Palermo: un inedito rilievo in 3D svela tutti i segreti del Palazzo dei Normanni

Palazzo dei Normanni,  Palermo - Ph. Freshcreator | ccby2.0

Palazzo dei Normanni, Palermo – Ph. Freshcreator | ccby2.0

di Redazione FdS

Oltre 40 mila le fotografie scattate, 50 mila metri quadrati scrutati, 600 i campioni di materiali analizzati, 3 miliardi i punti battuti dai laser scanner, migliaia i documenti studiati tra testi, fotografie e cartografie. Una banca dati enorme che ha consentito di ottenere il primo rilievo tridimensionale del Palazzo Reale di Palermo, noto come Palazzo dei Normanni: un progetto spettacolare realizzato con tecniche laser scanner e di tipo fotogrammetrico, risultato di anni di collaborazione tra l’Assemblea regionale siciliana, la Tecno-Art, società di ingegneria e architettura aggiudicataria del bando e di un gruppo di lavoro interdisciplinare che fa capo all’Università della Tuscia. Il Palazzo è l’unico monumento del sito Unesco “Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale” a essere dotato di un rilievo in 3 D, grazie ad un progetto realizzato con Fondi europei, che è stato illustrato durante le prime battute del convegno Il Palazzo disvelato in corso nel capoluogo siciliano, che sta vedendo protagonisti studiosi impegnati nella tutela del patrimonio architettonico e storico-artistico e professori delle maggiori Università internazionali pronti ad accendere i riflettori sui vari Palazzi del potere del Mediterraneo, da Istanbul al Cairo, per metterli a confronto con il Palazzo Reale di Palermo.
 

Scorcio di una corte interna del Palazzo dei Normanni, Palermo - Image source | ccby-sa2.0

Scorcio di una corte interna del Palazzo dei Normanni, XII secolo, Palermo – Image source | ccby-sa2.0

 
Il rilievo tridimensionale e le banche dati hanno consentito di “leggere” la straordinaria sintesi di culture (arabo, greco-bizantina e normanna) espressa da Palazzo Reale e di passare ai raggi X, grazie alle più innovative tecniche diagnostiche, i mosaici della Cappella Palatina, della Stanza di re Ruggero, della Sala dei Venti e delle Segrete. Il progetto ha compreso anche una campagna d’indagini archeologiche, archeometriche e diagnostiche non invasive, come la caratterizzazione delle malte: 170 i campioni analizzati che hanno permesso di creare, per la prima volta, un database dedicato alle malte medievali di Palermo. Sono stati effettuati, poi, carotaggi profondi nelle murature in determinati punti strategici, che hanno permesso di distinguere tra strutture tardo-antiche, medievali e moderne. 
 
Scorcio della Cappella Palatina, XII sec., Palazzo dei Normanni, Palermo - Image source | public domain

Scorcio della Cappella Palatina, XII sec., Palazzo dei Normanni, Palermo – Image source | public domain

 
Lo studio delle murature e delle superfici si è avvalso anche di tecniche non distruttive quali indagini georadar e termografie, che hanno permesso di individuare una finestra oggi murata sulla parete settentrionale della stanza di Ruggero: segno di rimaneggiamenti eseguiti nel tempo. Di fondamentale importanza è stata la mappatura dei mosaici della stanza di Ruggero: attraverso analisi non distruttive (fluorescenza ai raggi X), è stata esaminata la composizione chimica del vetro delle tessere e dei pigmenti in esso contenuti. Infine, sono state condotte analisi in una delle più importanti e delle meno conosciute porzioni del Palazzo Reale, quale la Chiesa inferiore e le cosiddette Segrete, che hanno prodotto risultati significativi per la definizione delle fasi costruttive della Cappella Palatina e della Chiesa inferiore.
 
Alcune della fasi di realizzazione del rilievo 3D del Palazzo dei Normanni, Palermo

Alcune della fasi di realizzazione del rilievo 3D del Palazzo dei Normanni, Palermo

 
Denominato “Fruizione e valorizzazione turistica del Palazzo Reale di Palermo”, finanziato grazie ai fondi Po-Fesr 2007-2013, il progetto ha visto coinvolti una ventina di professionisti, tra storici dell’arte, ingegneri, geologi, fisici, archeologi e studiosi di fama internazionale che hanno approfondito la conoscenza di molteplici aspetti del Palazzo, permettendo di sostituire le vecchie planimetrie topografiche risalenti ai Borboni con carte aggiornate, al fine di garantire una migliore conservazione dell’intero complesso architettonico. “L’obiettivo del progetto – ha detto Maria Andaloro, già sovrintendente del Palazzo Reale e ideatrice del progetto – riguarda la conoscenza e la valorizzazione del Palazzo Reale: un Palazzo-città che testimonia, come nessun altro luogo, la stratificazione della storia di Palermo dal V secolo a.C. a oggi, attraverso due strumenti connessi tra loro: il rilievo in 3 D dell’intera superficie e due banche dati di tipo informatico e multimediale Potente, duttile e incrementabile quasi all’infinito, il progetto è un ‘motore’ acceso da una visione interdisciplinare e realizzato grazie alla competenza e alla passione di una straordinaria equipe”.

Il rilievo 3 D dell’intero Palazzo, che sarà fruibile da addetti ai lavori e visitatori, è uno strumento eccezionale dal quale piante e sezioni potranno essere estratti, resi visibili in formato digitale o stampati su carta. “Grazie a questo importantissimo lavoro – ha detto Gianfranco Miccichè, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana – oggi possiamo “disvelarvi il Palazzo” in maniera innovativa, ma soprattutto raccontarvi un nuovo modo di fare conoscenza che parte dalla comprensione del passato per una progettazione consapevole del futuro. La piattaforma web interattiva e multimediale che è stata prodotta consentirà, sia ai visitatori che agli addetti ai lavori, di navigare all’interno del modello virtuale del Palazzo e accedere ai contenuti e ad informazioni di carattere scientifico. Sono convinto che essa si rivelera un importante strumento di marketing territoriale, oltre che didattico, perché permetterà a chiunque nel mondo di pregustare la straordinaria bellezza e rilevanza storica di questo luogo.”
 

Un'immagine dal data base del Palazzo Reale di Palermo

Un’immagine tratta dal data base del Palazzo Reale di Palermo

 
La banca dati 3D non sarà infatti un semplice archivio d’informazioni, ma una piattaforma web interattiva e multimediale che permetterà a visitatori e ad addetti ai lavori di accedere alle informazioni in esso contenute attraverso il rilievo tridimensionale stesso. Come funziona? Trovandosi essa all’interno del modello virtuale del Palazzo, tramite un browser e con un semplice clic consentirà di accedere alle informazioni o di fare ricerche attraverso parole chiave e ottenere risposte sugli interventi di restauro effettuati nel Palazzo, sui materiali delle tessere dei mosaici e sulle sue planimetrie e altimetrie. La piattaforma consentirà, durante la navigazione virtuale nel Palazzo Reale, la consultazione del database contenente i risultati ricavati dalla ricerca scientifica e dalla campagna diagnostica, configurandosi, quindi, non solo come un sistema di fruizione virtuale, ma come un vero e proprio strumento di conoscenza, che si potrà consultare anche attraverso tablet e smartphone.
 
Mosaico in stile cosmatesco, Cappella Palatina, Palazzo dei Normanni, Palermo

Mosaico in stile cosmatesco, Cappella Palatina, Palazzo dei Normanni, Palermo

 
EVENTI | SETTIMANA DELLA CULTURA ARABO-NORMANNA

Il convegno, promosso dall’Ars e patrocinato dalla Fondazione Federico II, da The Khalili Foundation e da The Barakat Trust, ha dato il via alla “Settimana della cultura arabo-normanna: dal 26 giugno fino a domenica 1 luglio, nel Cortile Maqueda di Palazzo Reale, si alterneranno mostre, concerti con antichi strumenti musicali iracheni, recital di poesie in arabo e uno spettacolo dell’Opera dei Pupi creato per l’occasione da Mimmo Cuticchio. Ben 350 i posti disponibili.

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