Svolta sulla Cava dei Dinosauri di Altamura: raggiunto accordo per la cessione al Comune e al Parco dell’Alta Murgia

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Una delle oltre 25 mila impronte di dinosauri presenti nella ex Cava Pontrelli di Altamura (Bari) - Ph. © courtesy Mara Catani

Una delle oltre 25 mila impronte di dinosauri presenti nella ex Cava Pontrelli di Altamura (Bari) – Ph. © courtesy Mara Catani

di Redazione FdS

A marzo 2014 Famedisud, in un articolo a firma di Angela Capurso, vi ha raccontato il caso di uno straordinario patrimonio di interesse paleontologico scoperto ad Altamura (Bari) diversi anni fa: si tratta dell’ex Cava Pontrelli dove nel 1999 sono venute alla luce circa 30 mila impronte di dinosauri risalenti a 70 milioni di anni fa, praticamente il più spettacolare sito paleontologico d’Italia e d’Europa e il secondo al mondo per dimensioni. Il lato paradossale della vicenda sta nel fatto che questo patrimonio – pur potendo costituire una straordinaria fonte di economia turistica e culturale – è rimasto negato al pubblico in tutti questi anni a causa della lentezza delle istituzioni nella gestione del rapporto con i proprietari della cava. Ancora ad aprile 2015 la stessa proprietà, rappresentata dalla società “La Valle dei dinosauri srl”, scriveva ai mezzi di informazione denunciando l’immobilismo di Comune di Altamura, Sovrintendenza e Parco nazionale dell’Alta Murgia, enti con i quali – a suo dire – era stata formulata (ed accettata), ai fini della cessione della cava, una “proposta di definizione transattiva all’irrisorio importo di € 700.000,00, di cui 2/3 a carico del Comune di Altamura, con fondi già stanziati ed 1/3 a carico del Parco dell’Alta Murgia.” Un accordo volto ad evitare la procedura di esproprio ma poi rimasto senza alcun seguito: ritardo prontamente segnalato dai proprietari della Cava affinché “non si dica mai più che la responsabilità sia addebitabile alla proprietà”. Ora finalmente sembra che qualcosa di nuovo sia accaduto perchè nei giorni scorsi si è tornato a parlare della cessione della Cava sulla base di una trattativa privata, per la già menzionata cifra di 700 mila euro. Anche questa volta si è stabilito che la maggior parte della spesa, pari circa all’80 per cento, toccherà al Comune di Altamura, mentre la restante parte sarà a carico del Parco.

A riportare la notizia è Il Corriere del Mezzogiorno che sottolinea l’obiettivo, finalmente perseguito dal Comune di Altamura e dal Parco nazionale dell’Alta Murgia, di rendere fruibile lo straordinario giacimento di impronte di dinosauri, luogo che insieme alla Grotta Lamalunga e all’Uomo di Altamura, potrebbe costituire un circuito di interesse preistorico tra i più sensazionali in Italia. La soluzione è stata definita con un tavolo tecnico tenutosi a Bari, presso Palazzo Simi, sede del Centro operativo per l’Archeologia, proprio allo scopo di riuscire a sbloccare finalmente la situazione. Per l’occasione si fa notare come la Cava Pontrelli possa considerarsi la punta di diamante di tutta una rete di ritrovamenti, dal Gargano al Salento, che hanno riguardato resti vegetali e animali coevi ai dinosauri, ragion per cui l’intero territorio Pugliese può considerarsi una sorta di grande parco tematico a cielo aperto. Ad essere interessati da tali ritrovamenti sarebbero una decina di comuni, fra cui lo stesso capoluogo con il ritrovamento nel 2013 a Lama Balice di altre migliaia di orme di dinosauri  effettuato dal paleontologo Marco Petruzzelli in una cava dismessa.

Al tavolo tecnico, tenutosi a Bari, hanno partecipato fra gli altri, per il Comune di Altamura, il segretario generale Teresa Gentile, l’assessore Gioacchino Perrucci (Urbanistica) e Saverio Mascolo (Turismo e Cultura), un gruppo di consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, oltre a Cesare Veronico e Fabio Modesti, presidente e direttore del Parco dell’Alta Murgia. Gino Famiglietti e Luigi La Rocca, rispettivamente direttore generale Archeologia e Soprintendente archeologico della Puglia, hanno invece rappresentato il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact).

Dopo questo nuovo meeting il sindaco di Altamura, Giacinto Forte, ha espresso l’intenzione della sua amministrazione di procedere nella valorizzazione del sito, inserendolo quale preziosa tappa di un percorso che comprenderà anche la Cattedrale e il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, elementi che costituiscono “un’opportunità straordinaria di sviluppo”. Più cauto il direttore del Parco, Fabio Modesti, che pur assicurando la massima disponibilità dell’ente da egli presieduto, attende – come atto prioritario – di ricevere dal Comune “conferma della rinuncia all’esproprio e della disponibilità dello stanziamento in bilancio, con variazione della destinazione dall’esproprio all’acquisizione”, mentre dal Ministero si aspetta che certifichi “l’urgenza delle operazioni”: solo dopo questi atti – ha dichiarato –  il Parco farà la sua parte.
 
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