Nell’Alto Jonio calabrese Slow Food elogia il modello Civita ed estende la condotta ai borghi arbëreshë

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Calabria – Il gruppo di soci della Condotta Slow Food Sibaritide-Pollino-Arberia, sulla piazza di Civita (Cosenza) – Ph. Gabriele Tolisano

di Redazione Fd

Per invertire rotta rispetto alla somma di fallimenti consolidatisi in particolare negli anni del regionalismo, alla Calabria non resta che un’uscita di sicurezza, quella dello sviluppo sostenibile e dell’investimento manageriale sul patrimonio identitario: dal paesaggio all’enogastronomia, dai marcatori ed eventi della tradizione alla ricettività diffusa nei centri storici. A partire dal recupero del troppo tempo perso e dalle infinite occasione smarrite in tema di politiche e turismo della montagna e delle produzioni autentiche.

E’ stato, questo, il filo conduttore ed il messaggio emerso dall’ultima tappa della Condotta Slow Food Pollino – Sibaritide – Arberia, ospitata presso il Ristorante Kamastra a Civita (Cosenza). Nell’importante comune arbëreshë calabrese, divenuto negli anni modello pionieristico di albergo diffuso e di programmazione turistica durevole e destagionalizzata, la partecipata assemblea Slow Food ha ufficialmente sancito l’allargamento del Convivium alla storica e preziosa realtà dei territori albanofoni della provincia di Cosenza.

L’evento, formalizzato dal voto dell’assemblea e dalla presentazione ufficiale del nuovo logo della Condotta, è stato seguito da un momento di confronto con i rappresentanti istituzionali di Civita e del territorio, ospitato nella gremita sala consiliare cittadina. Ad accogliere la delegazione dei soci del Convivium che va da Cariati a Mormanno, dalla Sila Greca all’alto jonio, guidata dal Fiduciario Lenin Montesanto, c’erano il Sindaco di Civita Alessandro Tocci ed il collega di Frascineto (cosenza) Angelo Catapano. Erano presenti e sono intervenuti anche l’assessore all’agricoltura Vincenzo Mastrota, il consigliere comunale delegato al turismo Antonella Vincenzo ed i consiglieri Anton Luca De Salvo, Andrea Ponzo ed Eliana Bruno.

Nel corso del vivace confronto, Slow Food ha colto l’occasione per complimentarsi con l’eccellente lavoro di squadra fatto in questi anni a Civita, confortato dai numeri e dai risultati ottenuti, soprattutto in materia di ricettività e comunicazione turistiche. In particolare è stato sottolineato ed apprezzato lo sforzo messo in campo, in sinergia tra il pubblico ed il privato locali, nella costruzione di un’efficace rete turistica di prossimità, costruita sulla fruizione del più autentico patrimonio identitario e sulla condivisione di emozioni esclusive da offrire all’ospite e negli eventi territoriali, 365 giorni l’anno. Tra gli impegni assunti da Slow Food, anche quello di promuovere, nella Sibaritide, un momento di approfondimento sulla ricettività diffusa nei centri storici, partendo proprio dal modello Civita.

L’assemblea degli iscritti, coordinata dal Segretario Cesare Anselmi, ha inoltre approvato, tra gli altri punti all’ordine del giorno, l’avvio di nuove iniziative sociali a sostegno della vendita, della presenza e del consumo di extravergine locale di qualità nella grande distribuzione e nella ricettività territoriale; l’avvio (a cura del socio Luigi Gallo) dell’iter per l’inserimento nel progetto nazionale Slow Food “Comunità del Cibo” delle produzioni tipiche della lenticchia di Mormanno (la cui riattivazione del presidio Slow Food potrebbe avvenire nei prossimi mesi), della cipolla bianca di Castrovillari, dell’arancio biondo tardivo di Trebisacce e del fagiolo poverello bianco del Pollino nonché la proposta di avviare momenti di approfondimento e di incontro tra i produttori del Moscato Passito di Saracena e la comunità di giovani e potenziali produttori locali per stimolare una diversa consapevolezza sull’utilità economica di ogni forma di indotto connesso a questo Presidio Slow Food.

Infine, sono stati inseriti ufficialmente, nella rete dei Cuochi dell’Alleanza, lo Chef Pietro Acciardi del Ristorante KM0 di Amendolara e, nella rete delle “Pizzerie dell’Alleanza” il campione ed istruttore pizzaiolo Pietro Tangari, in arte Pedro’s, di Cariati. Prima e dopo il momento assembleare, la delegazione della Chiocciola ha fatto visita all’azienda vitivinicola ed ai campi di elicicoltura dei giovani imprenditori Vincenza e Agostino Cerchiara ed è stata accompagnata in visita ai promotori con vista mozzafiato sul canyon del Raganello (uno dei più lunghi d’Europa), nel centro storico e presso alcune strutture di B&B. – Prossimo appuntamento tematico per la Condotta, domenica 22 marzo, a Montegiordano, sui piselli dell’alto jonio. La prossima assemblea sociale, la terza del 2015, è stata programmata per domenica 12 aprile, a Villapiana, presso il laboratorio artigianale “Cuore di Pasta”.

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Slow Food elogia il modello Civita

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