico ai villaggi trincerati del Neolitico, dagli insediamenti delle Età dei Metalli al probabile centro magno-greco che avrebbe accolto profughi delle città costiere di Metaponto e Eraclea, dal medioevo bizantino e normanno ai palazzi dell’Ottocento, certo la storia di Matera attraversa i millenni senza soluzione di continuità e, come una macchina del tempo, catapulta il visitatore in un viaggio attraverso le epoche. Affacciata sulla profonda fossa naturale, la Gravina, che delimita i due antichi rioni della città – il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso – Matera oggi si mostra allo sguardo con i suoi originali ed antichi aggregati di case scavate nella calcarenite, perpetuando il suo fascino di luogo “dall’aspetto curiosissimo”, come ebbe a definirla nel ‘600 lo storico Giovanni Battista Pacichelli, una città che “con artificio, e sulla pietra nativa e asciutta”, fa sì che “le chiese seggano sopra le case e quelle pendono sotto a queste, confondendo i vivi e morti la stanza”, e quando calano le ombre della sera le lucerne accese “la fan parere un cielo stellato”. Una nobiltà antica e una bellezza che in tanti hanno definito dolente o viceversa, come Giovanni Pascoli, sorridente, ma d’un sorriso intravisto “attraverso un velo di poesia e di malinconia”: così la vediamo nei due video che seguono. D’uno struggente e malinconico fascino accentuato dalla pioggia di primavera, in quello realizzato da Saverio Galax (in alto); in un ridente nitore estivo striato d’ombre in quello di Nicky Bitetto. Consigliamo di regolare la visione di entrambi i video a 720 0 1080p HD [a cura di Redazione FdS].

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