Cosenza scopre la sua vocazione turistica. Operativo il nuovo centro informativo. Presentato nuovo brand

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Calabria – Scorcio invernale della città di Cosenza dalle sponde del fiume Crati – Photo by Valentina Blasi | CCBY-SA3.0

di Redazione FdS

Riparte dalla struttura dell’ex Convento di San Domenico il servizio di informazione e accoglienza turistica recentemente aggiudicato dall’Amministrazione comunale all’Associazione di promozione turistica Città di Cosenza. La presentazione ha offerto lo spunto per intrattenersi con la stampa sulle strategie di promozione della città che l’Amministrazione guidata da Mario Occhiuto sta realizzando dal suo insediamento. È stato proprio il primo cittadino – affiancato dall’assessore al ramo Rosaria Succurro, dal dirigente di settore Luigi Bilotto e dal Direttore del Museo dei Brettii e degli Enotri Marilena Cerzoso – a ricordare la prima innovazione portata nel settore della promozione turistica, il bus ScopriCosenza, per parlare poi di una serie di eventi che senza soluzione di continuità fanno vivere Cosenza come un grande palcoscenico all’aperto.

“Il turismo è un’attività che richiede molto lavoro ed un bel centro storico, da solo, non è sufficiente ad attrarlo”. Un excursus del primo cittadino attraverso le tante opere di riqualificazione in corso oltre a quelle di nuova realizzazione ci dicono di un disegno della città che Occhiuto, oltre ad avere chiarissimo, tratteggia con la consapevolezza che ogni opera, ogni angolo o struttura riqualificati assumono una nuova funzione sociale e, come tale, si candida ad essere nuovo elemento attrattore di turismo. “Non immaginate – rivela – quante persone conoscono Cosenza per le notti estive sul Lungofiume o per l’illuminazione artistica”. Come dire, nulla è affidato al caso ma si inquadra in una strategia. “Cosenza – continua – ha bisogno di qualcosa di unico per attrarre visitatori”.

Ecco entrare Alarico che, con la leggendaria sepoltura cosentina con tanto di tesoro al seguito, rappresenta l’unicità invocata. Intorno a lui si muove il prossimo Museo di Alarico, che si auspica possa sorgere nel luogo dove oggi c’è l’ex Hotel Jolly, alla confluenza. A questo luogo suggestivo, forse il più suggestivo della città, si ispira anche il nuovo brand ideato da Francesco Petrelli, ingegnere napoletano che ha avuto la meglio su quarantuno proposte, giunte da tutta Italia e anche dall’estero – presentato insieme al servizio di informazione ed accoglienza. Quest’ultima resta una delle parole chiave della pratica turistica ed il Sindaco Occhiuto, ascoltati i servizi presentati da Simona De Carlo, pone l’accento proprio sull’organizzazione di cui l’accoglienza necessita per far sì che il turista diventi naturale cassa di risonanza di una città che sa come far stare bene il visitatore.

Il nuovo centro informativo, ubicato nel Chiostro di San Domenico, spartiacque ideale tra la città nuova e l’antica, andando ad affiancare quello tradizionale di piazza 11 Settembre, deve farsi interprete di buone pratiche dell’accoglienza in una prospettiva che per il Sindaco/Presidente includa tutto il territorio provinciale. “Con questo nuovo servizio, così come l’abbiamo elaborato nel bando – aggiunge il dirigente Bilotto – vogliamo sperimentare, anche con una continuità temporale che ad oggi è mancata, quanto abbiamo progettato in materia di servizi turistici, con una proficua collaborazione tra esterni e personale interno. All’accoglienza deve affiancarsi la promozione di una città che ha una vocazione turistica ricca di sfaccettature da intercettare e valorizzare”.

Il richiamo alla collaborazione è fatto proprio anche da Marilena Cerzoso, direttore del Museo dei Brettii e degli Enotri, solida e vivace realtà culturale della città calabrese, che invoca il supporto dei privati per creare una rete a supporto delle iniziative, sapendo che la municipalità ha pure da investire energie e competenze. Sono quelle che ringrazia l’assessore Succurro, riconoscendo a tutti, associazionismo in testa, il merito di aver contribuito, a vario titolo, a ridare centralità a Cosenza. “Su una serie di iniziative consolidate ed attrattive si è fondata l’identità di Cosenza. Ora è lo step successivo, quello della promozione e dell’accoglienza che invitano il turista a vivere la permanenza in città con tutte le emozioni che Cosenza sa dare”.

 

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