Presentato a Cosenza il volume di Rosario Branda ‘Vini di Calabria’

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di Redazione FdS

Presentato presso la Sala Nova della Provincia di Cosenza il volume “Vini di Calabria. Storie (minime) di uomini, donne, luoghi e uve” di Rosario Branda, Direttore di Confindustria Cosenza e del Consorzio Assapori, Accademico della Cucina Italiana, appassionato di enogastronomia.

Edito da Rubbettino, il volume si svolge attraverso un racconto originale della Calabria fatto intorno al vino, ai vignaioli, all’evoluzione dell’enologia, al rapporto stretto tra produttori e territorio. Una storia frutto di tante storie che si intrecciano in maniera naturale nelle pagine che presentano ben 114 diversi vini di Calabria, dalle quali emergono, splendidi, i vitigni autoctoni meritevoli di ancora maggiori riconoscimenti. Un differente angolo visuale attraverso il quale imparare a conoscere ed apprezzare una regione che ha voglia di riscatto guardando in maniera orgogliosa e consapevole nel meglio della propria tradizione millenaria. Una visione d’assieme di un sistema meritevole di essere conosciuto per qualità, eccellenza della produzione, varietà e completezza di offerta.

Alla presentazione del volume, in un salone stracolmo di tanti partecipanti, sono intervenuti, oltre all’autore, l’editore Florindo Rubbettino, il direttore de “Il Quotidiano della Calabria” Matteo Cosenza, l’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra, il presidente della provincia di cosenza on. Mario Oliverio, ha moderato il giornalista Francesco Dinapoli.

«E’ un volume che non può mancare in biblioteca Vini di Calabria di Sarino Branda – ha sottolineato il presidente della provincia di Cosenza Mario Oliverioperché non solo racconta il patrimonio rappresentato dai nostri vini di Calabria, la qualità espressa, le caratteristiche proprie, ma introduce in un mondo affascinante, complesso, in cui più elementi si intrecciano. Un mondo che è sostenuto da una interessante e significativa storia, che aspettava di essere narrata e quindi conosciuta. la storia, nelle pagine del libro, è declinata al plurale: le storie, come afferma l’autore, sono quelle di uomini, di donne, di luoghi e di uve. Casi di unione indissolubile, felice ed aperta al futuro».

La Provincia di Cosenza, impegnata nella valorizzazione del settore della produzione del vino, al punto tale da aver istituito l’Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza, che ospita la produzione enologica di tutta la regione «ha individuato nel volume di Sarino Branda – ha concluso il presidente Oliverio – uno strumento utile per la promozione del comparto. tra le pubblicazioni già esistenti, infatti, mancava una che desse una visione d’assieme della produzione vitivinicola regionale».

Per l’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra il libro di Branda è «una carta d’identità del territorio, una presa di coscienza del patrimonio che la Calabria ha in tema di vitivinicoltura, di ricchezza di esperienze positive che potrebbero dare valore aggiunto alla nostra terra. è necessario che ci sia sempre maggiore sinergia istituzionale, indirizzata alla valorizzazione delle eccellenze e delle tante piccole realtà che compongono il nostro patrimonio agroindustriale».

Per il direttore de “Il Quotidiano della Calabria” Matteo Cosenza, che da oltre due anni ospita le recensioni di vini calabresi di Rosario Branda ogni venerdì sul giornale «lo sguardo d’assieme che viene fuori dalle pagine del libro è una foto nitida e completa di quanto i calabresi di buona volontà e di passione genuina abbiano fatto e stiano facendo da qualche anno per valorizzare la loro terra onorando il dio per eccellenza, quello che ci regala un bel bicchiere di rosso o di bianco che soddisfa i nostri cinque sensi e ci rende felici, specie se lo beviamo in compagnia. è più di una guida. In uno spazio contenuto, Branda riesce sempre a mettere insieme storia, antropologia, territorio e tecnica. Chiude con poche righe, inappuntabili e sempre inebrianti, dedicate a quello che c’è nel bicchiere».

L’editore Florindo Rubbettino ha parlato di un libro originale. «Non è solo un saggio, non è solo una guida, non sono solo le note di un viaggiatore, ma un po’ tutte queste cose insieme. Un racconto che esalta il rapporto meraviglioso tra territorio e vini, che celebra la bellezza in sé delle vigne e dei nostri paesaggi». Ha anticipato che nelle prossime settimane il volume sarà presentato anche in altri territori.

«Mi piace definirlo una storia fatta di tante storie – ha esordito l’autore di “Vini di calabria” Rosario Brandada cui emerge una Calabria positiva. Poche cose sanno identificarsi in un territorio come il vino. Cultura, tradizioni, costumi, storia diventano un tutt’uno e, sorso dopo sorso, si aprono al racconto per chi è pronto ad ascoltare ed a meditare, magari socchiudendo gli occhi. Una narrazione sempre diversa, secondo la sensibilità di ognuno, i luoghi, i cibi in abbinamento, gli orari, le stagioni, il tempo. Di questo sono testimoni i vini di Calabria, insieme all’impegno faticoso del contadino, alla passione del viticultore, alla mano attenta dell’enologo ed alle cure premurose in cantina fino al momento della maturazione. La riscoperta e la valorizzazione dei vitigni autoctoni può garantire all’enologia calabrese grandi soddisfazioni ed il raggiungimento di traguardi internazionali altrimenti non immaginabili. Nel mercato globale vince chi riesce ad offrire qualcosa di diverso, meglio se è unico ed inimitabile. Ecco perché i viticultori calabresi debbono continuare in questo sforzo con sempre maggiore convinzione, pur se necessitano di stimoli e sostegni adeguati.»

Il volume presentato ha ispirato il maestro cosentino di fama internazionale, Pierluigi Morimanno, a realizzare l’opera in vetro, scolpita a mano con punte di diamante, dal titolo “Autòchton”, che è stata consegnata dal fratello dell’artista, Enrico, ad inizio incontro. La serata è seguita con un brindisi con i vini di molte delle 52 cantine calabresi raccontate nel libro, serviti dai sommelier dell’Ais e con la degustazione di prelibatezze preparate con cura dagli chef del consorzio della ristorazione calabrese Assapori.

Hanno presenziato alla manifestazione, tra gli altri, il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, il questore Alfredo Anzalone, l’assessore provinciale al turismo Pietro Lecce, il presidente provinciale dell’ordine degli avvocati Oreste Morcavallo, per Confindustria Cosenza il presidente Natale Mazzuca, il vice Fortunato Amarelli, la presidente dei giovani industriali Marella Burza, per Ance Cosenza il presidente giovan battista perciaccante ed il presidente dei giovani enzo lapietra, il presidente di unionfidi calabria renato pastore, il consigliere della Banca Popolare di Bari Raffaele De Rango, il membro di giunta della Cia di Cosenza Franco Mazzei, il presidente del Circolo della Stampa di Cosenza Gregorio Corigliano, la presidente dell’Asit Rachele Celebre, il presidente dell’Ais regionale Gennaro Convertini, la presidente del Consorzio Assapori Concetta Greco, il delegato dell’Accademia della Cucina Italiana Francesco Menichini, tanti imprenditori, ristoratori, dirigenti scolastici, produttori di vino.

 

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