FAMEDISUD Friends | Soggetti Vari

Questa sezione di FAME DI SUD è dedicata al gruppo più eterogeneo dei nostri FAMEDISUD Friends, in quanto contempla soggetti che a diverso titolo operano sulla scena civile agendo con rilevante impegno nei campi della promozione e valorizzazione della cultura e del territorio e in quelli della tutela del paesaggio e dell’ambiente.

Amarelli-logo-Studio-Consenso-300x139Amarelli è l’azienda leader mondiale nell’ambito della lavorazione e della vendita della liquirizia, con sede a Rossano Calabro (Cosenza). Antichi documenti attestano che già intorno al 1500 la famiglia Amarelli commercializzava i rami sotterranei di una pianta che cresceva in abbondanza nei suoi latifondi: la liquirizia, dall’allettante nome scientifico di glycyrrhiza glabra, cioè radice dolce. Nel 1731, per valorizzare al massimo l’impiego di questo prodotto tipico della costa ionica, gli Amarelli fondano un impianto proto-industriale, detto “concio”, per l’estrazione del succo delle radici di questa benefica pianta. Nascono così le liquirizie, nere, brillanti, seducenti, gioia dei bambini, ma anche, soprattutto, di adulti che amano i piaceri di una vita sana e naturale. Dopo tre secoli la Amarelli – che fa parte dell’associazione “Les Hénokiens” formata dalle aziende familiari e bicentenarie di tutto il mondo – produce ancora, con metodi esclusivi, liquirizia di altissima qualità: pura, gommosa e confettata o sotto forma di delicato aroma per cioccolato, grappa e liquori. Le confezioni, che riproducono raffinate immagini tratte dagli archivi della Casa, sono apprezzate in Italia e all’estero, simbolo di perfetta sintesi tra tecnologia avanzata e tradizione artigianale. Per raccontare questa storia davvero unica, la famiglia ha aperto, nell’antico palazzo sede dell’azienda, il Museo della Liquirizia “ Giorgio Amarelli” che ha ottenuto, nel novembre 2001, il “Premio Guggenheim Impresa e Cultura – Premio Speciale Il Sole 24 ore”. Visitandolo si può scoprire, fra oggetti del passato ed etichette d’epoca, un’esperienza di vita e di lavoro che si prolunga nel tempo sapendosi adeguare al suo divenire. Nell’Aprile 2004 le Poste Italiane hanno dedicato al Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli un francobollo della serie tematica “Il patrimonio artistico e culturale italiano” emesso in 3.500.000 di esemplari.

Blackshape1Blackshape Aircraft è un’azienda pugliese di produzione aeronautica per usi civili, con sede a Monopoli (Bari), dove opera all’interno del Distretto Aerospaziale Pugliese. Produce aeromobili ultraleggeri da turismo realizzati interamente in fibra di carbonio. Fondata nel 2009 dall’ingegnere Luciano Belviso e dall’avvocato Angelo Petrosillo (entrambi sotto i trent’anni), usufruendo di un piccolo prestito messo a disposizione dalle Regione Puglia all’interno di un programma di incentivi al cosiddetto ‘rientro dei cervelli’ (Principi attivi), si è trasformata nel 2010 in società per azioni, con l’ingresso, nel capitale sociale, di Angelo Pertosa, proprietario della Mermec, impresa pugliese specializzata in sistemi di sicurezza per la misura e il monitoraggio della rete infrastrutturale ferroviaria. Nel 2011 Blackshape è diventata la quinta azienda aeronautica italiana per capitalizzazione, mentre lo stabilimento di Monopoli rappresenta il secondo investimento del Distretto Aeronautico Pugliese, dopo lo stabilimento Boeing dell’Alenia a Grottaglie. L’azienda ha quindi iniziato la produzione del primo modello di aereo, il Blackshape Prime, un ultraleggero da diporto dotato di motore Rotax 912, che ha riscosso grande successo internazionale. Definito dalla stampa la Ferrari dei cieli, il velivolo si è attestato quale aereo più veloce della sua categoria oltre che miglior ultraleggero del mondo nel 2013. In controtendenza con l’attuale assetto occupazionale italiano, Blackshape ha visto progressivamente accrescere il personale assunto, passando dai 12 dipendenti del 2011 ai 70 del 2013.

1377635322-61972BIMF (Bari International Music Festival) è una delle realtà più interessanti della scena musicale pugliese e nazionale. Fondato a Bari nel 2012 dal pianista Fernando Altamura (direttore esecutivo) e dalla giornalista Stefania Gianfrancesco (direttore amministrativo), con la direzione artistica del pianista australiano David Fung, è un festival di musica da camera che si avvale della partecipazione di alcuni dei giovani solisti più talentuosi fra quelli che calcano i palcoscenici internazionali. Programmi di grande raffinatezza e brillanti esecuzioni in suggestivi contesti sono le prerogative che ne hanno decretato l’enorme successo presso un pubblico fra i più eterogenei. Lezioni di musica solistica e da camera con docenti di grande prestigio, un laboratorio per piccoli musicisti, un programma speciale di perfezionamento per chi suona strumenti ad arco, sono infine le attività didattiche offerte dall’Accademia del BIMF; queste vanno ad integrare il cartellone concertistico che si articola nell’arco di circa dieci giorni durante i quali si crea un vero e proprio sodalizio fra pubblico e artisti che – nel periodo del Festival –  oltre a fare musica hanno la possibilità di vivere la realtà del territorio pugliese attraverso l’ospitalità volontariamente garantita da privati cittadini.

Foto-BongiovanniPasqualino Bongiovanni è nato nel 1971 a Lamezia Terme (Catanzaro), città della Calabria situata nel cuore del Mediterraneo, tra il blu del Golfo di Sant’Eufemia e il verde delle montagne circostanti. Fin da piccolo si è avvicinato alla musica e alla letteratura dedicandosi con passione allo studio della chitarra e vivendo il fascino della poesia. Ha conseguito il diploma in chitarra classica presso il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia e si è laureato in Lettere all’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Insegna Materie Letterarie e tiene corsi di chitarra classica. Come musicologo ha partecipato a convegni e scritto su importanti riviste specializzate. Ha collaborato con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana alla redazione del Dizionario Biografico Degli Italiani. In ambito poetico ha pubblicato la sua opera prima dal titolo “A sud delle cose” (Roma, 2006), una raccolta che vanta la presentazione di Mario Rigoni Stern, uno dei maggiori scrittori italiani del Novecento, e la prefazione di Dante Maffia, poeta e narratore di fama internazionale. Per le sue poesie ha ricevuto numerosi premi ed il suo volume è stato presentato con successo in diverse città italiane. Più volte accostato, per certe sue intonazioni, ai grandi della letteratura italiana (Gatto, Sinisgalli, Quasimodo, Pavese), ed in particolare a quei “meridionalisti” (Scotellaro, Costabile) che hanno cantato in toni realistici il Sud dell’Italia, con i suoi problemi da sempre irrisolti e le sue innumerevoli contraddizioni, Bongiovanni possiede tuttavia, secondo molti, un sentire e un dire che sono intimamente e socialmente suoi e che attraverso il ritmo, la musica, nulla lasciano alla verbosità delle parole. Egli si affida invece ad un linguaggio preciso, stringato, che puntualmente esalta il pensiero che governa la stessa scrittura poetica conferendo ai suoi versi un respiro universale che gli consente di travalicare il contesto culturale dal quale lo stesso poeta ha preso le mosse.

56CUBE_LOGO56CUBE è un venture incubator di start-up nel settore IT che nasce all’interno della milanese Digital Magics con l’obiettivo di localizzare e riproporre al Sud Italia lo stesso modello innovativo. La sua sede è, infatti, a Fisciano, nei pressi dell’Università degli studi di Salerno, con cui vanta una stretta collaborazione, condividendo ricercatori, risorse e laboratori. 56CUBE affianca, durante la fase di start-up, i creatori ed i talenti del territorio, in possesso di una business idea innovativa ed originale nel campo Internet e Media, investendo il proprio know-how per lanciare nuove iniziative sul mercato e rendere minimo il rischio di insuccesso. La scelta di creare la sinergia con l’Università degli Studi di Salerno, in particolare, offre un ulteriore valore aggiunto offerto dalla 56CUBE nel promuovere l’imprenditorialità, avendo a disposizione competenze e conoscenze tipiche delle università e dei ricercatori.

U. D'Aniello«Atmosfera, eleganza, stile, emozione, mistero…questi sono gli elementi che cerco di convogliare nel mio lavoro». E’ questo il pensiero con cui Umberto D’Aniello, uno dei fotografi e videomaker di maggiore talento attivi nel Sud Italia, ama riassumere la filosofia del suo lavoro, che si nutre di arte e passione per la propria terra. L’isola di Capri, luogo magico di cui è originario, è uno dei suoi soggetti privilegiati ma, per certi versi, anche uno dei più difficili da trattare data la più che centenaria  ‘esposizione’ del luogo all’attenzione di fotografi d’ogni sorta. Eppure D’Aniello è riuscito a rinnovarne l’immagine come pochi, limitandosi a ricercarne l’essenza più autentica, spogliando cioè l’isola dagli stereotipi costruiti intorno ad essa dal turismo di massa. Determinante per la sua formazione è stato lo studio dei lavori di grandi autori come Cartier-Bresson, Doisneau e Boubat, così come l’incontro personale con maestri come Franco Fontana ed Eikoh Hosoe. Numerose le sue mostre personali internazionali quali “Amada Havana” al Museo di Brescia, “Visione di un’isola” alla galleria Hartman di Monaco di Baviera, “Vision of Italy” e “Sea” a Katonah (NY)  e  “Capri” a Dusseldorf. Sue opere sono presenti in collettiva presso la Gallery 27 di Londra. Ha pubblicato due libri fotografici rispettivamente per il prestigioso editore tedesco Prestel e per La Conchiglia di Capri, mentre numerosi altri volumi ospitano sue immagini.

dreaming southDreamingsouth è un web format ideato da Giovanni Filareti, che porta in viaggio nel Sud Italia giovani creativi provenienti da tutto il mondo per una settimana: blogger, fotografi e videomaker con lo scopo di raccontare il territorio attraverso contenuti multimediali, con una prospettiva giovane e poco formale. Lo stile è “live like local”, cioè vivere l’esperienza del viaggio a stretto contatto con la gente del posto, scoprire le tradizioni e degustare i prodotti del territorio. Il pilot si è svolto nel 2012 a Cariati, in Calabria, terra di accoglienza e di antica tradizione; la Magna Grecia scelta per un ritorno dalla tradizione al futuro con un approccio innovativo nella comunicazione. Un connubio, quello con la Magna Grecia, che si è riproposto anche nell’edizione 2013 con un viaggio alla scoperta della Sibaritide.

LOGO_FAVELLA_LABFavellaLab è un incubatore di idee finalizzato ad inventare (e successivamente a condividere) nuove modalità di viaggio affinché tutte le persone del mondo siano libere di viaggiare, conoscere, rapportarsi con culture diverse e vivere nuove esperienze scavalcando i limiti economici che ci impediscono di viaggiare liberamente. Dal 18 al 26 Luglio 2014 si è svolta presso Borgo Favella (Cosenza) la prima edizione del laboratorio creativo che avrà una cadenza annuale. Otto creativi che hanno dato prova sul web di essere un punto di stimolo creativo, di viaggio e di innovazione vengono invitati al Favella Lab, e gli vengono messi a disposizione strumenti, mezzi e professionisti per una cifra totale di 50.000 dollari. La finalità è quella di realizzare un video a testa che abbia il tema: “Liberi di…”. Favella Lab si svolge in Italia, in una villa del ‘600, sede principale dell’azienda Favella (sponsor principale del progetto). E’ stata scelta questa location per sviluppare il progetto in un’idilliaca cornice bucolica. Alcuni dei progetti che scaturiscono dalle idee dei creativi hanno sviluppi che continuano nei mesi successivi alla durata del laboratorio creativo, dando vita a degli spin off.

confermatogrande2ILoveSudit è progetto di marketing territoriale, il cui scopo è promuovere il territorio mediante una comunicazione che valorizzi la Calabria nella sua interezza e porti alla reale conoscenza della regione. Le eccellenze delle realtà imprenditoriali calabresi perdono la loro qualità commerciale ed assumono un valore identitario marchiandosi con il brand “ILoveSudit”. Una dichiarazione d’amore e d’intenti perseguita da “Quelli di ILoveSudit”, che stanno sradicando i luoghi comuni, quelli che frenano lo sviluppo della Calabria, decidendo di affiancare la comunicazione istituzionale, assumendosi l’onere e l’onore di portare alto il nome della regione. Tra gli obiettivi prefissati a breve termine, il raggiungimento di maggiori consensi, che non si limitino al territorio Calabria, ma raggiungano l’intero Sud del Bel Paese.

IRIAE LOGO SMALLIRIAE (International Research Institute for Archaeology and Ethnology) è un giovane istituto con sede a Napoli, nato a novembre 2012 ma che conta sull’esperienza decennale dei suoi membri. La sua vuole essere una vera e propria rivoluzione nella concezione e nella realizzazione della ricerca archeologica ed etnologica. La realizzazione delle sue spedizione internazionali, dall’all’alto valore scientifico, si impegnano ad essere anche trampolino di lancio per lo sviluppo economico-sociale delle realtà ospitanti. La sensibilizzazione verso i temi trattati viene incrementata da un’attenta attività di comunicazione basata su una divulgazione adeguata, scientificametne valida ma adatta a tutti, avvincente ed emozionante. L’IRIAE realizza le sue spedizioni attraverso donazioni e sponsorizzazioni da parte di privati come aziende e società, ma anche e soprattutto filantropi, mecenati e fondazioni. Infine l’IRIAE si propone di creare nuove possibilità di lavoro per coloro che hanno dedicato la vita allo studio di queste affascinanti materie, oltre a presentare approfonditi programmi di formazione per i giovani laureati e per i professionisti che desiderano specializzarsi in particolari settori. La partecipazione all’attività dell’IRIAE è possibile attraverso un membership annuale. E’ possibile iscriversi attraverso il suo sito scegliendo la propria categoria di appartenenza. Si possono seguire le attività dell’Istituto anche sulle due pagine facebook (in italiano ed inglese) dedicate.

TurchiniI Turchini è uno degli ensemble di musica antica più famosi del mondo. Fondato dal barese Antonio Florio, violoncellista e direttore d’orchestra, il gruppo ha sede a Napoli e da 25 anni si occupa di riscoprire le opere di compositori della grande Scuola Musicale Napoletana, in modo particolare dell’epoca barocca. Il nome si ispira a quello dell’omonima chiesa di Napoli e dell’annesso Conservatorio (già luogo di formazione di grandi musicisti ed oggi non più esistente), una delle cui particolarità era il colore turchino delle bluse indossate dai bambini dell’istituto. Ricerca musicologica, diffusione ed alta formazione sono gli ambiti nei quali i Turchini e Florio impegnano da anni le loro migliori energie allo scopo di ridare voce a grandi compositori appartenuti a quella scuola che da Napoli ha dettato legge per secoli in tutta Europa in materia di musica. La meritevole opera dei Turchini, soprattutto quella più facilmente fruibile dal grande pubblico, si è concretamente tradotta in progetti discografici e teatrali pluripremiati, realizzati in collaborazione con musicisti di prestigio internazionale e giovani talenti emergenti, nonchè in un’attività concertistica che da sempre tocca i più grandi teatri e le principali sale da concerto del mondo.

MONTESANTOSAS-LOGOjpgLenin Montesanto Comunicazione e Lobbiyng sas è una delle prime società in Calabria ad includere, nel proprio statuto, l’attività professionale del lobbying e del public affair. Ne è amministratore unico Lenin Montesanto che, astenendosi ex lege dalla precedente professione di avvocato, l’ha costituita nel 2008 insieme ad un gruppo di professionisti euro-mediterranei: l’avv. Cristina Smurra, l’ingegnere Eugenio Serpa, il funzionario diplomatico Giovanni Donato. Nativo di Crotone (classe 1975), Lenin Montesanto è iscritto agli ordini degli avvocati di Rossano (Cs), dei giornalisti della Calabria ed all’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica ed Istituzionale. Dopo la formazione classica, ha proseguito gli studi universitari in Italia (Roma, La Sapienza) ed in Francia, compiendo diversi soggiorni di studio e lavoro all’estero. Compiuta un’esperienza come consulente esterno dell’assessorato al turismo e spettacolo del Comune di Cariati (Cs), si è laureato in Giurisprudenza nel 2000 (con una tesi in diritto costituzionale comparato sul principio di laicità in Francia, nata e redatta a Parigi, frequentando l’Assemblea Nazionale) ed ha iniziato la sua carriera professionale nel mondo della comunicazione a Milano. Preservando una spiccata propensione al viaggio ed alla formazione continua, oggi vive a Rossano (Cosenza) ed opera nella Sibaritide e nel crotonese. Dal 1997 cura la comunicazione sociale e l’immagine dell’associazione europea “Otto Torri sullo Jonio”. E’ stato referente per la comunicazione in Calabria dell’On. Gianni Pittella, già relatore generale del bilancio UE nel 2006 e attuale primo vice presidente del Parlamento Europeo; responsabile della comunicazione per il COTAJ (Consorzio Operatori Turistici Alto Jonio); capo ufficio stampa unitario (unico esperimento del genere in Calabria) dei gruppi di opposizione in seno al consiglio comunale di Rossano (Cs) dal 2006 al 2010; redattore capo del portale del turismo della Regione Calabria; direttore della comunicazione della Fondazione “Italia Domani”, responsabile della comunicazione per la programmazione turistica e culturale “Essere a Soveria” nel Comune di Soveria Mannelli e del Master in Intelligence, “Francesco Cossiga”, organizzato presso l’Università della Calabria.

liuteria De BonisLa Liuteria De Bonis di Bisignano (Cosenza), come rivela alla pag. 76 il Dictionnaire Universel des Luthiers di Renè Vannes-Bruxelles 1951,2a edizione, è una dinastia di liutai attiva almeno dalla fine del ’700: intere generazioni di costruttori di eccellenti strumenti a corda come mandolini, violini, chitarre battenti a chitarre classiche da concerto. Ad aprire l’elenco è Vincenzo De Bonis I (1780-1850) mentre oggi la famiglia e l’azienda sono rappresentate da Rosalba De Bonis nipote del celebre maestro Vincenzo De Bonis. Per mancanza di documenti non è purtroppo possibile premettere i liutai De Bonis dei secoli anteriori che si tramandarono l’arte della liuteria di generazione in generazione. La dinastia opera da sempre nell’antica bottega d’arte del rione Giudecca di Bisignano. La tradizione artistica di famiglia nel corso dei secoli si è sviluppata fino a raggiungere con i due fratelli Nicola e Vincenzo i più elevati livelli di perfezione e di stile riconosciuti ed apprezzati dai più autorevoli rappresentanti della Liuteria classica e moderna in Italia ed all’estero. Durante la loro attività la bottega-laboratorio dei De Bonis è da sempre meta di appassionati, curiosi e artisti di ogni genere che vi si recano per ammirare i magnifici strumenti che, quasi per magia, econo dalle mani dei maestri e per conoscere la loro vicenda umana ed artistica. Rosalba attuale erede di questa tradizione ha iniziato a interessarsi della liutera nel 1999 seguendo con passione lo zio Vincenzo  nelle varie fasi costruttive e in seguito ha deciso di frequentare la Scuola Internazionale di Liuteria “A.Stradivari” di Cremona. Terminati gli studi  ha però deciso di rientrare nella bottega storica dove ha avuto inizio la liuteria bisignanese, tramandata da padre in figlio per quattrocento anni, ma ha abbandonato le tecniche acquisite  perchè incompatibili con il prezioso e antico metodo De Bonis  che Rosalba utilizza e ripropone ancora oggi.

mirco maglioccaCosimo Mirco Magliocca, pugliese, è uno dei più stimati fotografi europei di teatro, ma la sua ricerca espressiva non si ferma alle tavole del palcoscenico esprimendosi anche nel ritratto e nella interpretazione del paesaggio urbano e naturale; del resto, come egli stesso afferma, “tutto è teatro e il teatro è dappertutto”. Vive a Parigi dove lavora come fotografo ufficiale della Comédie-Francaise oltre a intrattenere un frequente rapporto con l’Opéra National de Paris, ma al tempo stesso è ormai una presenza discreta e ricercata su alcuni dei palcoscenici più prestigiosi del mondo; nella sua Puglia ha lavorato in diverse occasioni per il Teatro Petruzzelli di Bari. Lavorare con la fotografia è stata per Mirco la concretizzazione di una passione che lo anima fin dall’adolescenza e che ha finito con il talento, il tempo e lo studio col trasformarsi in una vera e propria arte della quale il pubblico ha occasione di fruire in occasione delle mostre che Mirco allestisce in Italia e all’estero.

Nicola MuscatielloNicola Muscatiello, fotografo pugliese di Manfredonia, ha ereditato la passione per la propria arte da suo padre. All’età di 6 anni si è trasferito in Francia, a Strasburgo, dove ha frequentato il liceo e lavorato facendo vari mestieri, ma non ha mai trascurato la fotografia passando molte ore in camera oscura con suo padre. A 21 anni ha deciso di girare il mondo. I viaggi lo hanno condotto in Australia, dove è rimasto per 4 anni, in Africa, in America, nelle Isole Fiji, in Tasmania. Nel 1977, tornato in Francia, ha aperto un negozio di antiquariato ma la fotografia ha iniziato ad occupare una parte sempre più rilevante nella sua vita. Da qui l’acquisto di tutte le attrezzature e la frequenza di numerosi corsi. Non sono mancati in questo periodo, i contatti con grandi fotografi e ritrattisti francesi, con cui Nicola Muscatiello ha affinato le tecniche e lo stile. Nel 1980 ha deciso di ritornare a Manfredonia dove si è stabilito e vive attualmente. Ha quindi iniziato nella sua città l’attività professionale dimostrandosi da subito un innovatore, grazie alle preziose esperienze maturate in Francia. Diversi sono stati gli articoli a lui dedicati da riviste specializzate, e numerosi i premi vinti, tra cui il Ritratto dell’anno per il calendario 2000 della Kodak. E’ l’unico ritrattista italiano scelto dalla Eastman Kodak quale tester per le pellicole fotografiche professionali. Ha coltivato la passione per il cinema seguendo corsi di cinematografia a Houston (USA). Da 10 anni organizza anche corsi e seminari nazionali per fotografi, in cui numerosi allievi e fotografi professionisti apprendono le tecniche e la passione per la fotografia elevata allo stato di arte.

andrea salviaAndrea Salvia, caprese doc, è fotografo professionista. Se si volesse definire la sua fotografia, legatissima a Capri, si potrebbe dire che ha ‘rigenerato’ l’immagine dell’isola, sottraendola alla oleografica retorica di secoli di immagini pittoriche e fotografiche. La sua è una Capri al tempo stesso dolce e drammatica, i cui contorni sono esaltati da un bianco e nero dai forti contrasti. Nelle sue fotografie si attenua la solarità mediterranea dell’isola e prende corpo la sua anima ‘mitica’ evocante un profondo senso di mistero. Se dovessimo fare un paragone con un’immagine di Capri altrettanto inconsueta, verrebbe spontaneo accostare le immagini di Andrea Salvia a quelle che dell’isola ci hanno restituito le incisioni del francese Gustave Doré utilizzate per illustrare l’Inferno di Dante o le tele del tedesco Karl Wilhelm Diefenbach conservate nella Certosa caprese di San Giacomo: stessa intensità drammatica, analoghe atmosfere enigmatiche…ma pur sempre la stessa, assoluta, Bellezza di un vero ‘luogo dell’anima’ che Andrea Salvia riesce a cogliere con sensibilità e temperamento artistico del tutto personali.

PasqualeVassalloPasquale Vassallo, fotografo e studioso dell’ecosistema marino, è nato a Napoli nel 1970. Ha imparato sin da piccolo ad amare il mare e ad immergersi in apnea alla ricerca di ricci e polpi. Con il passare degli anni la grande passione per il mare si è evoluta nella pura esplorazione del mondo sommerso; con la sua prima macchina fotografica, una Nikonos III, si è dedicato completamente alla fotografia subacquea. Autodidatta, ha iniziato la sua attività di fotosub nel 1989 orientandola sempre più verso la fotografia d’interesse biologico, favorito dalla ricchezza dei fondali del Golfo di Napoli. Negli anni successivi ha arricchito il suo archivio fotografico con numerosi viaggi nelle più belle destinazioni per fotosub. Collabora con la facoltà di biologia marina della Federico II di Napoli; le sue foto sono pubblicate su importanti riviste internazionali, tra le quali “Discover Magazine” negli USA; a lui è stata dedicata la copertina de “La Provence” in Francia e del magazine tedesco “Tauchen”. Numerosi sono i premi e i riconoscimenti ricevuti in tutto il mondo, fra i quali il “Best of the show” del LAUPS di Los Angeles; EPIC in California e il prestigioso “PLONGEUR D’OR” di Marsiglia. Un suo portfolio è stato pubblicato nel numero 100 della rivista Asian Diver.

Nicola VigilantiNicola Vigilanti è nato a Bari nel 1977. Dopo una formazione universitaria in Scienze Politiche e in Economia internazionale si è dedicato a tempo pieno alla fotografia, grande passione che precede i suoi studi accademici. Nei primi anni di attività, ha concepito e realizzato progetti fotografici sulle realtà industriali del proprio territorio, la Puglia, e sui luoghi abbandonati tra Basilicata e Calabria. Nel 2004 si è trasferito a Milano per una breve ma preziosissima collaborazione con l’agenzia fotografica Sea&See. In qualità di freelance è tornato a dedicarsi a tempo pieno a progetti fotografici su realtà industriali e lavorative, questa volta su scala internazionale, mentre il progetto sui luoghi abbandonati resta una costante delle sue ricerche fotografiche. Si è trasferito a Parigi e, nel 2007, è entrato a far parte dell’agenzia Gamma, storica agenzia di fotoreporters. Dal 2008 al 2013 Nicola Vigilanti ha lavorato su temi sociali, in collaborazione con importanti organizzazioni internazionali. Nel 2010 ha iniziato a lavorare sul tema del traffico di esseri umani, in particolare in Africa Occidentale. Nel 2011, ha esposto parte di tale progetto al festival internazionale di fotogiornalismo “VISA pour l’image”, a Perpignan. Tra il 2010 e il 2011, nell’ambito della sua collaborazione con “Medecins Sans Frontieres” ha realizzato documentari sulle catastrofi umanitarie conseguenti al terremoto in Haiti (2010) e alla Guerra civile in Costa d’Avorio (2011). La conoscenza di realtà molto diverse e le esperienze vissute in circa ottanta paesi visitati in tutto il mondo hanno alimentato i suoi sogni, progetti e passione per la fotografia.

vino-calabrese-horz-300x186Vinocalabrese.it è una piattaforma virtuale dove s’incontrano i produttori, i consumatori e gli operatori del settore. Il portale è pensato come punto sintetico d’informazioni che interessano il settore vitivinicolo calabrese. Un “luogo” dove trovano sistemazione tutte quelle notizie che fino ad oggi erano “diluite” nella rete. Da semplice portale, Vinocalabrese.it è diventato nel tempo un’officina di elaborazione di idee e di progetti per il comparto vitivinicolo regionale.

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Photo by Steve Snodgrass | CCBY2.0

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