Per la Calabria selvaggia: individuati a Liverpool 109 disegni inediti di Edward Lear

Lo studioso Raffaele Gaetano sullo sfondo di un autoritratto del pittore vittoriano Edward Lear

Lo studioso Raffaele Gaetano con la sua opera sullo sfondo di un autoritratto del pittore vittoriano Edward Lear

Lo studioso Raffaele Gaetano ha individuato gli inediti del noto pittore vittoriano – autore di un celebre diario di viaggio in Calabria – in un fondo della Central Library di Liverpool, pubblicandoli in un volume a tiratura limitata

di Redazione FdS

Il pittore e scrittore vittoriano Edward Lear, che amò l’Italia al punto di scegliere di trascorrervi lunghi periodi e di morirvi (visse, morì ed è sepolto a Sanremo), è autore di uno dei diari di viaggio più belli tra quelli dedicati alla Calabria da viaggiatori stranieri; si tratta di “Journals of a landscape painter in Southern Calabria” pubblicato nel 1852 a Londra per l’editore Richard Bentley. Il viaggio si svolse dal 25 luglio al 5 settembre 1847 e fu compiuto a piedi: una scelta che lo stesso Lear considerò necessaria per poter fare “sempre ciò che ci piace, ammirare o fermarci per disegnare, senza alcuna regola precisa” come scrive nello stesso diario. In quell’anno aveva pianificato di visitare l’intera Calabria partendo dall’estrema punta della regione, ma i moti rivoluzionari di Reggio Calabria costrinsero Lear, alla fine di agosto dello stesso anno, ad interrompere suo malgrado quel viaggio che comunque lo portò attraverso una serie di borghi collinari e costieri che descrisse in modo fresco e vivace e ritrasse con grande suggestione, come si può vedere nei disegni originali pubblicati insieme al diario. Dopo anni di indifferenza verso un personaggio e un’opera autenticamente interessati alla realtà di una terra plurimillenaria, negli ultimi anni la Calabria – grazie soprattutto all’iniziativa di studiosi appassionati – va felicemente riscoprendo la figura di Edward Lear: dalla nascita del Sentiero dell’Inglese, un itinerario nel Parco Nazionale d’Aspromonte ispirato a quello di Lear, al volume di Giuseppe F. Macrì dedicato ad alcuni disegni inediti provenienti dalla Biblioteca dell’Università di Harvard, a quello di Anna Rita Mazzitelli e Saverio Verduci intitolato “Edward Lear tra Motta San Giovanni e la Bovesia. La storia del Grand Tour nella Calabria Meridionale, alla quadrilogia che lo studioso lametino Raffaele Gaetano ha deciso di dedicare al rapporto tra Lear e la Calabria, inaugurandola con il libro “Senza ombre di cerimonie. Sull’ospitalità nei «Diari di viaggio in Calabria» di Edward Lear” (Pellegrini editore) e proseguendola con “Per la Calabria selvaggia”, il volume dalla magnifica veste editoriale, pubblicato di recente dall’editore reggino Iiriti, del quale vogliamo parlarvi.
 

Edward Lear, Veduta di Reggio Calabria e dello Stretto di Messina, 1852 - Tate Gallery, Londra

Edward Lear, Veduta di Reggio Calabria e dello Stretto di Messina, 1852 – Tate, Londra

“Per la Calabria selvaggia” è il frutto di un’operazione culturale e ”conoscitiva” voluta dalla Regione Calabria intorno alla figura di Edward Lear, quindi si tratta di un’edizione fuori commercio rivolta principalmente agli studiosi. Il volume, pubblicato nell’ambito del bando regionale basato su risorse messe a disposizione dalla Comunità Europea e vinto dal Comune di Motta San Giovanni (Reggio Calabria), è destinato a diventare uno spartiacque nella conoscenza del grande paesaggista e diarista inglese in Italia poiché porta alla luce per la prima volta ben 109 suoi disegni di soggetto calabrese realizzati durante il celebre tour e ritrovati da Raffaele Gaetano in un fondo della Central Library di Liverpool. L’opera, di grande formato, numerata e firmata in ogni esemplare, riccamente illustrata, si articola in tre sezioni: un vasto saggio introduttivo, i 109 disegni inediti, un’accurata biografia dell’artista con la bibliografia di riferimento. Il bando pubblico che ne ha consentito la pubblicazione ha previsto anche l’esposizione dei disegni riscoperti che ne sono l’oggetto: le 109 tavole opportunamente ingrandite, sono infatti in esposizione all’Antiquarium di Motta San Giovanni.
 

Copertina del volume di Raffaele Gaetano Per la Calabria Selvaggi

Per la Calabria selvaggia: copertina del volume di Raffaele Gaetano 

Le opere di Lear pubblicate nel volume di Raffaele Gaetano fanno parte di una raccolta della Liverpool Central Library contenente poco più di 300 disegni, la maggior parte dei quali (300) sono riferibili agli anni di Lear in Italia. Essi sono rilegati in sette volumi di grandi dimensioni che combinano i disegni con litografie che Lear realizzò delle stesse scene e altro materiale. Tali volumi sono appartenuti a Lord Northbrook, uno degli amici di Lear che nel 1888, anno della morte dell’artista, si affidò all’amico Richard Williams per progettarli e montarli. Quando Northbrook era stato ospite di Lear a Sanremo nell’aprile del 1886, aveva infatti ricevuto da lui diverse centinaia di disegni e schizzi, gli stessi che poi fece rilegare per rendere omaggio all’amico. Non è dato conoscere le vicende successive di tali volumi, approdati molto più tardi alla biblioteca di Liverpool grazie a un acquisto effettuato nel 1943 presso un commerciante londinese. Il volume di Raffaele Gaetano costituisce una novità assoluta perché i disegni di Lear facenti parte della menzionata raccolta britannica non sono ancora stati digitalizzati e quindi non sono disponibili on line per il grande pubblico. Tra le varie località calabresi identificabili negli schizzi e nei disegni della collezione ritroviamo città e borghi come Reggio Calabria, Pentedattilo, Condofuri, Bova, Palizzi, Sant’Agata di Bianco, San Luca, Bovalino, Gerace, Stilo, Palmi, Scilla e Roccella Jonica.

“Mettendo a disposizione del lettore questa pinacoteca tra le dita – ha dichiarato Raffaele Gaetano – ho inteso mostrare come la conoscenza del passato non sia un privilegio”. Recentemente l’intero progetto è stato presentato alla presenza dell’autore dell’opera, del vice presidente della Regione Calabria, Giuseppina Princi, del sindaco di Motta San Giovanni, Giovanni Verduci, dell’assessore alla cultura Enza Mallamaci e dell’editore Iiriti.

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