Moked 5774: assegnato al musicista Francesco Lotoro il Premio Cultura al forum dell’ebraismo di Milano Marittima

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Il pianista pugliese Francesco Lotoro – Ph. Giuseppe “Pino” Marchisella

di Redazione FdS

E’ ormai noto in tutta Europa – e anche oltre –  per essere stato l’unico a portare a compimento un’opera davvero ciclopica, quella di riunire il lavoro musicale di decine e decine di musicisti che nel secondo dopoguerra hanno vissuto la terribile, e spesso fatale, esperienza dei lager. Parliamo del pianista, compositore e direttore d’orchestra pugliese Francesco Lotoro e del suo progetto, ormai consolidata realtà, dal titolo “Musica Judaica e Concentrazionaria”, culminato nella pubblicazione dell’Enciclopedia discografica in 48 CD-volumi KZ Musik (Musikstrasse Roma-Membran Hamburg-Naxos USA), uno dei più grandi sforzi storiografici, editoriali e artistici mai compiuti. Grazie ad un immane lavoro di ricerca e di recupero, l’archivio di Lotoro contiene oggi tutte le opere scritte in prigionia da Oliver Messiaen, Emile Goué, Jean Martinon, Maurice Thiriet, René Herbin, Robert Lannoy; Robert Osmont, Albert Bergerault, Paul Bigourd, Paul Chenevier, Marcel Dautremer, Max De Foucaud, Philippe Gordien, Julien Kornaus, René Henri Laridan, Jean Lashermes, Charles René Lefebvre, Fernand Moisson e diversi altri musicisti ancora. Lo scorso novembre abbiamo dato notizia dell’iniziativa del ministero della Cultura francese di insignirlo del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et Lettres, “per aver dedicato ai compositori francesi deportati nei lager notevoli sforzi di ricerca, salvando così le loro musiche”, grazie a un lavoro “semplicemente eccezionale”. E’ invece notizia delle ultime ore quella dell’assegnazione di un nuovo riconoscimento, il Premio Cultura 5774, conferito a Lotoro per essere stato artefice della grande raccolta di musiche prodotte nei campi di concentramento durante gli anni della seconda guerra mondiale.

Nel corso della premiazione, avvenuta in occasione del Moked 5774, il grande forum dell’ebraismo italiano svoltosi in questi giorni a Milano Marittima (Ravenna), è stato anche apprezzato il suo impegno quale uno dei promotori della importante rinascita di interesse verso la cultura ebraica affermatasi negli ultimi anni nel Sud Italia. Il musicista barlettano è infatti direttore artistico della manifestazione Lech Lechà che ha il suo fulcro nella città di Trani e nella sua rinata sinagoga. Proprio in merito a questo ritorno di attenzione e al contributo di Lotoro, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha così dichiarato: “È detto che quando una cultura, delle tradizioni, non vengono praticate da più di tre generazioni, esse si perdono inesorabilmente. Ecco perché quello che sta accadendo nel Meridione d’Italia, dopo un vuoto di presenza ebraica durato oltre 500 anni, si può chiamare quasi un miracolo”.

A premiare Lotoro è stato il Consigliere UCEI Victor Magiar, che ha voluto sottolineare come “sia arrivato il momento che l’epico lavoro intrapreso da Lotoro in solitaria entri in una struttura e in un’organizzazione”. “Sono molto felice per questo premio – ha commentato Lotoro – e da meridionale mi sento di dire che il Sud ha un grosso debito nei confronti dell’ebraismo, soprattutto un debito di bagaglio umano, che oggi possiamo ritrovarci a colmare. Oggi la geografia dell’Italia ebraica è più completa”. In merito alla musica composta nei lager e da lui recuperata ha invece affermato: “All’inizio degli anni ’90 scoprii le musiche provenienti dal campo di Terezin. Da allora quella che poteva rimanere una semplice curiosità si è trasformata in una missione di vita. Queste musiche sono la prova della sconfitta spirituale e intellettuale del nazismo. Ecco perché devono uscire di campi”.

“Fu all’inizio degli anni ’90 che scoprii le musiche provenienti dal campo di Terezin. Da allora quella che poteva rimanere una semplice curiosità si è trasformata in una missione di vita. Queste musiche sono la prova della sconfitta spirituale e intellettuale del nazismo. Ecco perché devono uscire di campi”. – See more at: http://moked.it/blog/2014/05/04/moked-5774-cultura-musica-e-meridione-premiato-il-pianista-lotoro/#sthash.kpBzod5m.dpuf
“È detto che quando una cultura, delle tradizioni, non vengono praticate da più di tre generazioni, esse si perdono inesorabilmente. Ecco perché quello che sta accadendo nel Meridione d’Italia, dopo un vuoto di presenza ebraica durato oltre 500 anni, si può chiamare quasi un miracolo”. – See more at: http://moked.it/blog/2014/05/04/moked-5774-cultura-musica-e-meridione-premiato-il-pianista-lotoro/#sthash.kpBzod5m.dpuf
“È detto che quando una cultura, delle tradizioni, non vengono praticate da più di tre generazioni, esse si perdono inesorabilmente. Ecco perché quello che sta accadendo nel Meridione d’Italia, dopo un vuoto di presenza ebraica durato oltre 500 anni, si può chiamare quasi un miracolo”. – See more at: http://moked.it/blog/2014/05/04/moked-5774-cultura-musica-e-meridione-premiato-il-pianista-lotoro/#sthash.kpBzod5m.dpuf

 

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