Matera per L’Aquila: la Città dei Sassi omaggia il capoluogo abruzzese con una ricca mostra d’arte

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Scorcio di Matera

Scorcio di Matera – © courtesy Aurelio Candido

di Redazione FdS

Dal 23 marzo al 15 aprile 2018 nei locali dell’ex Ospedale San Rocco di Matera, si tiene la mostra d’arte La via della Croce – Matera per L’Aquila, promossa dal Comitato Promotore Club per l’Unesco di Matera e dall’omologo Club del capoluogo abruzzese e organizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata. La mostra è dedicata al tema della Passione di Cristo e muove dall’idea che l’arte è un veicolo potente dell’etica e dei valori più preziosi, per cui la città di Matera, prossima a vivere l’esperienza di Capitale Europea della Cultura (2019), ha voluto prestarsi per dar voce a una città come L’Aquila colpita otto anni fa dalla tragedia del sisma e ancora impegnata nella lotta per risorgere. Quest’ultima ha voluto, a sua volta, rispondere al nobile ed autentico segnale di fratellanza giunto dalla Basilicata, portando in esposizione a Matera il simbolo di se stessa, il segno dell’unione e della condivisione,  conservato nella torre del Palazzo Civico: la “Bolla del Perdono”, ossia la pergamena che reca il testo dell’indulgenza plenaria donata da Papa Celestino V alla città e al mondo nel 1294. E’ la terza volta che la “Bolla del Perdono” si sposta da L’Aquila (la prima volta è accaduto per il restauro e la seconda per Expo 2015 a Milano).

Bolla del Perdono, L'Aquila, 1294 - Ph. Sailko

Celestino V, part. della Bolla del Perdono, L’Aquila, 1294 – Ph. Sailko | ccby3.0

Filo conduttore della mostra è la Via Crucis realizzata in esclusiva per Matera dall’ “autore e copista d’arte” Marco Rindori con richiami al paesaggio della Murgia e dei Sassi, e riprodotta a rilievo su tavole dalle linee essenziali per consentirne la visibilità tattile, come voluto dal Comitato Promotore Club per l’Unesco di Matera e dall’Unione Italiana Ciechi (sede di Matera) per garantire la fruibilità dell’arte senza confini di linguaggio e di abilità. Per questo le Stazioni, ispirate al commento di Paul Claudel nella traduzione di don Basilio Gavazzeni, consulente teologico della mostra, sono tradotte in cinque lingue e incise su lastre di rame con la scrittura braille.

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 1, La Condanna

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 2, Gesù prende la Croce

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 3, Gesù cade la prima volta

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 4, Incontro con la Madre

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 5, Simone lo aiuta

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 6, Gesù incontra Veronica

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 7, Gesù cade la seconda volta

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 8, Gesù incontra le pie donne

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 9, Gesù cade la terza volta

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 10, Tolta la veste

Matera per L'Aquila, mostra

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 12, La morte in croce

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 13, Deposizione

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 14, Nel sepolcro

Matera per L'Aquila, mostra

Marco Rindori, Via Crucis, TAV. 15, Resurrezione

Oltre a questo percorso, alla Bolla del Perdono e a una collezione privata aquilana del XVIII secolo di reliquie di Santi, anch’esse strumento di perdono e di indulgenza,  la mostra presenta altre opere provenienti da tutta italia, in particolare dalla Parrocchia della SS. Trinità di Castrovillari (Cosenza), dal Comune di Accadia (Foggia), dalla Fondazione Jorio Vivarelli di Pistoia, da San Severo (Foggia), Roma, Firenze, Salerno e Brescia; la Pro Loco di Spello (Perugia) invierà quattordici quadri di una Via Crucis d’Autore, scelti dal Maestro Elvio Marchionni e realizzati dai seguenti artisti: Alfredo Sereni, Alvaro Caponi, Claudia Ciotti, Davide Frisoni, Dugo, Elvio Maccheroni, Elvio Marchionni, Mauro Manini, Pasquale Marzelli, Pietro Fragola, Raffaele Tarpani, Santo Previtera, Stefania Urrù, Vittorio Angini. Saranno inoltre esposte fotografie di Francesco La Centra e uno straordinario manufatto in cartapesta eseguito dalla giovane artista Francesca Cascione su ideazione e progetto del maestro Francesco Artese, pittore noto a livello internazionale per le sue realizzazioni presepistiche di grandi dimensioni, rappresentazioni della Natività ambientate nella società contadina lucana, espressione dei valori di semplicità, condivisione e povertà della famiglia di Nazareth: l’opera, che si sviluppa su 53 mq, riproduce il Sepolcro di Cristo utilizzando come ambientazione una grande grotta tipica dell’habitat rupestre materano.

Il Santo Sepolcro ricostruito in cartapesta dall'artista Francesca Cascione su ideazione e progetto del maestro Francesco Artese

Il Santo Sepolcro ricostruito in cartapesta dall’artista Francesca Cascione su ideazione e progetto del maestro Francesco Artese

L’ultima opera in mostra è un bozzetto (riproduzione in scala 1/100)  del monumento denominato “Aquila Salutis”, realizzato dell’artista toscano Giorgio Butini e donato dopo il terremoto alla città abruzzese di cui rappresenta la morte e la rinascita.

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Processione del Venerdì Santo a Ferrandina - Ph. © Francesco La Centra

Processione del Venerdì Santo a Ferrandina (Matera), una delle foto di Francesco La Centra esposte nella mostra

Ex Ospedale di San Rocco, Matera
Via San Biagio 31
Orari Mostra: Ore 10.00 – 21.00
Biglietto: Euro 5,00 per persona (Under 10 Free) – prevista una riduzione per i cittadini residenti a Matera
Per informazioni e prenotazioni contattare la segreteria grganizzativa Matera Convention Bureau ai seguenti numeri: Tel. +39 0835.339401; Cell. +39 388.1935238

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