Racconta il tuo SUD | Nel mare degli antichi: lo splendore di Capo Bruzzano nel video di Civico143

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Calabria – Capo Bruzzano, Bianco (Reggio Calabria) | Guardalo in HD (720 – 1080p)

Lungo il tratto di costa jonica calabrese noto come Riviera dei Gelsomini, così chiamato per la tradizionale coltivazione della pianta del gelsomino la cui raccolta era un tempo affidata alle donne (gelsominaie) e finalizzata alla vendita dei fiori sul mercato francese dei profumi, si erge il promontorio di Capo Bruzzano punteggiato di macchia mediterranea e affacciato su uno splendido arenile di sabbia dal colore chiarissimo, fra suggestive scogliere scolpite dalla forza del mare e del vento. A questo luogo è dedicato il video realizzato da Civico143, gruppo di cittadini della Locride che hanno deciso di promuovere un territorio ricco di storia e di bellezza naturali attraverso immagini in movimento e la app 0964.biz che aggrega le principali informazioni su un’area il cui nome deriva dall’antica e celebre colonia greca di Locri Epizefiri probabilmente dotata di uno scalo portuale proprio nella zona del promontorio. Della città si conservano le preziose rovine e un importante Museo Archeologico Nazionale ricco di straordinari reperti.

Nel contesto costiero di Capo Bruzzano, situato nei pressi della foce della fiumara Laverde, si trova l’arenile di sabbia fine e chiara di Bianco su cui si concentrano in particolare le riprese aeree del video realizzate con il supporto di un drone. Di grande fascino i contrasti cromatici di sabbia, mare e scogliere, le cui sfumature catturano da ogni angolazione lo sguardo dell’osservatore che gode della sua massima ampiezza dall’alto dei 90 metri del Capo. Da qui si riesce a intravedere il profilo serpeggiante della Statale 106 jonica e la vecchia ferrovia percorsa da piccoli e saltuari convogli locali. In basso il litorale non è del tutto uniforme, alternando tratti sabbiosi con dune – dove non è raro nidifichi la tartaruga marina Caretta caretta – e agglomerati di rocce affioranti che in alcuni punti formano piscine d’acqua dette “pozze” (da cui il nome di “scogliera delle pozze”), con fondali ricchi di vita amati dai sub. I pesci vi guizzano fra praterie di Posidonia oceanica, pianta caratteristica dell’habitat marino jonico. Nel 2005 Capo Bruzzano è stata inserita da Legambiente fra le spiagge più belle d’Italia con la seguente motivazione: “Capo Bruzzano, spiaggia estesa ed incontaminata, incastonata da una splendida scogliera, caratterizzata da un vasto arenile costellato da fiori dai mille colori e dal profumo intenso e dalle formazioni rocciose della scogliera curiosamente scolpite, nel corso dei secoli, dalle maree e dal vento”. (Pietro Mazzolari)

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